Ernia discale - urgenza

Spettabili Dottori,
mi rendo conto che sarà difficile da spiegare il caso in quanto il paziente si trova in Armenia, dove non c'è un adeguata sistemazione e trattamento di questo tipo di pazienti.
Uomo, 60 anni, diabete mellito con insulina da 10 anni, circa 6 mesi fa ha un trauma da una caduta. Dolori lombari, anche abbastanza forti, ma nessun trattamento. Circa un mese fa esegue Rx e TAC tratto lombare, gli dicono che ha un'ernia L4-L5 (spero non abbiano sbagliato). Terapia analgesica, farmaci simili ad OKI, dopo 2 iniezioni si blocca competamente, perde uso delle gambe. I dolori continuano, nessun miglioramento. Dopo altre 3 settimane di terapia inutile sorge incontinenza urinaria. Ricovero ospedaliero dopo che ho insistito dall'Italia, in ospedale gli dicono che l'incontinenza urinaria è dovuta all'ernia. Lo dimettono senza terapia, dicendo che rimarrà paralizzato. Premetto che ha cmq. sensibilità se si toccano le dita dei piedi, ma è incapace di gestirli autonomamente. Sono arrabbiata con questi medici che non sanno gestire un caso di ernia, magari anche un caso un po' difficile, ma non so più cosa fare. E' possibile dimettere un paziente senza una terapia? Per favore, fatemi capire se effettivamente un ernia può invalidare una persona così, veramente non si può più fare nulla? E l'incontinenza? Non può vivere tutta la vita con il pannolone.
Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti
Marina

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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Un ernia che comprime il midollo può sicuramente dare danni neurologici, nel caso in esame vi è anche, come aggravante, un diabete insulino-dipendente che può contribuire con danni nervosi. Sicuramente la situazione non è semplice e dovrebbe cercare di approfondire meglio per eventuali possibilità di terapia chirurgica. Non sappiamo in quale reparto sia stato ricoverato in Armenia e pertanto se può farlo visitare da uno specialista ortopedico con urgenza sarebbe meglio.

Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi

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Utente
Utente
Grazie mille Dr. Colì per la tempestiva risposta.
So che è difficile valutare a distanza, ma secondo lei c'è speranza che con terapia chirurgica possa camminare?
Grazie ancora.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Come poter esprimere un giudizio del genere a distanza...?
Dipende, bisogna valutare bene il caso, potrebbe anche essere risolvibile se si tratta di una compressione midollare eliminabile chirurgicamente, molto dipende anche dal tempo che si attende, più ne passa e minori successi si ottengono.
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dopo
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Utente
Gentilissimo Dr. Colì,
proprio in questo momento ho ricevuto i'esito della TAC, ora ho le idee ancora più confuse, in quanto è molto diverso da tutto quello precedentemente detto.
Cercherò di tradurre per quanto sia difficile (i termini non li capisco tutti).
Dice che c'è una formazione patologica al livello della vertebra toracica 12 e lombare 1 con dimensioni 4,4x4,2cm con blocco degli spazi subaracnoidei (non so se è giusto) e si prostrae anche nei tessuti molli. Al livello dell'osso sacro si osservano molteplici tessuti simili a metastasi. Si presume un osteosarcoma (con punto interrogativo).
Ora quello che non capisco è: può un trauma provocare un tumore maligno? Inoltre, la TAC non è sufficientemente attendibile per stabilire una diagnosi precisa? Non sarebbe meglio fare una RMN? Dottore, mi scusi le tante domande, ma penso di essere l'unica che capisce la gravità della situazione, mentre lì tutti quanti aspettano e sperano che succeda il miracolo.
Grazie ancora.
Marina
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Mi spiace apprendere queste ultime notizie, non belle. Sarebbe necessario un ricovero urgente in centro oncologico per provare a fare una biopsia ed inioziare subito la idonea terapia radiante o chemioterapia. Il trauma ha probabilmente messo in evidenza un problema già presente e la TAC può essere sufficiente a stabilire la patologia, soprattutto se eseguita con mezzo di contrasto. La malignità sarebbe già evidente dalla presenza di lesioni anche a livello sacrale. Provveda subito a contattare un oncologo. Ci faccia sapere
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Grazie Dottore,
adesso li chiamerò per organizzare un ricovero urgente in oncologia. Le farò sapere la diagnosi esatta, sperando che quella precedente sia sbagliata.

Grazie ancora
Marina
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
A presto
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Utente
Dr. Colì,
le scrivo per dare l'ultima e la più triste notizia: la diagnosi è stata confermata. E' osteosarcoma in stadio avanzato, non si può intervenire ne chirurgicamente ne con radio o chemioterapia. I dottori ci hanno consigliato di portarlo a casa.
Maledetto cancro: è già la seconda volta che mi toglie una persona tanto amata.
La ringrazio per la sua disponibilità e i suoi preziosi consulti.

Molto cordialmente,
Marina
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Le rimango vicino con la preghiera.
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Utente
Utente
Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Se il paziente è in Armenia e in queste condizioni io cercherei di portarlo in Italia e farlo visitare da specialisti in Chirurgia Vertebrale, e questo per vari motivi, sia per accertare bene la diagnosi, sia per valutare un eventuale intervento che possa almeno migliorare le sue condizioni di vita. Le consiglio il prof. Solini alle Molinette di Torino, che penso sia anche più comodo per Lei, e (eventualmente per un secondo parere) il dr. Boriani che dirige l'Unità di Chirurgia Vertebrale Oncologica al Rizzoli di Bologna
Ci faccia sapere i successivi sviluppi
Cordiali saluti
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Gentile Dr. Donati,
io la ringrazio per la risposta, ma penso oramai ci sia poco da fare. Le metastasi ci sono in tutte le ossa, i suoi colleghi armeni hanno detto che non si può più fare nulla. In più ha la glicemia 19 (il max è 6). Si ci fosse anche solo un percento di speranza lo porterei subito qui, ma in queste condizioni lei pensa che ci sia questa speranza? Non voglio farlo soffrire inutilmente. Non so se esistono terapie sperimentali, avrei provato anche quello.
Ad ogni modo la ringrazio per il suo consulto.
Molto cordialmente,
Marina
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Utente
Utente
Gentilissimo Dr. COlì,
volevo solo informarla che mio zio è deceduto 4 giorni fa, e non so se sarà sorpreso di sapere che la causa del suo decesso è stata la setticemia e non le metastasi del suo tumore. Già in ospedale gli era venuta una piaga da decubito sul sacro, ma i medici non avevano prescritto nessuna terapia; pensi che quando la situazione peggiorò li abbiamo chiamati a casa, perché continuava ad avere febbre alta. Abbiamo anche detto che avremmo pagato il servizio, ma non sono mai venuti, per loro un malato terminale è già morto, non perdono tempo su di loro. Sono indignata per questo comportamento, hanno fatto anche loro il giuramento di Ippocrate, ma pare che sia finto questo giuramento. Per farla breve nonostante le mie indicazioni scaricate da internet per curare le piaghe da decubito, la situazione precipitò e in giro di 1 settimana finì tutto.
So che sarebbe morto lo stesso, ma mi sembra assurdo che un malato già sofferente debba soffrire per un male ulteriore dovuto alla negligenza dei medici, un male forse evitabile.
Ora non soffre più.Se sapessi dove scrivere per attirare l'attenzione delle organizzazioni mondiali per far presente questo atteggiamento dei medici armeni, lo farei, probabilmente non servirebbe a nulla, ma mi fa male sapere che altre persone possono soffrire così come stiamo soffrendo noi.
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Dr. Giuseppe Coli' Ortopedico 2.2k 137
Apprendo con rammarico e con rabbia la notizia. Mi spiace davvero tanto. Consideri comunque che la sua sopravvivenza non sarebbe stata felice con tutte le patologie da cui era affetto, soprattutto il diabete avrà concorso alla setticemia, favorita dalla piaga sacrale. Non so indicarvi la via da seguire per denunciare il mancato rispetto del diritto alla vita, parlatene con qualche legale. Le siamo vicini nel dolore
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore per il suo sostegno morale durante tutto questo percorso. Le sono veramente grata.

Marina
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