Ipertensione e doxazosin mesilato

Gentili Dottori,

ultimamente ho avuto episodi ipertensivi che hanno portato a frequenti mal di testa.
Ultimamente la media è stata di 220/120 con battiti a 100.
Sono iperteso con esenzione da più di 10 anni e finora ho usato Combisartan la mattina 80mg d'inverno e mezza pasticca l'estate; i risultati erano soddisfacenti, anche se la minima resta sui 90 - 100. Dato che quindi questa terapia non sembra più sufficiente per un mese mi è stato aggiunto dal medico questo farmaco nella dose di 4mg la sera.
Al bisogno posso prendere Nifedicor.
A dir la verità ero un pò perplesso dall'aggiunta di un nuovo farmaco, dato che mia spettavo un aumento della dose del precedente.
È corretto? È un farmaco conosciuto, o di nuova generazione?
Se non ho capito male agisce sui capillari periferici, espandendoli, e quindi riducendo la pressione perchè aumenta la superficie. È corretto questo?

Grazie
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 138
In linea generale, la scelta di associare due farmaci (in realtà nel suo caso sono tre perche Il Combisartan è un'associazione precostituita di valsartan ed idroclorotiazide) a basso dosaggio piuttosto che aumentare la dose di uno solo può essere dettata da numerosi fattori, come necessità di ridurre gli effetti collaterali dose-dipendenti oppure agire sull'ipertensione sfruttando diversi meccanismi d'azione, eccetera.
Non è pertanto possibile giudicare a distanza le scelte terapeutiche di un collega, senza aver visitato il paziente e senza conoscere dettagliatamente la sua storia clinica. Mi permetto solo di consigliarLe, qualora non l'abbia già fatto di recente, di sottoporsi ad una valutazione specialistica cardiologica visti i valori di pressione e di frequenza cardiaca che riferisce, la Sua età e la Sua costituzione fisica.
Per quanto riguarda la doxazosina, il suo meccanismo d'azione è in linea di massima quello che Lei ha ipotizzato, ed è in commercio in Italia dal lontano 1989. Altro che nuova generazione, è molto più che maggiorenne!
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie, della risposta.
Al momento abbiamo deciso di aspettare una decina di giorni per permettere al farmaco di agire, e poi di integrare con ulteriori accertamenti.
In effett ora che mi ci pensare il medico ha detto che agiva in modo diverso rispetto all'altro.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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