Adenocarcinoma del colon sigmoideo g2 t4n1m0 con 3 linfonodi metastatizzati periviscerali

Gentilissimi Dottori,
Mia mamma di 56 anni è stata sottoposta lo scorso 3 giugno ad intervento di emicolectomia sx per asportazione di adenocarcinoma localizzato al colon sigmoidale.
Di seguito illustro sommariamente la cartella clinica di dimissione:


I marcatori tumorali pre-intervento CA125 17,7; CA19.9 3,06; CA15.3 26,2; BETA-2-M 1,52.


La colonscopia effettuata recita: A 40 cm dal bordo anali in entrata, presenza di formazione dura a superficie bernuccoluta, facilmente sanguinante, che occupa totalmente il lume. Non si riesce a superare l'ostacolo. L'istologico della biopsia dice che si tratta di adenocarcinoma moderatamente differenziato.


La tac addome-torace recita: Non si rilevano localizzazioni loco-regionali e a distanza della patologia di base.


L'istologico del pezzo operatorio recita:

Descrizione macroscopica:
Tratto di grosso intestino della lunghezza di cm 35.
A circa cm 15 da un margine di resezione chirurgica si evidenzia una neoformazione vegetante ed ulcerata del diametro max di 5cm. Dal cellulare adiposo periviscerale si isolano 12 linfonodi. A parte sono stati inviati un linfonodo preaortico e due frammenti di cm 2x1 come anelli anastomotici.

Diagnosi:
Adenocarcinoma moderatamente differenziato ed ulcerato del grosso intestino infiltrante la parete fino al cellulare adiposo periviscerale. Metastasi adenocarcinomatose in 3/12 linfonodi periviscerali. I restanti linfonodi, i margini di resezione del pezzo operatorio, il linfonodo preaortico e i due frammenti inviati come "anelli anastomotici" sono esenti da neoplasie.


Dopo visita oncologica si era deciso di partire oggi con la chemioterapia FOLFOX4 previa installazione del catetere venoso centrale. Ma poichè il medico è in ferie, e non potendo effettuare l'installazione la terapia è stata sostituita con XELOX la cui compressa xeloda va presa in dosi da 1650mg due volte al dì. Mia madre ha un peso di circa 70kg e un'altezza di 1,61m.


Secondo voi si sta procedendo nel verso giusto? Che possibilità di recidive si possono avere? Secondo voi, la sola tac addome-torace è sufficiente per un quadro completo della situazione o andava effettuata anche una tac/RMN della testa e una scintigrafia ossea total body? Quali differenze sussistono (se sussistono) tra folfox4 e xelox? Leggevo di maggiori affidabilità del folfox.
Quali aspettative di vita ci sono nel caso in particolare?

Certo di una vostra cortese risposta, per la vostra disponibilità (leggo e rileggo tutte le vostre risposte ai vari quesiti), e per la vostra professionalità,
Cortesemente ringrazio.
Salvatore

PS: qualora aveste bisogno di ulteriori informazioni fornirò qualsiasi altro dato.
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Salvatore,

direi che la storia clinica è ben condotta. Folfox e Xelox sono sostanzialmente equivalenti (nel folfox c'è il 5-Fu nello Xelox la capecitabina). L'interessamento da parte della malattia dei linfonodi pericolici richiede un trattamento chemioterapico. La guarigione completa e duratura non è affatto un utopia. Seguiranno poi degli stretti controlli di follow-up oncologico.

un grande in bocca al lupo

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it

Dr. Carlo Pastore
https://www.ipertermiaitalia.it/

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor Pastore,
Speravo proprio in una sua risposta.
Speriamo crepi questo lupo anche perchè sono ormai due mesi che vivo in completa agitazione avendo perso mio papà per un cancro allo stomaco. E questa situazione agita tanto me quanto la mamma e la famiglia intera. Il mio dilemma principale è nato dal fatto che mi sono posto la seguente domanda:
Perchè installare un CVC maggiormente invasivo quando si può ovviare per tutti i pazienti con la terapia Xelox piuttosto che col folfox4 da eseguire tramite CVC?
E perchè optare per Xelox solo perchè il medico è in ferie e non si può effettuare l'impianto del CVC?
Ad ogni modo la sua risposta precedente un pò mi tranquillizza.
Una domanda ancora: come dalla storia clinica che le ho esposto i marcatori tumorali pre-operazione erano "negativi" nonostante come esposto dall'esame istologico il tumore c'era e si faceva strada. Mi chiedo: che attendibilità possono avere tali marcatori alla luce del fatto che non sono diagnostici?
Grazie ancora per la risposta anche piuttosto tempestiva oltre che alla sua infinita disponibilità con chi come me si ritrova a combattere insieme coi cari colpiti questo genere di malattie.
Buon lavoro e infinitamente grazie
Salvatore
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Salvatore,

il Folfox è un protocollo "più collaudato" se così si può dire ed il CVC può essere comunque utile per ogni tipo di infusione, quindi sarebbe da impiantare in ogni paziente che debba seguire un iter oncologico. Lo Xelox a mio avviso in questo caso può essere una buona scelta. I markers sono utili proprio quando sono elevati in presenza di malattia. Questo perchè dopo l'intervento si normalizzano e possono poi essere seguiti nel loro andamento nel tempo. Alcune neoplasie però non producono le sostanze poi denominate marcatori. in quei casi non ha particolare attendibilità il seguirli nel tempo e si scelgono altre metodiche integrate di follow-up.

Resto a disposizione, un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dott. Pastore
Le scrivo per avere delle informazioni. Un amico di famiglia ha delle metastasi peritoneali. Avendo trovato sul suo sito informazioni a riguardo mi farebbe cosa gradita se in modo privato mi fornisse un suo contatto in modo che tali amici possano contattarla di persona per il trattamento di ipertermia. Mia mamma prosegue la chemio, per il momento senza intoppi...
Attendo sue notizie
Saluti
Savatore
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Dr. Carlo Pastore Oncologo 3.9k 133 1
Gentile Salvatore,

puoi dare loro la mail del sito info@ipertermiaroma.it. Rispondo quotidianamente.

un caro saluto

Carlo Pastore
www.ipertermiaroma.it