Polso aritmico tachicardia e ernia iatale con reflusso

egregio Professore, sono una donna di 35 anni, normopeso. da circa 5 anni soffro di una dispnea che a tratti si fa veramente insopportabile, che dura giorni, talvolta mesi, e poi scompare così come è arrivata. Da anni soffro anche di tachicardia, accompagnata raramente da extrasistole e il mio polso risulta a detta del medico aritmico.Dopo aver escluso grazie a un consulto mirato che si trattasse di dispnea di natura psicologica, è iniziato un iter che mi ha portato a scoprire un'ernia iatale da scivolamento che, secondo il medico,dà un'impulso al cuore provocando tali disturbi cardiorespiratori.Aggiungo di aver fatto un eco cuore e una visita cardiologica nel 2008, un anno dopo l'inizio dei miei disturbi, che ha escluso patologie cardiache congenite o anomalie.Ho anche effettuato tac ai polmoni e visite pneumologiche negative che hanno confermato come motivazione possibile ai miei problemi questa piccola ernia, escludendo la presenza di ernia diaframmatica.Neppure diversi ecg effettuati negli anni hanno presentato anomalie. io sono in cura per il reflusso e l'ernia con pantoprazolo e inibitori della pompa gastrica, ma se vedo miglioramenti per la dispnea, continua invece l'aritmia e la tachicardia, visto che a riposo arrivo anche a 110 battiti.Le chiedo:è possibile che una ernia di piccole dimensioni e non complicata causi tali anomalie della frequenza cardiaca?ho già fatto accertamenti al cuore ma come le dicevo nel 2008 e tutto era normale. dovrei ripetere esami cardiologici per caso? credo che se avessi avuto dei problemi l'eco cuore e la visita li avrebbero riscontrati, visto che già all'epoca soffrivo di dispnea e tachicardie, ma invece non venne fuori nulla. anche la tiroide è ok. grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 139
Nel Suo caso sarebbe indicata l'esecuzione di un ECG Holter. Con tale accertamento si potrebbe documentare dettagliatamente la Sua attività cardiaca per 24 ore, evidenziando o escludendo la presenza di turbe del ritmo o della conduzione, oltre che l'andamento della frequenza cardiaca correlandola ai vari eventi della giornata (pasti, sonno, emozioni, sforzi, eccetera) e fornendo importanti informazioni al Suo cardiologo di fiducia per giungere alla diagnosi ed alla scelta dell'eventuale terapia.
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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