Extrasistolia ventricolare frequente monomorfa complessa

Buongiorno Dottore,
inserisco questo nuovo consulto perchè non sono riuscito a trovare il mio caso nello specifico.
Ho 28 anni e da circa 3-4 mesi sento forte questo disturbo extrasistolico che avverto costantemente, ma che, per mancata predisposizione ansiosa(per fortuna!), mi permette comunque di vivere regolarmente la mia vita!Forse nn sarà di grossa importanza, ma da circa 6-7 mesi ho eliminato la carne dalla mia alimentazione a seguito di una scelta di vita;la sostituisco con largo consumo di legumi e latticini.Nell'esito dell'esame holter si evidenzia, come commento, che oltre i 5000 BEV si riscontrano monomorfi con coppie, triple e quadruple e oltre i 500 BESV non ripetitive.La frequenza cardiaca max. è stata di 155 e min. 49, media nott. 76, diurna 79.Sono inoltre assenti alterazioni del tratto ST. In conquibus le aritmia riscontrate sono: extra a triali sporadiche,extra ventricolari mag 30/h 1 Lown, extra ventricolari triple 4 Lown e le altre assenti.
Convivo inoltre con acufene orecchio sinistro da 5-7 anni, che sporadicamente è sfogato in vertigini e che non mi crea alcun disturbo psicologico nelle regolari attività quotidiani...addirittura quando mi metto a letto la sera a dormire.
Ho infine una certa familiarità con queste patologie perchè mio padre ha avuto sin dalla mia età problemi caridiaci piuttosto seri: infarti, bypass e circa 10 anni fa ictus cerebrale che si è ripresentato un mesetto fa come principio dello stesso.
Le mie domande:
-in queste condizioni cardiache corro qualche rischio di aggravamenti (come mio padre)?
-posso comunque seguire una vita regolare (attività sportive) o devo riguardarmi da alcune attività?
se sì quali??
-alimentazione?
-lavoro come capotreno quindi i miei orari sono molto sballati....devo cercare di trovare una maggiore regolarità anche in termini lavorativi, indi di strss?

In attesa di ricevere risposta auguro buona giornata ed invio cordiali sauti.

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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Caro amico di Forlì, non va mica tanto bene. L'aritmia di cui lei soffre, deve essere diagnosticata quanto a natura e trattata, oltretutto perchè in queste condizioni facendo il lavoro che fa mette a rischio sè stesso e gli altri.
Cerco di risponderle: 1) il rischio c'è, e una opportuna diagnosi di natura e adeguata terapia metterebbe al sicuro tutto; 2) personalmente non le darei l'abilitazione allo sport, in questo momento; 3) l'alimentazione va benissimo; 4) non è questione di stress o di orari, il fatto è che lei deve chiarire, e curarsi per eliminare l'aritmia, potenzialmente pericolosa. Cordiali saluti.

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Nel ringraziarla per la prontezza e la chiarezza per la risposta al consulto richiesto, vorrei inoltre sapere il motivo per cui si sia potuta verificare questa disfunzione ritmica!
ah.....dimenticavo inoltre di aggiungere che un paio di anni fa, dopo diversi esami del sangue che evidenziavano un alto valore dei trigliceridi, mi è statta diagnosticata una ipertrigliceridemia genetica che è tuttora trattata con Fulcrosupra 145 mg.
Può questa patologia avere un nesso con l'attività extrasistolica?
Mi perdoni l'insistenza, ma ho appena fatto l'iscrizione annuale in palestra, visto che anche la cardiologa con la quale ho eseguito ECG, ma non ancora controllo dell'esito esame holter, mi appoggiava in una eventuale attività sportiva, e vorrei sapere se è il caso che disdica tutto!


La ringrazio per il tempo dedicatomi e per la completa disponibilità.
Buona giornata!
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Guardi, difficile che possa cambiare le mie risposte. Certamente chi l'ha visitata ha su di me la precedenza, ma rimane il fatto che con una aritmia complessa, è di dovere la diagnosi, la terapia indicata, e il consiglio deciso di astenersi, per ora, dall'attività sportiva. Tutto questo è suggerito, prima di tutto dal buon senso. E, per finire, mi scusi, ma è sempre stato il mio modo di esprimermi: non so se salirei in un treno che fosse pilotato da lei (per ora). Ma stiamo tranquilli: mi risulta che il capotreno ha un lavoro diverso e non dipende da lui pilotare il treno.
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dopo
Utente
Utente
infatti...il capotreno ha altre mansioni a bordo treno.fondamentalmente si occupa di gestire tutto ciò che accade inel convoglio;con ciò intendo che è sua la responsabilità dei viaggiatori nel senso che è l'ufficiale in servizio a bordo a cui poter fare riferimento.
colui che si occupa della guida del treno è detto macchinista e, comunque lei immagina la conduzione di un convoglio, le posso assicurare che è sempre meno pericoloso di una autovettura.......il treno viaggia su binari essenzialmente predisposti per un itinerario e le apparacchiature presenti, oggigiorno, a bordo garantiscono una certa sicurezza per ciò che riguarda il Personale di Macchina e di Bordo!
puntualizzata la questione, vorrei chiderle quale potrebbe essere la terapia atta a ricondurmi ad una sorta di normalità!


grazie
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Per risolvere un problema, bisogna prima identificarlo. Per decidere il trattamento occorre la diagnosi precisa di origine. Per la diagnosi ci vuole una visita cardiologica. Signori, siamo arrivati! (dice il capotreno)
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dopo
Utente
Utente
ma lei è proprio un simpaticone!...il capotreno in definitiva preme per la partenza.....l'arrivo è a carico del viaggiatore....quello sveglio possibilmente!
grazie per la sua opinione medica in merito
buona giornata
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