Ipertensione polmonare

Gentile dottore, mia madre, 71 anni, 162 cm altezza, 66 kg, non fumatrice, qualche mese ha effettuato una visita cardiologica con ecocardiogramma. Premetto che non ha mai avuto particolari problemi, ma da anni assume un ipetensivo (atenolo) cui era stato affiancato, da circa un anno, il Norvasc visto che la pressione tendeva ad essere stabile intorno ai 145/85.

Dall'esame è risultato tutto regolare eccetto Sezioni destre nella norma con stima PAP53mmhg e media 26 mmHg.
Il medico ha rilevato che vi è una ipertensione polmonare aumentata rispetto all'esame precedente (18 mesi prima) che aveva dato un valore di PAP 39mmhg.

Ha quindi sostituito il Norvasc con altro farmaco (Cotareg 80 mg/12,5 mag- valsartan/idroclorotiazide).

Nel frattempo ha fatto altri esami tra cui rx torace, analisi del sangue e doppler agli arti inferiori.

Dal doppler agli arti inferiori è risultato un flebolinfedema (aveva anche piedi gonfi), mentre le analisi del sangue hanno dato risultati nella norma eccetto il valore del d-dimero leggermente elevato.

Dopo qualche mese ha ripetuto le analisi del sangue con valore d-dimero nella norma ed i piedi si erano sgonfiati, mentre il valore dell’ipertensione, pur misurato più volte, risulta essere intorno ai 48.

Il cardiologo curante ha ritenuto che occorre solo monitorare la situazione e di non effettuare altri indagini tipo la scintigrafia che mi era stata indicata da altro cardiologo che aveva visto i risultati degli esami in quanto comunque la cura, secondo il cardiologo, è quella in atti, il cuore al momento non ha problemi (tutti i valori sono regolari, a giudizio di tutti i medici) e comunque la scintigrafia comporrebbe radiazioni che forse è meglio evitare.


Le chiedo: 1) è stato ipotizzato, non avendo mai madre sofferto di bronchite od altro, che il valore elevato fosse dovuto ad un embolo poi regredito, di qui anche il gonfiore ai piedi: vi è pericolo che possa riformarsi con gravi conseguenze? 2) l’ipertensione polmonare non può danneggiare il cuore a lungo andare? 3) l’effettuazione della scintigrafia potrebbe determinare una cura diversa? Ed eventualmente quale? 4) Come mai il valore della pressione polmonare si mantiene altino nonostante un d-dimero nella norma?

Grazoe
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
in assenza di sintomi respiratori, non vedo utile l'esecuzione di una scintigrafia, ma piuttosto consiglierei di effettuare una semplice spirometria e di mantenere sotto controllo i valori pressori come consigliatole dal collega cardiologo curante.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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