Disturbi cardio-respiratori

Gentile Dottore/Dottoressa
Sono una donna di 27 anni, alta 162 cm e peso 39 Kg.
Lo scorso anno mi hanno trovato un Aneurisma del setto interatriale di piccole dimensioni e il cardiologo alla quale mi sono affidata mi ha tranquillizzata dicendomi che non è un problema grave.
Da 2/3 mesi però io ho dei disturbi durante la notte. Mi spiego meglio: Mentre sto per addormentarmi mi sveglio “di colpo” perché mi manca il fiato e per recuperare devo fare 5/6 colpi di tosse. Sento un dolore al petto durante la notte ( da sdraiata) e spesso ho la sensazione che il mio cuore faccia dei battiti molto irregolari e distanti tra di loro. Quando mi capita di svegliarmi perché ho questo disturbo, oltre a sentire il cuore “fermo” (sarà una sensazione) sento anche la testa come schiacciarsi ed è molto fastidioso.
All’inizio mi succedeva una/due volte alla settimana, ultimamente molto spesso. Questa notte ogni 10 minuti circa avevo un episodio e non ho dormito tutta la notte e quel poco che sono riuscita a dormire mi sono dovuta sedere e appoggiare alla testiera del letto.
Non sono una persona che si fa prendere dall’ansia facilmente ma ammetto di essere un po preoccupata adesso.
Da 10 anni soffro di tachicardia anche senza essere sotto sforzo e molto spesso ho dolori al petto.
Gentile Dottore, mi devo preoccupare e muovere per una visita specialistica?
La ringrazio per l’attenzione, spero di risentirvi presto.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Gentile Signora,
i sintomi che descrive fanno ipotizzare la presenza di una extrasistolia isolata, evento molto comune e di per sè privo di rilevanza clinica. Le modalità di insorgenza, però, fanno ritenere probabile una origine gastro-esofagea del disturbo stesso (reflusso?).
D'accordo con il Suo medico di famiglia, potrebbe programmare un ECG Holter, che permetterà di correlare i sintomi con quanto effettivamente accade al Suo ritmo cardiaco ed indirizzare eventualmente ad un approfondimento gastroenterologico.
Infine, Le confermo che l'aneurisma del setto interatriale non c'entra nulla.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo