Dolori retrosternali: solo esofago di Barrett?

Soffro da oltre due anni di dolori retrosternali che si estendono alla gola, ai denti, a entrambe le braccia e alla schiena. Compaiono improvvisamente senza relazione diretta con uno sforzo (a volte addrittura passano se continuo lo sforzo intrapreso), oppure si instaurano a riposo. Durano da alcune ore a parecchi giorni, con andamento variabile di intensità durante la giornata; c'è però sempre la sensazione del "peso" al centro del petto. Accade anche che mi sveglino durante il sonno e allora sono di tipo sordo e forte, che induce sudorazione; inoltre tendono a togliermi le forze nei gjorni seguenti "la crisi". In concomitanza ai fenomeni ho spesso un "fischio" alle orecchie e talvolta la sensazione di avere la febbre, ma non ho la pressione alta (ho fatto già due monitoraggi) e la temperatura è regolare. Ho eseguito numerosi test sotto sforzo, ecocardio, una scintigrafia e infine una Tac coronarica, tutti negativi. Soffro anche di una esofagite cronica con esofago di Barrett, ma a seguito delle cure (che continuo tuttora) la lesione sembra migliorare e, a detta dello specialista, non è tale da causare dolori del tipo da me provato. Il mio dubbio (e la mia paura) è che anche con gli esami negativi si tratti comunque di una patologia cardiaca . Potreste darmi il vostro parere?
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Dr. Roberto Mangiarotti Gastroenterologo, Medico internista 903 15
Il sintomo, di cui Lei fa una precisa descrizione, ha alte probabilità di essere dovuto a reflussi gastro esofagei. Il miglioramento endoscopico dell'esofagite a seguito delle terapie può non coincidere con la scomparsa dei reflussi acidi. Le suggerisco pertanto di sottoporsi a esami diagnostici specifici (ad esempio una pHmetria esofagea delle 24 ore). Tale indagine le consentirà di verificare se i reflussi sono ancora presenti oppure no. poichè abita a Milano, le consiglio di rivolgersi per tale esame al Dr. Passeretti presso Il S. Raffaele.
Cordiali saluti.

Dott. Roberto Mangiarotti

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Dr. Guglielmo Mario Actis Dato Chirurgo toracico, Cardiologo, Cardiochirurgo 553 19 5
sono daccordo con il collega do Roma gastroenterologo. Non mi pare vi siano dubbi sulla negatività di patologie cardiache specie dopo tutti gli accertamenti specifici fatti sul cuore!!
Mi orienterei per approfondimenti gastroenterologici come consigliato
Cordialmente

Dr Actis Dato

GM Actis Dato
Cardiochirurgo
Ospedale Mauriziano
Umberto I di Torino

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Dr. Marco Marilungo Cardiologo, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 89 1
Salve.
Sono in pieno accordo con i Colleghi. Aggiungo una domanda: come va con lo stress?
Siamo qui per aiutarLa.

Marco Marilungo.

Dr. Marco Marilungo
marcomarilungo@hotmail.it

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dopo
Utente
Utente
Ringrazio Il dottor Actis Dato e il dottor Mangiarotti per i pareri, che mi confortano molto dal punto di vista psicologico. Vi confesso che comincio a sentirmi una cavia; in particolare la cosa più deprimente è che tutti mi dicono cosa "non è" ma nessuno con sicurezza qual è la causa del malessere. Ma forse pretendo troppo dalla medicina, e da me. Per essere più preciso (e corretto) su tutta la faccenda, comunque, devo dire che due anni fa, all'inizio di tutta la faccenda e assolutamente prima di avvertire i dolori ma a seguito di quelli che potrei definire alcuni attacchi di "stranezza" cardiaca percepita, feci un test da sforzo che risultò positivo per deficit coronarico. In seguito lo stesso test venne confutato dal (dai) cardiologo poichè era stato fatto proseguire fino al mio esaurimento fisico (totale) e in tale situazione i muscoli cui erano collegati gli elettrodi tremavano al punto da alterare i segnali. Poco tempo dopo, comunque, avevo fatto la scintigrafia, risultata negativa. Come suppone acutamente il dottor Marilungo, vivo una situazione di stress notevole, in particolare dal punto di vista lavorativo che in questo periodo è fonte di notevoli problemi. Sono anche certamente ansioso da sempre e con il progredire dell'età accetto sempre meno e con più preoccupazione gli inevitabili cedimenti del fisico. Devo dire però che i dolori si presentano anche durante le vacanze o in periodi di (presunto) rilassamento e ciò potrebbe far pensare a una causa ancora diversa. Mi hanno detto infatti che i dolori di questo genere possono avere tre cause: cardiaca, esofagea e legata a situazioni anomale della colonna vertebrale. Avendo ormai esplorato ampiamente le prime due ma rimanendo in una sostanziale situazione di stasi dal punto di vista dei sintomi, sarebbe il caso di passare a esaminare la terza? Recentemente ho iniziato una psicoterapia e spero che mi aiuti a dominare almeno lo stress. Per quanto riguarda l'esofagite, al momento unica patologia certa, devo fare tra poco una gastroscopia di controllo e avrò quindi qualche dato in più sulle possibile cause effettive. Vi ringrazio ancora per il contributo; trovo questo servizio assai utile e di notevole conforto nei periodi di crisi.
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Dr. Marco Marilungo Cardiologo, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 89 1
Salve. Un periodo di stress che "stranamente" si presenta anche durante le vacanze od il riposo. Non è strano, le tensioni accumulate si "rilasciano" anche quando si è in una fase di riposo. Anzi, previleggiano tale periodo.
Io direi di lasciare da parte l'età (oddio, siamo pressochè coetanei, devo preoccuparmi?).
Va bene la psicoterapia, almeno è questo il mio pensiero. Conoscerci, approfondire il tema sulle cause e non i sintomi, non può che, dal mio punto di vista, esserle di grande giovamento. Cartesio ha fatto il suo tempo. Oggi viviamo una fase nuova del benessere. Corpo e mente sono un unico sistema.
Alcuni parlano di medicina olistica, altri di psicosomatica. Io preferisco parlare di salutogenesi, di Medicina Integrata. Qualcosa che è prima della prevenzione, ma qualcosa che riguarda la promozione della salute.
Continui così, ritengo che Lei sia sulla giusta via.
La saluto cordialmente.

Marco Marilungo.
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