Uso partenio o zenzero nella cefalea?

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Vorrei chiedere se il PARTENIO TANACETO può essere utile nella profilassi della emicrania e pure nella cefalea tensiva?
Inoltre, chiedo gentilmente se lo zenzero, il ginko biloba, il coenzima Q10 e il magnesio possono avere qualche implicazione positiva nelle cefalee in genere.Ringrazio vivamente per le risposte e le eventuali integrazioni, circa la cura fitoterapica delle cefalee, in particolare quelle tensive.
Cordiali saluti.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Tanaceto e zenzero esplicano entrambi azione analgesica, anti-infiammatoria ed antispastica; gingko, Co-Q10 e magnesio agiscono rispettivamente favorendo il microcircolo, il metabolismo e la respirazione cellulare, l'equilibrio contrattile della muscoltura liscia e striata.
Può sicuramente trovare in ambito fitoterapico un sollievo ai suoi disturbi tenedo sempre presente che è indispensabile una diagnosi medica certa della cefalea-emicrania pena un risultato decisamente parziale; diversa sarà la terapia se alla base del dolore esiste una condizione di stress, oppure uno squilibrio della funzione intestinale, del fegato o ancora un difetto posturale (etc.).

Spero di esserle stato d'aiuto e la saluto cordialmente.

Dr. Riccardo Ferrero Leone
Nutrizione clinica - Omeopatia - Omotossicologia
www.leonelifestyle.com

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dopo
Utente
Utente
In particolare gli integratori MIGRASOLL e MIGRALEN, hanno trovato delle applicazioni benefiche sia nel caso di emicrania che di cefalea tensiva (Dott. D' ANDREA Giovanni di Vicenza). A Suo avviso per una cefalea cronica quotidiana, consistente in peso compressivo apicale accompagnato da acufeni e pulsazioni in testa, frastornamento ed instabilità (CON ESAMI DIAGNOSTICI NEGATIVI PER CEFALEA SECONDARIA), quindi cefalea primaria mista, accompagnata anche da ansia e depressione, quale STRATEGIA TERAPEUTICA consiglierebbe?
Le sarei grato per una CORTESE RISPOSTA, anche perchè, nella farmacologia tradizionale è stato provato di tutto a parte i Triptani e poco altro.
Cordiali saluti e Buon lavoro.
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Dr. Riccardo Ferrero Leone Perfezionato in medicine non convenzionali, Medico di medicina generale 1.5k 79 23
Gentile Utente,
l'invito a rivolgersi ad un collega esperto, cosa che on-line facciamo frequentemente, non intende liquidare in breve la richiesta d'aiuto che viene formulata dall'utente-paziente ma intende quanto sia complessa la medicina nel suo insieme ed ancor di più in un caso come il suo.

Ammesso che non sia stata identificata ancora una causa definita della sua cefalea (riferisce esami diagnostici negativi) posso comunque escludere che tutto non sia causato da una intossicazione da cadmio?
Posso escludere che lei sia un 'cefalalgico' con bassa soglia del dolore e quindi molto sensibile al minimo stress come causa delle sue crisi?
Riporto questi due esempi perchè nel primo caso la STRATEGIA TERAPEUTICA che lei chiede verterebbe su una cura disintossicante specifica mentre nel secondo si potrebbe risolvere con il training autogeno.
Ed in entrambi i casi il tanaceto ad esempio non sortirebbe grandi effetti!

Spero di aver reso l'idea di come sia impossibile giungere a delle indicazioni terapeutiche prescindendo da una visita molto attenta alla quale far seguire tentativi terapeutici nella speranza di risolvere presto.
Alcuni pazienti migliorano molto con la prima prescrizione, per altri l'iter è più complesso.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Scusi dr. se mi permetto, dopo tanto tempo, di riprendere la consulenza.
La mia richiesta integrativa è la seguente:

Le suddette cure di fitoterapia, con integratori come il migrassol, il partenio, lo zenzero, la rodiola, ecc. sono veramente avvalorate e testate come succede per i farmaci chimici?
Glielo chiedo, con cognizione di causa, al fine di avere una risposta affidabile. La terapia con farmaci tradizionali, che sto assumendo da tanti anni, mi riduce la sintomatologia, senza risolverla del tutto (è una terapia sintomatica).
Un' altra domanda che mi permetto di farLe è la seguente: esistono sempre interazioni tra fitoterapia e farmaci chimici tradizionali?
La ringrazio e la saluto cordialmente.
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