La pena come alcuni cardiologi mi hanno consigliato

Salve nel 1997 bo subito un'intervento di riparazione valvolare su mitralica aorta e tricuspide con anello carpentier in Francia, ma dopo 5 anni sono andato in fibrillazzione atriale,ho fatto più volte la defibrillazione ma sensa successo cosi,mi fu consigliato di fare un'ablazione e dopo un consulto e con un assicurazione di riuscita al 90/100 di tornare al ritimo sinusale non'ostante il mio atrio misurava 5,dopo aver fatto l'ablazione presso l'ospedale San Raffaele di Milano,la cosa che mi meravigliò fu che dopo tutte le manovre effettuate,alla fine mi fu praticta la defribillazione meccanica che riusci,cosi incominciai a prendere l'antiaritmico,ma il giorno dopo all'uscita dall'ospedale immediatamente tornai in fibrillazione atriale con un ritmo di circa 170-180 battiti tornado dentro mi rassicurarono che era normale e che dovevo attendere circa 2 mesi,ma cosi nn fu e tornai alla vecchia terapia betabloccante prendendo tenormin da 150,lanoxin da 125 e cumadin mezza compressa.
Vorrei sapere se per il mio caso oggi potrebbe riuscire rifascendo l'ablazione a tornare in ritmo sinusale oppure nn ne vale la pena come alcuni cardiologi mi hanno consigliato di nn farmi più toccare e convivere con la fibrillazione prendendo i farmaci poichè il mio atrio e molto dilatato.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Caro amico di Avellino, l'ha detto lei. A mio parere è inutile pretendere di cucire un abito da sera in una stoffa, che so io, di juta: non ci sarà alcun sarto che potrà riuscirci. Proverei ancora la cardioversione farmacologica; nel suo cocktail di farmaci non vedo un farmaco fondamentale, che paraltro queste condizioni mi impediscono di citarle. Cordiali saluti.

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo