Patologie congenite

Salve, sono mamma di due bambini di rispettivi tre anni la prima e tre mesi il secondo.
La prima bambina è in cura presso un noto ospedale dall'età di due mesi, per una stenosi della valvola polmonare che si è andata riducendo via via,con il passare del tempo; è passata infatti da un gradiente pari a 35 ad uno di 20 nell'ultima visita.
Per avere una seconda opinione ci siamo recati in altro noto ospedale, dove ci hanno appunto detto che vi era questa stenosi ormai diminuita; Inoltre, per la prima volta, ci hanno detto che vi è una insufficienza mitralica di grado lieve ed una piccola pervietà del forame ovale con shunt sinistro destro emodinamicamente non significativo.
Tutto questo per quel che riguarda la mia prima figlia.
Al piccolo invece, hanno diagnosticato una stenosi della valvola polmonare con gradiente pressorio pari a 53mmHg e un difetto interatriale di circa 5 mm con shunt sinistro-destro.
Sinceramente non sono riuscita a fare domande, mi sono completamente bloccata, non mi aspettavo che anche al mio secondo figlio venissero diagnosticati dei problemi; in più non pensavo che oltre alla stenosi, la mia prima figlia avesse l'insufficienza mitralica e la pervietà del forame ovale...
Scusate l' ignoranza, ma cosa significa tutto questo? Quali potrebbero essere le limitazioni nella vita dei miei figli? e quali i possibili o probabili accorgimenti e interventi?
I medici oggi, mi hanno detto che sono situazioni da valutare nel tempo; il piccolo vogliono rivederlo tra due settimane, ma io vorrei capire meglio.
Un'ultima domanda : viviamo in una casa "molto" umida e oggi mi hanno detto di prendere provvedimenti, perchè l'umidità può essere nociva per il cuore, per quale motivo?
Mi scuso per le mille domande e vi ringrazio sinceramente per le risposte.
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Dr. Enzo Boncompagni Cardiologo 631 19
Cara amica di Livorno, sono vicino a lei, mi creda, con tuttol'affetto. Capisco la sua sofferenza ed è inutile che le dica che i problemi non ci sono. Ci sono, ma sappia che sono, al giorno di oggi, ampiamente risolvibili. Deve affidarsi per questo ad un Cardiologo e stare in stretto contatto con lui. Questo tipo di situazioni, ad un certo punto, devono essere affrontate con la correzione chirurgica, al momento che vediamo compromettersi altre strutture. Sempre, nelle malformazioni cardiache, possono esserci infezioni più facili ad impiantarsi: francamente la casa umida mi pare che c'entri molto relativamente. Tanti cari saluti e auguri.

Dr. Enzo Boncompagni, Medico Cardiologo

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Utente
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Gentile Dottore Boncompagni,
la ringrazio infinitamente per la sua tempestiva risposta e per la sua comprensione.
Faremo come da lei suggerito e ci terremo in stretto contatto con il cardiologo che monitorerà la situazione.
Per quel che riguarda la casa umida, "MOLTO" umida, mi dicevano che nelle muffe si annidano gli streptococchi, batteri che spesso attaccano il cuore in chi soffre di cardiopatie...possibile un discorso di questo tipo?
Grazie ancora per la sua gentilezza.