Un esame invasivo

Gentili dottori,
da circa 10 anni mi hanno diagnosticato una cardiopatia dilatativa, ventricolo sx 6,3, atrio dilatato con FE 40% e pressione polmonare ai limiti alti. Dall´Holter delle 24H sono usciti battiti maligni e mi e´ stato consigliato di fare lo studio elettrofisiologico. Come cura prendo Tareg 40mg una al di´e Bisoprololo Sandoz 1,25mg mezza compressa al di´.Da premettere che non sono ipertesa e gli esami del sangue sono tutti nella norma, fisicamente mi sento solo un po´ di affanno. A questo punto volevo sapere....ma e´ proprio necessario fare questo studio elettrofisiologico visto che e´ un esame invasivo!?!
Grazie in anticipo per una vostra risposta.
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Dr. Ercole Tagliamonte Cardiologo 201 10
Gentile utente,
la cardiomiopatia dilatativa può associarsi a diversi tipi di aritmie, più o meno maligne. I dati dell'Holter riportati nella sua domanda non sono sufficienti per definire l'effettiva utilità dello studio elettrofisiologico. E' vero che sono riportati "battiti maligni" ma ciò non basta, bisognerebbe capire se tali battiti sono isolati o organizzati in sequenze più o meno brevi, se sono tutti uguali o di diversa morfologia e quanti ne sono presenti nell'arco delle 24 ore. Questi dati permettono di classificare l'effettiva gravità di tali aritmie e, quindi, l'eventuale indicazione a studio elettrofisiologico.
Tenga presente che spesso un'opportuna modifica alla terapia farmacologica può già essere molto utile nell'agire su questi fenomeni aritmici.
Cordiali saluti

Dr. Ercole Tagliamonte
Responsabile Labortorio Di Ecocardiografia di Alta Specialità
www.ercoletagliamonte.com