Metodi di correzione alternativi per il pectus escavatum ed eventuali controindicazioni

Sono affetto da pectus excavatum in forma molto accentuata (nel punto di depressione maggiore, raggiungo i 4 cm). Ritenendo troppo pesante l’intervento chirurgico di correzione di questa malformazione, ho scoperto che esiste un metodo non chirurgico inventato da un ingegnere, un’apparecchiatura chiamata vacuum bell che - descritta a grandissime linee - è una speciale ventosa da applicare sul torace, che con l’uso costante solleva lo sterno. All’inizio i risultati sono temporanei, ovvero lo sterno si solleva per qualche ora e poi ritorna nella sua sede; con un uso costante di mesi/anni, molti utenti riferiscono di aver ottenuto risultati definitivi. In Italia questo strumento è pressoché sconosciuto ai medici, ma grazie al passaparola su internet, tantissime persone affette da PE hanno iniziato ad utilizzarlo, spesso anche senza nessun controllo medico. A me interessava capire gli eventuali effetti collaterali di questa apparecchiatura. Di solito in chi è affetto da PE accentuato, il cuore è spostato per adattarsi alla conformazione particolare dello sterno e la capacità polmonare risulta un po’ ridotta; una volta che lo sterno si alza per qualche ora per effetto di questo strumento, anche il cuore si sposta, occupando gli spazi lasciati liberi, per poi essere nuovamente “schiacciato” dallo sterno che rientra? Questo continuo spostarsi, può essere dannoso? A vostro parere, quali altri effetti collaterali potrebbe portare sull’organismo questa continua azione meccanica?
Un grazie a tutti coloro i quali potranno fornire qualche informazione in più, su di un argomento che ripeto, inzia ad interessare molte persone anche in Italia.
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Attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
Il vacuum bell è in commercio da anni. Ci sono studi medici (pochissimi in realtà) che hanno incominciato a dimostrarne l'efficacia relativa in caso di PE simmetrico e di lieve entità. Manca però al momento un follow up nel tempo, ovvero un controllo a distanza di mesi/anni di questi pazienti trattati. Inoltre il PE non scompare ma si riduce solamente.
E' stato anche proposto il suo utilizzo in sala operatoria, durante le manovre di correzione, per facilitare l'intervento e ridurne i tempi tecnici.
La sensazione dei pazienti durante le prime applicazioni è in genere spiacevole: il vacuum non causa dolore ma determina una sensazione di fastidio al torace. Progressivamente, con il ripetersi delle applicazioni, questo fastidio diminuisce e poi scompare. Non sono riferite particolari controindicazioni.
Tenga presente che quasi sempre l'intervento chirurgico viene eseguito con approccio mini-invasivo in toracoscopia. Chieda un consulto nel centro cardiochirurgico più vicino a lei.

Cordiali saluti
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Il Suo quesito andrebbe posto nella sezione Chirurgia Toracica. Personalmente, pur non essendo il mio campo, ho molte perplessità sul metodo, soprattutto se applicato nell'adulto. Tuttavia una risposta esauriente glieLa può dare lo specialista dopo averLa visitata. A Trieste agli Ospedali Riuniti c'è una UO di Chirurgia Toracica: provi a sentire il loro parere
Cordiali saluti
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
Vi e' una indicazione chirurgica che potrebbe essere anche mininvasiva (intervento di Nuss) se vi fossero le condizione di non completa ossificazione delle cartilagini sternocondrali. Deve eseguire una visita in un centro che si occupa di questa malformazione. A Torino eseguiamo questi interventi al Mauriziano, ma anche piu' vicino a lei (Brescia per esempio) so esserci un ottimo centro per il trattamento del Pectus

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio in primis tutti coloro i quali hanno risposto al mio quesito. Personalmente, avendo letto l'esperienza di molte persone che si sono operate sia con la tecnica di nuss che con quella di ravich e che hanno riportato esperienze di tempi di recupero post operatori molto lunghi e disagevoli, mi sto orientando verso questo strumento (la vacuum) che per il suo funzionamento immagino possa far storcere il naso a molti (in fondo sembra davvero uno sturalavandini). Come dicevo qui in Italia, moltissime persone stanno iniziando ad utilizzarla, come alternativa all'intervento chirurgico e vorrei provarla anch'io, anche se mi frena la mancanza di studi, non tanto sulla sua efficacia, ma quanto sulla sua totale innoquità, visto e considerato che si prevede un suo utilizzo quotidiano per almeno 2 anni. Saluti.
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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 555 19 5
vorrei aggiungere un commento a quanto scrive per chiarezza.
La parete anteriore del torace e' costituita dallo sterno e dalle costole che si articolano tra loro mediante delle cartilagini. Le ossa non possono essere modificate nella loro conformazione solo mediante una trazione sia essa interna (intervento di Nuss) oppure esterna (Ventosa). La componente cartilaginea invece puo' essere in qualche modo costretta ad assumere una certa forma e quindi se lasciata in quella posizione per diversi anni (almeno 3) puo' consentire un miglioramento estetico sensibile.
L'eta' scheletrica del soggetto con pectus e' quindi un elemento estremamente importante per decidere il tipo di tecnica correttiva. Dopo i 14-18 anni lo stesso intervento di Nuss puo' non essere piu' indicato per il rischio di recidiva....
La ventosa personalmente mi trova poco favorevole per il fatto che tecnicamente e' impossibile tenerla per 24H/24H per il grave discomfort che comporta (irritazione alla pelle, effetti sulla circolazione capillare, ...) e quindi di fatto il pectus recidiva.

cordialmente
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la chiarezza. Sul forum a cui sono iscritto tutto dedicato ai problmemi sul PE le vostre osservazioni ed i vostri commenti sono stati molto graditi, perchè riteniamo importante avere un parere medico, anche perchè sulla base delle diverse esperienze degli iscritti il disturbo del PE viene trattato e valutato a volte con sufficienza. Spesso molti medici di base non sanno nemmeno a chi indirizzarti per avere maggiori informazioni ed anche se questa vacuum che in tanti iniziano ad usare, le informazioni reperibili sono davvero molto scarse, come si era detto. Ancora un cordiale saluto