Aneurisma aorta ascendente

Salve, richiedo questo consulto per mio padre di 72 anni, non fumatore, soggetto iperteso. A seguito di eco cardio, abbiamo scoperto la presenza di un' aneurisma all' aorta nel tratto ascend ente, tale aneurisma e'stato poi confermato da angio tac, dalla quale si evince che le dimensioni sono di 5 cm,. Ci siamo rivolti a due specialisti ,una cardiologa ed il secondo cardiochirurgo dell' ospedale monaldi di napoli. Entrambi ritengono di non operare al momento, in quanto gli indici di riferimento fanno consigliare l' intervento al di sopra dei 5 cm, nonostante il mio papa' sia gia considerato al. Limite. Ci hanno poi invitato a ripetere l' eco tra 6 mesi. Ecco la domanda che vorrei lorvi e' questa: avendo compreso che la situazione e' molto delicata, e' possibile che tale aneurisma si stabilizzi a queste dimenioni o e' inevitabile una crescita? Mi scuso per l' esposizione rapida ed imprecisa,ma davvero. L'

angoscia mi attanaglia. Ancora una cosa,oltre a monitorare la pressione ci sono altri. Accorgimenti? Grazie infinite a chi vorra' rispondermi
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 922 51 2
E' più probabile che aumenti di dimensioni nel tempo, per una semplice legge fisica.

Non è certo che questo accada, ma è la storia naturale degli aneurismi dell'aorta ascendente.

In presenza di valvola aortica bicuspide (non riportata nella sua richiesta), l'intervento sarebbe già indicato a queste dimensioni.

Non conoscendo altezza, peso e non avendo visionato l'angio TAC, non sarebbe corretto esprimersi sull'indicazione chirurgica in questo caso, ma in pazienti ipertesi, molto comunemente si decide di intervenire anche a queste dimensioni e con valvola tricuspide, visto il basso rischio operatorio in interventi effettuati in elezione.

iaci.giuseppe@hsr.it

GI

Per visite Ospedale San Raffaele:

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la celerita' con la quale ha evaso la mia richiesta. Al momento non e' stato richiesto un ecodopler, il cardiochirurgo ha eseguito una visita esprimendosi in senso positivo sul funzionamento delle valvole raccomandandoci di eseguire accertamenti piu' completi in segiito. Mio padre ha 72 anni pesa 88 kg e alto 1,75 cm, posso fornirle ulteriri dettagli della tac per farle avere un quadro piu' completo,ma il punto sul quale voreei soffermarsi e' questo: entrambi i medici ai quali mi sono rivolta mi hanno fortemente sconsogliato di prendere in considerazione l' intetvento per la sostituzione del tratto " malato" di aorta, in quanto. Il rischio dimortalita'e ' di. Circa il 10%, e che paradossalmente e' meno rischioso tenersi l' aneurism,ma e' proprio cosi? Non voglio pensare che non ci sia una via di uscita a questo problema. Noi viviamo a napoli, ma sono disposta a spostarmi, cosa mi consiglia? grazie infinite

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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 922 51 2
Credo sia estremamente importante eseguire un ecocardiogramma, che è l'unico strumento adeguato per valutare il funzionamento valvolare e stabilire la presenza di valvola aortica bicuspide.

In quel caso non avrebbe senso rimandare troppo l'intervento.

Senza un ecocardiogramma, non essendo a conoscenza della funzione ventricolare sinistra è impossibile anche esprimersi sull'entità del rischio operatorio che in un paziente dell'età di suo padre in assenza di copatologie importanti, dovrebbe essere senza dubbio molto inferiore al 10 % che le hanno prospettato.

GI
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Utente
Utente
Egr.Dott. Iaci, ancora una volta la ringrazio per la favolosa disponibilità, e per il prezioso tempo che mi sta dedicando.Le riporto testualmente a scanso di equivoci i risultati dell'ecocardio e dell'angio tac.
ESAME OBIETTIVO: toni cardiaci ritmici, assenza di soffi patologici, PA 120/80. Murmure vescicolare fisiologico su tutto l'ambito, assenza di stasi. Addome globoso per adipe, assenza di stasi.
ECG :ritmo sinusale bradicardico ad FC di 55 bpm. Normale conduzione atrioventricolare. Nei limiti della norma la fase di recupero.
DIAGNOSI: aneurisma dell'aorta ascendente in paziente iperteso(aortic ratio 1.44)
ESAME ECOCARDIOGRAFICO: Rimodellamento concentrico su ventricolo sinistro (RWT 0.44; LV mass index 11g/m2) con conservata contrattalità globale e segmentaria (FE 55%). Atrio sinistro di dimensioni lievemente aumentate. Lembi mitralici di normale morfologia. Valvola aortica tricuspide. Ectasia della radcie aortcai (44 mm), giunzione sinu-tubolare di normali dimensione. Aorta ascendente aneurismatica , si segnala formazione ipercogena sulla parete aortica ( verosimilmente placca) Arco aortico ectasico. Sezioni destre nei limiti con normale cinesi ventricolare destra TAPSEW 22 mm. Vena cava inferiore nei limiti. Assente versamento pericardiaco.
TAC ADDOME COMPLETO CON E SENZA MDC , TAC TORACE CON E SENZA MDC, RICOSTRUZIONE TRIDIMENSIONALE TAC:
ESAME ESEGUITO CON OTTIMIZZAZIONE DEL MDC IODATO EV IN FASE ARTERIOSA.
Aorta toracica : ascendente DMT 5 cm, arco DMT 3,17, discendente DMT 3,16 cm.
Pervie al flusso di mdc-iodato ev: tripode celiaco -AMS - a renali e AMI.
Nei limiti dell'esame si seganala evidente irregolarità di parete del sigma in parte a carattere diverticolare , utile valutazione del caso.
Cisti renali a sede polare inferiore del rene di destra del DMT di 3 cm.

Probabilmente cosi' le sarà tutto più chiaro. Attendo con ansia,sue notize. Buonaserata
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Dr. Giuseppe Iaci Cardiochirurgo 922 51 2
Il paziente ha avuto un buon inquadramento diagnostico.

Verosimilmente la presenza di una aorta molto calcifica evidenziata all'ecocoardiogramma:

"si segnala formazione ipercogena sulla parete aortica ( verosimilmente placca)"

e probabilmente confermata alla TAC,

ha indirizzato i colleghi verso una strategia attendista.

In presenza di aorta estremamente calcifica (la cui conferma immagino ci sia stata alle immagini TAC visionate dai colloghi), l'intervento può anche non essere preso in considerazione per l'impossibilità tecnica di effettuarlo in ragionevole sicurezza.

In questi casi si tiene sotto controllo la pressione arteriosa e si eseguono controlli seriati delle dimensioni aortiche.

In aorte non calcifiche invece le dimensioni dell'aorta sarebbero tali da far pensare ad un intervento cardiochirurgico di sostituzione dell'aorta ascendente con rischio operatorio basso.

GI
[#6]
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Utente
Utente
Buon giorno Dott. devo dire che adesso comincio a capirci qualcosa in più. Mi sembra appunto di capire che sia proprio proprio la formazione calcifica della aorta uno dei motivi principali che porti ad escludere quasi a priori un intervento chirurgico. Adesso avrei un'ultima domanda da porLe, immagino che per Lei sia difficile dare una risposta certa, in quanto mi pare di capire che l'evoluzione e i comportamenti di un' aneurisma sono del tutto imprevedibili. Ecco , se dovesse accadere che improvvisamente da un momento all'altro, ad esempio domani quest'aneurisma ad oggi di 5 cm, dovesse rompersi , per cui immagino che se avessimo fortuna di giungere al più presto in una struttura ospedaliera, tale intervento chirurgico che ad oggi viene sconsigliato, dovrebbe essere eseguito d'urgenza.Mi chiedo , a questo punto , che speranze ci sono che un intervento del genere con questa situazione abbia un esito positivo? E secondo la sua esperienza, potrebbe accadere che l'aneurisma nonostante sia di dimensioni rilevanti non si rompa mai.
La ringrazio ancora una volta dal profondo del cuore, per la pazienza e sopratutto per i preziosi consigli, ho provveduto ad acquistare infatti un'apparecchio per il controllo della pressione arteriosa, purtroppo mi sembra davvero di capire che non ci sono molte alternative.
Buonaserata
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