Studio elettrofisiologico endocavitario ed eventuale ablazione tc-rf

Bungiorno, sono a richiedere un Vostro parere in merito ad un problema che da circa un mese affligge mia sorella, età anagrafica 25 anni, in quanto a seguito di un fenomeno di "svenimento" non ben identificato circa 1 mese fa ormai. (si è alzata da terra dopo avere accarezzato il gatto ed appena in piedi è caduta battendo lievemente la testa). Ad oggi continua ad avvertire "stanchezza e facile affaticamento" durante tutta la giornata dal mattino al risveglio fino alla sera, nonostante riesca a dormire sempre dalle 8h alle 9h a notte ininterrottamente.
Abbiamo fatto indagini ospedaliere con Tac, elettroencefalogramma e risonanza magnetica alla testa e esami del sangue (anche con marker per evidenziare malattie immunitarie) per vederci più chiaro ma senza avere riscontrato nulla di rilevante.
A seguito di un consulto specialistico approfondito da un Neurologo abbiamo appreso si potesse trattare di un caso isolato di "sincope".
A questo punto abbiamo dirottato le indagini sul cuore con uno specialista aritmologo che con una Ecocardiografia conclude la sua valutazione con astenia e cardiopalmo di n.d.d.;
Normali dimensioni radice aortica, atrio setto interatriale assotigliato nella porzione media in assenza di verosimile shunt, normali dimensioni ventricolo sinistro, normale pattern mitralico, normali dimensioni e contrattilità del venticolo destro, non alterazioni della giunzione epipericardica.
In utlimo mi ha richiesto questa lista di esami da fare a suo avviso:

-tilting test;
-test all'ajmalina/flecainide;
-studio elettrofisiologico endocavitario ed eventuale ablazione TC-RF del substrato aritmico;
-eventuale integrazione strumentale con RM cardiaca.

SONO PARECCHIO PREOCCUPATO PERCHE' SONO ESAMI INVASIVI (studio elettrofisiologico endocavitario eventuale ablazione) E NON RIESCO A CAPIRE BENE L'EFFETTIVA GRAVITA'/NECESSITA' DI QUESTI ESAMI.
Preciso mia sorella non è incinta e in passato ha avuto solo un altro episodio di svenimento all'età di 8 anni in cocomitanza di uno stress emotivo molto forte tipo paura.
In passato non soffriva di pressione bassa ma in questo ultimo periodo abbiamo riscontrato che HA LA PRESSIONE BASSA.
A QUESTO PUNTO RIMANDO A VOI UN CONSIGLIO SULLA NECESSITA' EFFETTIVA DI QUESTI TEST INVASIVI RICHIESTI OPPURE SE DOVESSIMO PRIMA VALUTARE ALTRI ESAMI O QUALCHE ALTRO SPECIALISTA?
ringrazio in anticipo per il tempo dedicatomi.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Un episodio sincopale isolato, verificatosi dopo essersi alzata in piedi bruscamente dopo essere stata in posizione accucciata, in un soggetto costituzionalmente ipoteso fa pensare a una banale crisi di ipotensione ortostatica. In quest' ottica, l'unica indagine sensata sarebbe il tilt test, che però non è un esame che si faccia dovunque, è piuttosto lungo e anche sgradevole. Ha senso quindi solo in casi particolari (sincopi ricorrenti, dubbi di diagnosi differenziale).

In qualsiasi altro caso, l' unica cosa da fare è di consigliare alcuni esami ematochimici di screening per chiarire l' origine dell' astenia (emocromo, glicemia, elettroliti: magari sua sorella è anemica?), una regolare attività fisica (bicicletta, passeggiate) che tonifichi il muscoli dei polpacci e -favorendo il ritorno venoso- riduca il rischio dell' ipotensione ortostatica, ed evitare il comportamenti a rischio (alzarsi bruscamente in piedi).

Quanto al test all' ajmalina, sarebbe giustificato eventualmente se ci fossero delle alterazioni all' ECG di base che fanno sospettare un fenomeno di Brugada. Uno studio elettrofisiologico endocavitario, in assenza di qualsiasi dimostrazione di aritmie ventricolari come base della sincope è assolutamente ingiustificata.

Una batteria di esami così costosi (e alcuni invasivi) per un UNICO episodio sincopale è assolutamente fuori luogo. Soprattutto senza aver fatto prima neanche il più semplice ed economico esame per i sospetti di aritmie: l' Holter!

Mi viene il dubbio che l' aritmologo a cui si è rivolta sua sorella lavori in una struttura privata accreditata, che ha interesse a gonfiare le prestazioni. Senta un altro parere, in un ospedale pubblico.


Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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