Terapia antiaggragante dopo stent coronarici

Buon giorno, mi madre 68 anni ha subito una PTCA con stent su IVA con tre stent medicati per IMA senza onda q (angina instabile).
Essendo intollerante alla cardioaspirina , non che affetta da gastrite cronica e pregressa ulcera gastrica , per il primo mese dovrà prendere due compresse di plavix poi passare ad una cp die (altra terapia: congescor 2.5, crestor 20mg, pantorc 20mg).
So che la doppia terapia antiaggregante , ASA plavix, è di gran lunga più usata, ma dei due farmici qual'è quello che da maggiori garanzie per evitare la re-stenosi?
Per quanto tempo è possibile assumere 2 cp die senza grossi problemi collaterali.
Una cp di plavix nel mese successivo ad a seguire è adeguata oppure sarebbe meglio avere anche l'ASA?
Il congescor è un farmaco che dovrà assumere per sempre?
Dopo quando è indicato controllare la pervietà delle coronarie mediante scintigrafia?
Inoltre una osservazione, visto l'elevata velocità del flusso sanguigno nel coronarie rispetto a circoli più periferici , la probabilità non dovrebbero essere più basse di stenosi rispetto , che so ,alle carotidi?
Spero di aver posto bene tutte le domande .
Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
la trapianto con clopidrogel si è dimostrata di gran lunga superiore a quella con aspirina, il dosaggio di 2 CPR al di è piuttosto elevato e quindi sarebbe opportuni che la paziente assumesse dei farmaci per preveni ulcere gastro duodenali ( il pantorc va bene)
Rispetto alle domande che lei fa le rispondo
- un beta bloccante è il farmaco di scelta nella cardiopatia ischemica e andrà preso a vita, a meno che la farmacologia scopra qualcosa di meglio
Il controllo con ECG sotto sforzo e/o scintigrafia di solito viene eseguito dopo sei mesi e se normale dopo un anno.
Ultima risposta: il paziente che ha stenosi coronariche spesso ha placche più o meno significative in altri distretti, quali qello cerebrale e renale.
È fondamentale che questi pazienti assumano, indipendentemente dalla colesterolemia e dalla pressione arteriosa sia una statina che un ACE inbitore e che ovviamente camminino a lungo ogni giorno e che si tengano lontani dal fumo, altrimenti tutto è inutile.
Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
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Grazie, adesso mi sento più tranquillo. Buona giornata.