Terapia per ernia iatale

Ho 43 anni e da un anno e mezzo mi è stata diagnosticata un'ernia iatale. Da allora sono in cura con Esopral prima da 40mg. e poi stabilmente da 20mg. Ultimamente ho riscontrato un peggioramento nella fase digestiva soprattutto al mattino, con senso di gonfiore e malessere generalizzato, ho preso nuovamente Esopral da 40mg. per qualche giorno e ne ho tratto beneficio. Ho incominciato a ridurre i carboidrati a cena e questo mi fa stare meglio (ho anche qualche problema di sovrappeso). La mia domanda è la seguente: posso continuare ad assumere costantemente l'esomeprazolo senza rischiare effetti collaterali con l'andare del tempo? Il dosaggio di "mantenimento" è 20mg., posso al bisogno passare a 40mg. e per quanto tempo?
Ringrazio per la cortese attenzione.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
L' ernia iatale di per se spesso e' asintomatica e non richiede alcun trattamento farmacologico, soprattutto se non associata ad esofagite diagnosticata mediante gastroscopia. I suoi sintomi potrebbero non essere correlati alla presenza dell' ernia.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Giuseppe Sciarretta Gastroenterologo 45
Caro signore,
se la sua diagnosi si basa su una gastroscopia, e non vi è esofagite, può continuare così assumendo il farmaco per periodi di 4 settimane meglio se sostituito con antiacido-alginato. Tuttavia mi pare che lei abbia problemi di ordine alimentare, correggere l'alimentazione e il sovrappeso è la prima terapia del reflusso gastro-esofageo. E' sbagliato affidarsi al farmaco per non fare qualche sacrificio!.
Cari saluti.
Dott. sciarretta-Bologna

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Prof. Massimo Massari Gastroenterologo, Chirurgo d'urgenza, Urologo, Colonproctologo 64 2
Gentile Utente
premesso che non sono affatto favorevole all'uso di farmaci ad libitum, a maggior ragione non ritengo utile una terapia che blocca la secrezione dell'acido cloridico dello stomaco se non per il tempo necessario alla cura di una patologia in atto, gastrite od esofagite che sia; concordo con il collega che le suggerisce una profonda rivisitazione del suo regime alimentare
Cordialmente
Dr.Massimo Massari
www.massimomassari.it

Prof.Massimo Massari
www.massimomassari.it

[#4]
dopo
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte. Ho sospeso l'Esopral e sto cercando di mangiare in modo corretto, traendone beneficio. Quello che però ho riscontrato è che non appena "sgarro" sto subito peggio, aumenta la secchezza alla bocca (presumo a causa del reflusso) e se mangio latticini ho degli attacchi di dissenteria. E' possibile che oltre al problema dell'ernia iatale io abbia delle intolleranze alimentari? Se sì come mi devo comportare? Le intolleranze alimentari possono essere causa della mia sensazione di gonfiore e della difficoltà a perdere peso?
Avrei un'altra domanda: se dopo aver trattenuto la feci (perchè in auto) al momento dell'evacuazione (con dissenteria) si verifica una perdita di sangue contenuta e non più ripetuta nei giorni successivi, di cosa si potrebbe trattare?
Ringrazio ancora per la vostra cortese attenzione.
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Dr. Giuseppe Sciarretta Gastroenterologo 45
Caro utente,
l'intolleranza al lattosio è molto frequente da noi, per cui potrebbe fare il breath test dell'idrogeno oppure eliminare il latte e i latticini freschi dalla sua dieta (esiste il latte senza lattosio). Le perdite di sangue rosso alla sua età sono di solito conseguenti a emorroidi: tuttavia necessita di visita proctologica o comunque di una rettosigmoidoscopia: si rifaccia al suo Medico. Saluti.
Dott Sciarretta-Bologna
[#6]
Dr. Ugo Piccarreta Gastroenterologo 3
Caro Utente,
La malattia de reflusso gastro-esofageo assume connotazioni diverse e varie sono le espressioni cliniche della sua presenza: vorrei ricordare qui l'esistenza di una patologia da reflusso caratterizzata da sintomi chiaramente acido correlati in assenza di evidenza endoscopica di esofagite (NERD: non erosive reflux disease). Tale forma di malattia da reflusso si evidenzia spesso in soggetti portatori di ernia jatale senza presenza di esofagite all'esame endoscopico.
Pertanto, nel Suo caso, ci troviamo di fronte ad una vera malattia da reflusso che va curata secondo le linee guida conosciute: inobitori di pompa (esomeprazolo o qualsiasi altro inibitore di pompa), antiacidi con effetto barriera (alginato) e soprattuto stile di vita e corretta alimentazione; a tale proposito mi permetto di suggerirle alcuni consigli: A)tenuto conto che soprattutto durante la posizione in clinostatismo (a letto , per intenderci) i fenomeni di reflusso aumentano, il pasto serale dovrebbe esser il più frugale possibile interponendo tra questo e l'andata a letto almeno due ore di tempo; B) Collochi sotti i piedi del letto, dalla parte della testa, uno spessore di almeno 12 cm. tale da sollevare la testata durante la notte C) Cerchi di dimagrire.
Cordiali saluti
Dott. Ugo Piccarreta

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