Stenosi coronarica critica del 75%

Gent.mo Dottore di Medicitalia innanzitutto grazie per un servizio così importante. Venendo al problema 2 anni fà a 48 anni ho avuto un IMA anteriore trattato con PTCA e stent medicato su IVA entro 1 ora dai sintomi.Svariati test da sforzo anche massimali e una scintigrafia miocardica a riposo e da sforzo non hanno documentato problemi residui (negativi).Le diverse ecocardiache ok con assenza di alterazioni cinetiche.Clinicamente nè dolore o altro.Faccio la terapia con Lopresor,triatec,plavix,cardioaspirina ,statine e pantorc per lo stomaco.Il mio problema però è una stenosi residua critica del 75% all'angiografia su IVP (destra dominante).Tronco comume coronaria dx e circonflessa OK.
Gli emodinamisti che mi hanno trattato dicono che la mia clinica è OK e gli esami da sforzo negativi per cui non è il caso di intervenire.Altri emodinamisti parlano di eventuale "cosmesi" delle coronarie.Faccio attività fisica regolare (talk 3-5 Km giorno) e dopo l'episodio ho fatto riabilitazione per 8 settimane.Sono talmente preoccupato che mi sono fatto fare anche una TAC multislice che ha confermato la stenosi e descritto la placca come ipodensa e mista. Quale potrebbe essere il destino della stenosi?E le conseguenze in caso di chiusura?uò rimanere stabile?
Grazie di "cuore"
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Dr. Massimo Tidu Cardiologo 1.4k 49 2
Gentile utente:

Il problema di una lesione al limite della criticità con paziente asintomatico, con test di induzione di ischemia negativi (prova da sforzo e scintigrafia) è un nervo scoperto della cardiologia.
Tale condizione spaventa molto sicuramente il paziente, ma anche il cardiologo che si ritrova un soggetto con tali caratteristiche.
Il mio modesto parere è quello di monitorare la lesione (che sappiamo esistere e quindi senza eseguire coronarografie di routine) mediante i test che lei ha già eseguito, una volta all'anno in assenza di sintomi, ma soprattutto monitorando le Sue condizioni cliniche. Al primo sintomo anginoso (che dovrebbe riconoscere perchè già colpito da un infarto miocardico acuto) il consiglio è quello di recarsi dal Suo cardiologo di fiducia, perchè in quel caso ci sarebbe (a mio parere) necessità di accertamenti cardiologici non programmati.

A disposizione per ulteriori Consulti

Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it

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