Tga - protocollo post operatorio - uso di tc

Ho una bambina operata appena nata (2006) per risolvere una Trasposizione Grandi Arterie con metodo di "switching". L'operazione è andata bene ed i controlli ecografici mostrano una situazione "regolare". Ora il protocollo prevede a 5 anni il controllo delle coronarie tramite cateterismo, come unico strumento diagnostico per avere un referto certo sulla situazione.
Nel frattempo si sta consolidando la tecnica TAC coronarica (TC), lo stato dell'arte è la TC a 128 strati, disponibile in un alcuni centri in Italia.
Il protocollo TGA ancora non la prevede, e la decisione su quale strumento diagnostico preferire è sostanzialmente delegata ai genitori (i medici si allineano sul protocollo attuale).
Data l'invasività e i rischi del cateterismo, viene spontaneo pensare di differire tale intervento, visto che la TC è in rapida evoluzione (TC 256 strati già annunciata) e potrebbe di fatto rendere il cateterismo obsoleto entro qualche anno.
Quale è l'atteggiamento più prudente da prendere oggi (2011) ?
Quali sono i limiti della TC allo stato dell'arte, rispetto al cateterismo tradizionale ?

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Cardiochirurgo attivo dal 2009 al 2013
Cardiochirurgo
L'unico motivo per cui la TC coronarica non è attendibile è determinato dalla tachicardia, che è tipica dei bambini (fisiologica). Questo solo per un motivo tecnico di acquisizione delle immagini.
Il mio consiglio è comunque provare con la TC coronarica, in prima battuta. Se fosse attendibile, come dice giustamente lei, si eviterebbero le complicanze rare ma possibili del cateterismo cardiaco. E' anche vero però che se non fosse attendibile, bisognerebbe procedere al cateterismo e quindi esporre il bambinoa doppia esposizione di raggi (prima la TC e poi il cateterismo....). E' bene saperlo....
Cordiali saluti