Tachicardia ortostatica?

Buongiorno,
vi chiedo un consulto in merito ad un problema che ho riscontrato in questi giorni. Monitorandomi con un cardiofrequenzimetro e con un misuratore di pressione e battiti elettronico ho visto che la FC aumenta (circa 100bpm) quando sono in posizione eretta rispetto a quando mi trovo in posizione supina (75bpm) anche se sono inattivo; la PA rimane invece stabile.
Il problema è che quando mi trovo per troppo tempo in posizione eretta, anche se cammino, inizio a sentirmi un po' fiacco, sento le gambe stanche e a volte ho delle brevi vertigini che mi agitano e mi viene la tachicardia; la cosa è accaduta anche ieri mentre ero in un centro commerciale.

A seguito di un episodio di sincope e un paio di episodi di lipotimia (in tutti questi casi mi trovavo in situazioni di stress emotivo), nel corso di quest'ultimo anno ho fatto diversi esami cardiologici (ecg, ecg da sforzo, holter 24h, ecocardiocolordlopper, titl test) e una visita neurologica; tutti gli esami hanno escluso patologie cardiache e il neurologo mi ha detto che è solo ansia.
Se necessario riporterò gli esiti di tutti gli esami.
Dopo l'episodio di sincope (mi trovavo anche all'estero) ho iniziato ad essere effettivamente molto ansioso riguardo la mia salute raggiungendo l'apice questo inverno con degli attacchi di panico curati con Xanax e Cipralex ma persiste questa sintomatologia che non mi permette di vivere serenamente.
Potrebbe trattarsi di tachicardia ortostatica o gli esami che ho fatto dovrebbero escluderla? L'esercizio fisico, in particolar modo alle gambe, può ridurre questa sintomatologia?
Grazie.
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Gli esami che lei ha fatto comprensivi dei test di valutazione autonomica (tilt test) sono sufficienti per capire se lei ha o meno una ipotensione ortostatica con tachicardia riflessa o forme di tachicardia non fisiologiche.
Se quindi le è stata formulata la diagnosi di ansia e di attacchi di panico sono quelli che lei deve curare.
Saluti

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio innanzitutto per la risposta Dr. Rillo.
Ma quindi devo considerare fisiologico l'aumento della frequenza cardiaca nel passaggio da una posizione clinostatica a una ortostatica? Il fatto è che la sensazione di spossatezza perenne non mi permette di vivere con tranquillità. Io ho sempre fatto sport (per anni ho giocato a calcio e quando ho smesso sono sempre andato a correre, in bici o in palestra) e non ho mai avuto problemi di questo tipo ma da un anno, da quando i sintomi e ansia hanno preso il sopravvento, ho smesso; fermo restando che sto iniziando la psicoterapia perchè mi rendo conto che mi manca la serenità, riprendere un'attività fisica moderata può ridurre questa sintomatologia?
La ringrazio e mi scuso per l'insistenza ma, come avrà sicuramente capito, sono un po' ansioso ultimamente.
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Capisco...guardi, la tachicardia se sinusale può esprimere una risposta riflessa a tutta una serie di situazioni differenti....
Occorre pertanto una stratificazione a 360° che coinvolga anche altri organi e apparati.
E' importante escludere un'anemia, stabilire se gli ormoni tiroidei sono normali etc perchè non è detto, anche se sembra, che la tachicardia sia una diretta conseguenza dei cambi posturali e la stanchezza che lei riferisce potrebbe confermare questa supposizione.
Quello però che mi preme trasmetterle è che se dal punto di vista cardiologico è stato escluso che il cuore giochi un ruolo importante nella genesi dei suoi disturbi, la cosa più importante è di non fare in modo che la paura di avere problemi cardiaci amplifichi il tutto.
Saluti cordiali
[#4]
dopo
Utente
Utente
L'anemia direi che è da escludere visto che le ultime analisi del sangue sono di un mese fa e tutti i valori sono nella norma, così come lo sempre stati in tutti gli esami eseguiti negli ultimi due anni.
Per la tiroide avevo fatto un esame un anno e mezzo fa dopo i primi sintomi e anche lì tutto a posto, non so se in quest'arco di tempo possa essere cambiato qualcosa in modo significativo.
Il problema è che, oltre che ansiosa, sono una persona decisamente razionale per cui se ho un sintomo particolare, un fastidio o un dolore devo trovare una spiegazione logica ma mi rendo conto che probabilmente dovrei scrivere nell'aera di psicologia visto che fisicamente, almeno sotto l'aspetto cardiologico, pare io sia sano.
La ringrazio dottore.
Cordiali saluti.