Pregressa miocardiopatia peripartum

Gentile dottore. Per iniziare: grazie!
Ho 35 anni e 2 anni fa mi è stata diagnosticata la malattia “Miocardiopatia Dilatativa Peripartum” con FE alla diagnosi del 22%. Sono stata ben curata e dopo un anno, già avevo recuperato un FE del 63%, le dimensioni del cuore erano tornate normali (questo già a 6 mesi dalla diagnosi) e potevo avere nuovamente una vita normale. Nei due anni, le massicce cure iniziali sono state man mano diminuite fino ad arrivare ad ipotizzare per marzo prossimo (marzo 2008) una definitiva sospensione delle cure. Allo stato attuale prendo solo 0,25 mg al giorno di un betabloccante non associato e 0,25 mg di un antiipertensivo con associato diuretico.
Fin qui tutto bene (per mia fortuna), però restano due dubbi:
1) Dopo la malattia ogni tanto mi si presentano delle palpitazioni (che in effetti stanno diminuendo di frequenza con il tempo). Queste palpitazioni sono state anche “catturate” in un Holter, e la mia cardiologa le ha catalogate come cosa da poco. Nell’Holter sono state definite come “tachicardia sinusale”. Sono anche emerse manifestazioni di rara extrasistolia ventricolare e atriale. Gli episodi di tachicardia sinusale, a volte durano 2/3 secondi. In altri casi possono durare anche 10 secondi. Quando mi prendono è come se avessi risorse insufficienti. Se sono in piedi e sto parlando, devo sedermi e smettere di parlare. Dopo pochi istanti passano. Quello che vorrei sapere è se sono pericolose, e se mi consiglia di indagare ancora su queste anomalie. Vorrei sapere che cosa possono causare (ad esempio se possono essere la causa di una embolia o di un ICTUS). Mia madre ha avuto un ICTUS di natura ischemica e vivo nel terrore che una cosa così terribile possa capitare anche a me che ho un bimbo di due anni da crescere.
2) Il mio più grande desiderio sarebbe di poter avere un altro figlio, una volta ristabilita completamente, ma so che questa malattia ha una percentuale di recidive. Ho consultato però dei siti internazionali che parlano di questa malattia e ho visto che consigliano, nel caso si decida intraprendere questa strada, di effettuare un esame chiamato “ecocardiogramma da stress con dobutamina” per valutare l’elasticità residua del cuore e la sua capacità di resistere ad uno sforzo come una nuova gravidanza. Da quello che ho letto se l’esito di questo esame è buono, la possibilità di recidiva della malattia scende sotto il 10%. Lei che cosa ne pensa? Ritiene questo esame pericolo di per sé? Ritiene utile valutare l’elasticità residua del cuore anche al di fuori dell’ipotesi di gravidanza?
Spero di aver spiegato bene la situazione e di averle fornito gli elementi giusti per poter rispondere. Grazie ancora.

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Dr. Giuseppe Finzi Ematologo, Oncologo, Medico internista, Cardiologo, Angiologo 332 11
Innanzitutto vorrei sottolineare che, alla luce dei risultati, i Cardiologi che l'hanno seguita hanno fatto un lavoro egregio.
Le "palpitazioni" sono state valutate dalla sua Cardiologa alla luce di un Holter ECG, e se le è stato detto che sono cosa da poco stia tranquilla.
L'ecostress con dobutamina non è un esame pericoloso, ma va eseguito, ovviamente, su indicazione cardiologica, in quanto prevede, ad esempio, la sospensione del batabloccante.
Stia accanto ai Medici che l'hanno curata, e si consulti apertamente con loro.
[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Concordo pienamente con Lei sul fatto che i medici che mi hanno seguita sono stati molto capaci. So benissimo, anche perchè i medici me l'hanno detto, che purtroppo molte donne che escono da questa malattia, non lo fanno come me, ma in condizioni ben peggiori, e in alcuni casi ne muoiono. Per cui so che ho incontrato medici speciali e che ho avuto tanta fortuna.
Approfondirò con la mia cardiologa il discorso dell'eventuale seconda gravidanza. Mi piacerebbe però avere dei pareri sull'effettiva utilità che può avere un esame come l'eco stress con dobutamina, per perseguire il fine appunto, della seconda gravidanza. O invece se non è un rischio/esame inutile. Grazie ancora.
[#3]
Dr. Giuseppe Finzi Ematologo, Oncologo, Medico internista, Cardiologo, Angiologo 332 11
Le ripeto: l'esame NON è pericoloso; "fotografa" la capacità del cuore, in quel momento, di "lavorare di più", e quanto.
Il valore predittivo del risultato su una recidiva, tuttavia, è discutibile (cioè lei potrebbe avere un risultato ottimo, ma andare incontro ad una recidiva in caso di nuova gravidanza).
Solitamente una nuova gravidanza NON è consigliata.
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
E' stato chiarissimo, e questa Sua seconda risposta mi è molto utile.
Per questo la ringrazio molto.
So che anche se l'esito dell'esame è positivo, una gravidanza avrebbe comunque un rischio di recidiva. Secondo uno studio condotto dal dott. James D. Fett, MD - Investigator, PPCM Research Project, l'esito positivo di questo esame, dopo una buona guarigione come la mia, riduce il rischio di recidiva ad un valore minore del 10%. Sta a me e a chi mi segue stabilire se vale la pena correre tale rischio.
Un esito negativo di questo esame però, non Le nego, avrebbe almeno il merito di farmi desistere... se così vogliamo dire, da questo "insano" proposito.
E forse, comunque, potrebbe essere utile sapere che il mio cuore ha perso qualche colpo (in caso ad esempio se ci fosse necessità di sottoposti a un intervento chirurgico, ecc.).
Ecco perchè mi sembrava una cosa utile sottopormi a questo esame, una volta interrotte le cure di beta bloccanti (l'interruzione delle cure è comunque prevista dalla mia cardiologa per marzo 2008).
Il fatto di sapere che non rischio niente, è molto importante e La ringrazio.


[#5]
Dr. Giuseppe Finzi Ematologo, Oncologo, Medico internista, Cardiologo, Angiologo 332 11
Con una FE del 63% sarà piuttosto difficile che l'ecostress dia esito negativo. Concordo con lei che la decisione se "correre il rischio" è soltanto sua, ci mancherebbe.
Io le ho riferito quello che i "sacri testi" di medicina consigliano.
I migliori auguri.
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie per la franchezza e per gli auguri. C'è sempre un gran bisogno (di entrambi).
[#7]
Prof. Paolino Brindicci Cardiologo, Cardiochirurgo, Medico dello sport, Cardiologo interventista 34 2
egregia signora, assolutamente, come giustamente le ha consigliato la sua cardiologa, eseguire un test alla dobutamina. Comunque sono fermamente convinto che potra comunque affrontare una seconda gravidanza. Chiaramente seguita, ma in assoluta sicurezza.
Immagini che ho terminato da poco di seguire una gravidanza di un soggetto di 34 anni portatrice di sindrome da "ventricolo Unico".
tutto ok! partorito e bambino bellissimo!!! tranquilla andrà tutto bene. Mi faccia sapere. cordiali saluti.

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gent.mo Prof. Brindicci,
non sa come Le sono grata di avermi offerto il suo parere e una dose di speranza. Ovviamente mi sottoporrò appena possibile all'eco stress con dobutamina, e alla luce del risultato, se positivo, cercheremo un secondo figlio.
E' vero che ho avuto un grande regalo dal cielo con il mio primo bambino (arrivato dopo 5 anni di tentativi e precedenti massicce cure ormonali) e con la guarigione dalla grave malattia che mi ha colpito, ma quello che mi è successo e il "calvario" che ho dovuto affrontare per riprendermi dalla malattia, mi spinge a cercare di provare quelle soddisfazioni (portare a casa il mio bimbo insieme a mio marito, cullarlo fin da primi giorni, allattarlo) che purtroppo mi sono state negate e sono invece routine per il resto dei neo-genitori.
La ringrazio di nuovo per la dose di ottimismo e prometto di tenerLa aggiornata in caso di nuova gravidanza.


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