Sindrome da deficid d'attenzione ed iperattività

Buongiorno
MI chiamo Angelo, ho 27 anni e scrivo dalla provincia di Foggia.Credo di soffrire da bambino di iperattività patologica.
Non ho mai fatto una visita psichiatrica ma nel corso della mia carriera scolastica diversi insegnanti hanno in passato suggerito ai mei genitori un consulto per valutare una possibile sindrome da deficit d'attenzione.Il mio problema era che non riuscivo a stare mai fermo o seduto a scuola, neanche per un secondo, a volte ero costretto a maneggiare oggetti o pezzi di plastilina, a masticare gomme per impormi di stare seduto (mi servivano a scaricare la tensione, non riuscivo a concentrarmi, mi distraevo troppo facilmente ma nonostante ciò ho terminato il liceo con un voto discreto (nonostante non studiassi mai a casa). Mi sono iscritto alla facoltà di fisica e con forza di volontà ho cercato di dominare questa mia irrequietezza imparando a compensare in parte questa mia iperattività sia fisica che mentale. Alterno pause frequenti ai momenti di studio anche se a volte sento un'urgenza interiore che mi impone di staccare gli occhi dal libro e a fare altro, di alzarmi, muovermi o pensare ad altro.Mi distraggo molto facilmente e pensieri intrusivi frequenti e incontrollabili sono il mio principale problema.Sono sempre stato creativo,fantastico anche con la mente.Il mio cervello lavora troppo in maniera incontrollata, i miei pensieri sono troppo veloci, fatico a starci dietro. La mia lettura pure è molto veloce, a volte accelero fino a perdere il senso di ciò che leggo. Gli stratagemmi utilizzati sono:studiare in piedi, fare sport o muovermi in qualsiasi modo, masticare gomme o sgranocchiare del cibo durante lo studio.Ripeto camminando e a volte anche di notte.Dormo poco sin da piccolo. Sono arrivato quasi alla laurea due anni fa quando a causa della morte della mia ragazza ho subito un crollo emotivo e mi sono fermato per un po'.Da allora non mi è più riuscito di compensare il mio disturbo che si è ovviamente aggravato. Uno mio caro amico appena laureato in medicina mi ha suggerito che potrebbe trattarsi di un disturbo bipolare, perchè attualmente alterno fasi di iperattività estrema a fasi di depressione nera (cosa che non mi succedeva prima della morte della mia ragazza).Io penso semplicemente che in mancanza di risorse interiori e a causa dell'abbassamento della mia forza di volontà non riesco più a compensare autonomamente quel problema, quell'ansia, quell'urgenza interiore che mi accompagna da ragazzo. Ho deciso di rivolgermi ad uno psichiatra perchè voglio stare bene e laurearmi ma vorrei sapere se qui in puglia esiste una struttura specializzata nella cura di questo disturbo in età adulta.
Ho omesso di dire che mio padre a sua volta ha sofferto del mio stesso disturbo, anche in forma più grave della mia almeno stando ai racconti dei miei parenti.Io in fondo,anche se con grande fatica, sono fino ad un certo punto riuscito a compensare grazie alla mia ostinazione e alla forte passione che ho per la scienza.Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Non sembrano affatto i sintomi di un'adhd, anche per il tipo di rapporto che aveva e che ha con questi sintomi. C'è accelerazione e ricerca di una concentrazione migliore, il rendimento si è fermato due anni fa e in una fase "reattiva" ad un dispiacere, forse sfociata in una fase depressiva.
Il commento del suo amico mi ha trovato con la stessa impressione in testa, quindi potrebbe essere un disturbo bipolare, e quegli aspetti potrebbero esserne la manifestazione così come esprimere una componente di ipercinesi associata.
La familiarità è un elemento importante. Il disturbo è curabile, e la cosa migliore è farlo presto.
Uno psichiatra è la persona giusta per far diagnosi e terapia.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Il disturbo da deficit dell'attenzione con iperattività (ADHD)tende in età adulta ad avere un'evoluzione diversa da quella che lei descrive. E' possibile che già allora fosse in atto un disturbo dell'umore,che si manifestava con l'iperattività e l'accelerazione del pensiero (pensi che il Disturbo Bipolare è da qualcuno considerato come "malattia del movimento").Sarebbe utile conoscere con più esattezza il disturbo di cui soffriva suo padre, perchè tanto l'ADHD che il Disturbo Bipolare sono spesso familiari. Tenga infine conto che ADHD e Disturbo Bipolare possono concomitare nello stesso individuo. Occorre una grande esperienza per poter discriminare in un bambino le due patologie .
Quel che però è importante è che,ora, a quanto sembra, il lutto abbia causato una destabilizzazione dell'umore,che,se non trattata, può portare ad una vera e propria bipolarità. Vi sono cure molto efficaci e ben tollerate, che si aggiungeranno ai radicali positivi della sua personalità.
Auguri per la sua laurea
dott. Paolo Carbonetti

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Grazie mille per la vostra risposta
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