Malesseri quotidiani e durante sport

Buongiorno Egr.Dottori, sono un ragazzo di 25 anni e scrivo perchè ho una serie di problemi. Il tutto è iniziato due anni fa (periodo coincidente con il mio inizio di convivenza e anche di attività sporitva body building in casa con palestra in casa). Avevo a volte dei malesseri con debolezza e a volte nausea che il mio medico di base ha detto essere probabili cali di zuccheri o di pressione. In effetti sarei lievemente ipoteso (110/65 circa). Ho fatto analisi del sangue piu volte completi compresa la tiroide ed è sempre risultato tutto nella norma. Ho fatto visita cardiologica in seguito a malesseri piu forti con vampate di calore, sudorazione sensazione di malore forte e credevo stessi per svenire ma non mi sentivo mancare, era una mia paura.A volte durante un colloquio di lavoro dopo questi sintomi iniziavo a non seguire piu chi mi parlava, non sentivo la voce ed ero preso solo dal cercare un posto dove sedermi. Il cardiologo mi ha fatto un ECG e poi un ECG holter entrambi nella norma. Sul primo sono risultato lievemnte bradicardico (55 battiti) ma essendo atleta ha detto che è normale. Così ha ipotizzato che i miei malesseri potessero essere su base vasovagale. Io eprò non sono mai svenuto in vita mia neanche ai prelievi del sangue. Ma questa paura di svenire mi ha portato a sviluppare un'ansia e agorafobia forti che mi costringono ad evitare certi luoghi come casse del supermercato ecc perchè ho sempre paura che se mi sentissi male non riuscirei a fuggire. Per questo sono in cura da uno psichiatra ancora senza beneficio per ora. Assumo dropaxin 20 gocce alla sera e xanax 0,50 rp al mattino. E a volte xanax 0,50 al bisogno. In queste situazioni di "pericolo" come code agli sportelli ecc io ogni volta mi sento male con vampate di calore e angoscia e mi sento male e questo mi è stato detto essere solo ansia e che non posso svenire perchè la pressione si alza e non si abbassa in caso di ansia. Così io per sicurezza ho fatto un tilt test ed è risultato completamente negativo. Mi hanno detto che ho solo ansia. La mia domanda è quando mi sento male in questi luoghi l'ansia può far abbassare la pressione? In altre parole posso svenire per l'ansia o solo in caso avere attacchi di panico? UN'altra questione invece è che mi sento spesso spossato e mi misuro spesso la pressione che a volte è normale, altre è 110/65 ma a volte (rare) è ancor piu bassa (95/60) ecc. Inoltre quando faccio palestra mi succede spesso che durante un esercizio, spesso verso la fine del medesimo inizio a sentirmi male, con malessere generale molto intenso e appena metto giu i manubri o comunque l'attrezzo da palestra finito l'esercizio mi manca molto l'aria (cosa credo normale) ma a volte sto proprio male mi gira la testa e preferisco distendermi per riprendermi perchè sto male. Come mai? Ho letto che gli s sforzi isometrici come quelli del sollevamento pesi dovrebbero alzare la pressione ed il battito cardiaco, come mai mi sento male come se si abbassassero? Grazie mille
Marco
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
carissimo utente,
nell'attesa che i Cardiologi intervengano in questo consulto, inizio a rispondere ai suoi quesiti.
Innanzitutto i malesseri che descrive all'inizio sono molto tipici per attacco di panico, e lei stesso lo sa.
Ho qualche dubbio sulla terapia con lo xanax che mi sembra sotto-dosato, sia nel suo caso che in generale, ma questo me lo potrà confermare solo uno psichiatra. Da quanto tempo sta portando avanti questa terapia per dire che non è efficace?

Il Tillt Test che ha eseguito mi da la quasi totale sicurezza della esclusione della SIndrome Vaso-Vagale, anche se c'è una bassissima probabilità di falso negativo, ovvero che lei sia un "vaso-vagale" ma che la cosa non sia stata dimostrata al tilt test. Nel suo caso però direi che l'ago della bilancia verte tutto sull'ansia.

E' vero che l'ansia alza la pressione ma è anche vero che durante un episodio prolungato di attacco di panico, specie se il paziente non si rende conto di cosa ha, può verificarsi una cascata di eventi chimici, dall'iperventilazione alla tetania per citarne alcuni, che possono alla fine portare a una breve perdita di coscienza.
E' ance questo un caso rarissimo che le ho raccontato per sfatare un altro "mito", ma che non credo trovi applicazione nel suo caso perchè lei sa cos'ha e quando ha l'attacco cerca subito una "via di fuga".

In conclusione, vista la sintomatologia che mii descrive, le suggerirei di farsi prescrivere dal suo medico o dal suo cardiologo:
- un Test da Sforzo al cicloergometro
- un ABPM ovvero Holter Pressiorio di 24 ore

le chiedo in ultimo se ha famiiarità per patologie cardiovasolari e/o se ha parenti che sono deceduti improvvisamente, o nel sonno.

Cordiali Saluti

Dott. Davide Ventre
Specialista in Cardiologia
Tel. 037483016 - 03094930891
e-mail: dott.davideventre@gmail.com

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Utente
Utente
Gent.mo Dottor Ventre La ringrazio per la Sua eccellente risposta. Io però ho avuto in vita mia solo due attacchi di panico veri e propri con tremori e formicolio alle mani, malessere diffuso e sono finito la prima volta in pronto soccorso la seconda sapevo cos'era e dopo poco mi è passato ma la prima volta è durato circa 10 minuti molto brutti. Ma ora non ho veri e propri attacchi di panico con tremore ecc, ma se vado in certi posti o situazioni con gente sconosciuta dove non posso andarmene (tipico la cassa del supermercato o il colloquio di lavoro) inizio a sentirmi male, ma non ho tremori e la cosa non dura tanto come nel vero attacco di panico. INizio a sentire vampate di calore, senso di instabilità o vertigine, malessere, a volte sudorazione, agitazione intensa e se resto li comincio a perdere concentrazione magari con la persona che mi sta parlando non la seguo più e la mia mente è concentrata solo a cercare una via di fuga, dove andare come scappare ecc.e mi domando se questi sintomi sono di ansia a quanto pare, giusto? ma possono portare fin da subito o quasi (pochi secondi dopo per es) a uno svenimento? o come ha spiegato Lei solo in alcuni casi dopo un prolungato attacco di panico?
Si mio nonno materno ha avuto un infarto molti anni fa ma si è salvato e ora ha by pass e soffre di diabete ma io no da quanto si evince dagli esami del sangue.
Mio padre soffre di ipertensione trattata con un farmaco ma sta bene (però è sovrappeso).
Grazie
Marco
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
Dunque, le rinnovo il consiglio di fare gli esami che le ho indicato.

e mi ripeto, lo svenimento nell'attacco di panico è veramente raro. E' vero che l'episodio emozionale, la paura intensa (il classico colpo di paura) possono far perdere i sensi, ma quella è una risposta anomala del nervo vago che non dovrebbe interessare lei nel suo specifico caso, visto che il tilt test è risultato negativo.

In ogni caso, le suggerisco anche di riconsultare uno Psichiatra per un eventuale aggiustamento della posologia della terapia che sta facendo.

Tenga presente che la Paroxetina, principio attivo che lei sta assumendo, è efficace nelle forme vaso-vagali su base ansiogena e, quale medico in formazione in cardiologia, non la cambierei per ora con altre molecole, che pure potrebbero però essere più indicate per il trattamento dei suoi disturbi d'ansia.

Saluti.
[#4]
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Utente
Utente
Gent.mo Dottor Ventre, mi scusi la domanda ma se come mi ha spiegato l'ansia solo in rarissimi casi fa svenire e probabilmente non è il mio caso anche perchè avendo il tilt test negativo significa che non ho sindrome vagale, perchè dice che è bene non sostituire la paroxetina proprio per la sua efficacia nelle forme vaso vagali su base ansiogena?
Ad ogni modo oggi sono stato dallo psichiatra che mi segue diciamo o meglio che mi da i farmaci. Mi ha cambiato la terapia semplicemente aumentando lo xanax rilascio prolungato al mattino da 0,50 a 1 mg e mantenendo le 20 gocce di dropaxin alla sera.
Ha detto però cose che mi hanno molto sconfortato: che il panico che ho ce l'avrò tutta la vita e che se nel mio caso una compressa di xanax prima di andare in certi posti per me "pericolosi" cioè ansiogeni mi fa evitare di avere malesseri e ansia la devo assolutamente prendere. INoltre ho chiesto se e miei sintomi di vampate di calore ecc che mi accadono in certi posti anche se causati ansia sono effttivamente sintomi ansiosi e non ha risposto chiaramente ma alla mia domanda se si può svenire con l'ansia ha detto di si. Ed io ho risposto: ma se l'ansia aumenta la pressione durante un attacco come posso svenire? e ha detto che non è vero perchè un soggetto può avere un blocco emotivo e svenire e che quindi se vado in un posto per me ansiogeno e inizio a sentirmi male se riesco rimango e cerco di combattere i sintomi ma se la cosa aumenta è meglio che me ne vada...!e ho chiesto: ma se restassi li? e lui ha risposto i sintomi aumenterebbero e ho chiesto e potrei svenire quindi? e ha detto di si!
Sono molto triste, mi ha detto esattamente quello che speravo non dicesse anzi smentisse...
Marco
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
Rispondo alle sue domande:

"Gent.mo Dottor Ventre, mi scusi la domanda ma se come mi ha spiegato l'ansia solo in rarissimi casi fa svenire e probabilmente non è il mio caso anche perchè avendo il tilt test negativo significa che non ho sindrome vagale, perchè dice che è bene non sostituire la paroxetina proprio per la sua efficacia nelle forme vaso vagali su base ansiogena?"

innanzi tutto distinguiamo una cosa: un conto è lo svenimento come culmine di una crisi di panico che non ha trovato "fuga" di alcun tipo, un conto è lo svenimento da sindrome vaso-vagale.
Le consiglio di non sostituire la Paroxetina perchè a volte il tilt-test può dare dei risultati "falsi" (falsi "negativi" nel suo caso), e quindi, nel dubbio, meglio continuare con questa molecola che, dati ala mano, è efficace nel prevenire crisi vasovagali.

per quanto riguarda il resto, il suo psichiatra ha detto un mare di cavolate, spaventandola inutilmente.
Io non sono psichiatra ma ne so abbastanza per poterle dire che:
- dall'ansia si guarisce o comunque si migliora tantissimo con la cura giusta, non starà così male per tutta la vita.
- sbaglatissimo anche farla allontanare dai posti che le creano ansia, così facendo scatena in lei il cosiddetto "evitamento fobico", che i migliori psichiatri combattono.

se vuole un mio consiglio, se fossi il suo medico curante le consiglierei vivamente di cambiare psichiatra...
[#6]
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Utente
Utente
Gent.mo Dottor Ventre innanzitutto La ringrazio moltissimo per la Sua risposta e le Sue delucidazioni. Infatti come da Lei consigliato, subito dopo aver fatto la visita dallo psichiatra ho chiamato la psicologa che fino a poco tempo fa mi ha fatto psicoterapia per questi disturbi e ha detto che lo psichiatra mi ha detto esattamente il contrario di quello che è la realtà e che va proprio contro l'abc delle terapie contro questo tipo di disturbi di ansia. Infatti anche il consiglio di assumere sempre in ogni occasione una compressa di xanax prima di andare in qualsiasi posto non è di certo la strada verso la guarigione, anzi entrerei in un tunnel da cui sarebbe ancora piu difficile uscire, allora si che forse durerebbe per sempre...!Quindi anche la psicologa come Lei mi ha consigliato di cambiare assolutamente psichiatra. Io vorrei solo chidere a Lei che ho visto essere un esperto di sincope ecc non a caso ho letto un Suo articolo pubblicato su medicitalia appunto riguardo questo argomento e mi complimento molto per questo. La mia domanda riguarda questo: ho letto che generalmente l'ansia o un attacco di ansia stimola una delle due parti del sistema nervoso autonomo, quello simpatico in questo caso, attivando così il meccanismo dell'andrenalina di attacco o fuga, ovvero ciò che avviene anche negli animali in caso di pericolo. In questo caso il soggetto o combatterà o fuggirà di fronte al pericolo. Nel caso clinico infatti si hanno dei sintomi causati proprio dal sistema nervoso simpatico che includono aumento della pressione e del battito cardiaco, poi midriasi, ecc. Naturalmente in un attacco forte come il panico l'aumento di battiti causa respiro affannato e questo porta ad una riduzione di anidride carbonica (ecco la causa delle parestesie agli arti, ecc) per questo infatti è d'uso comune respirare in un sacchetto. Esiste poi però l'altra parte, ovvero il sistema parasimpatico, che è quello che fa esattamente il contrario ovvero diminuisce la pressione ed il battito cardiaco,ecc. Una stimolazione del nervo vago attiva il parasimpatico dando appunto sintomi vegetativi, quindi diminuzione della pressione e del battito e spesso lipotimia e sincope. Così si pensa che appunto l'ansia può solo far aumentare la pressione e quindi non si sviene. Ho letto però che l'ansia in certi casi, forse in soggetti piu o meno predisposti, non attiva il simpatico, bensì il parasimpatico e quindi anzichè dare i sintomi di andrenalina per capirci, da quelli dell'opposto, ovvero quasi la paralisi per la paura e i sintomi sopra citati del parasimpatico con conseguente possibile svenimento. Volevo chiedere a Lei: è cosi? cioè è possibile? E se si questo è possibile SOLO nei soggetti con sindrome vagale il cui nervo vago può essere stimolato per vari motivi (vdista del sangue, forte emzione, dolore e anche ansia appunto?) oppure anche in un soggetto che non ha alcun problema vaso vagale ma è SOLO ansioso e ha crisi d'ansia? Io Le chiedo questo non solo per questa mia ricerca ma anche perchè in vita mia ho avuto 2 attacchi di panico veri e propri e avevo appunto i sintomi simpatici diciamo. però ora da un anno ogni volta che vado in un posto chiuso in cui non ho vie di fuga (casse, sportelli, colloqui, ecc) mi sento male ma con sintomi completamente diversi, che sembrano proprio sintomi vegetativi, cioè sensazione di calore, meglio dire vampate di calore, sudorazione, instabilità, perdita di concentrazione sempre piu forte e angoscia. Ed è completamente diverso da quando ho avuto i 2 attacchi di panico (non li ho avuti nelle situazioni pericolose fobiche diciamo, ma a casa mia, senza un motivo scatenante). QUindi io ho sempre la convinzione che il mio problema sia ansioso poichè infatti ho la paura di certi posti e di sentirmi male e se ci vado in effetti mi sento male, ma i sintomi sono di ansia e basta? Oppure nel mio caso potrebbe succedere qualcosa in cui l'ansia, la puara o quello che mi succede insomma mi stimola qualcosa che mi fa avere una lipotimia? (ovvero ansia che stimola il parasimpatico anzichè il simpatico?)
Grazie mille
Marco
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Dr. Davide Ventre Cardiologo 844 15 12
Lei ha sconfinato nella ricerca scientifica ;)

le consiglio di non farlo, le darebbe solo false illusioni leggendo buone notizie per lei, ma alimenterebbe i suoi stati d'ansia leggendo invece cattive notizie.

Rimanga connesso sul nostro sito se vuole, QUI può fidarsi di quello che i miei Colleghi e io scriviamo.

Tornando ai suoi quesiti, vorrei che lei capisse che, come dicevamo all'inizio, un conto è lo svenimento da Sindrome Vaso Vagale, un conto è lo svenimento da Sincope. Tra l'altro, la paresi agli arti che lei ha citato non avviene per l'aumento di CO2 ma per il pasaggio succecssivo che consite in una transitoria Ipocalcemia.

Inoltre la sincope vaso-vagale non è vissuta come catastrofica dal paziente, anzi, li vedo, dopo un tilt test alzarsi comodamente dopo 5-10 minuti dal lettino, e andare a casa con le loro gambe, cosa, come lei sa, assai poco attuabile in chi ha crisi di panico. Il paziente "vagale" non ha "paura" di svenire ancora, semplicemente sa che può accadere ancora. Il paziente "ansioso" ha invece iil terrore di svenire, pur non essendo mai svenuto (e potrebbe non capitargli mai).

Nel suo caso specifico le consiglio di evitare di fasciarsi la testa ulteriormente, cambiare quindi terapeuta e focalizzarsi SOLO sul problema ANSIA. Le assicuro che, guarito quello, avrà una risposta a tutte le sue attuali fobie...
[#8]
dopo
Utente
Utente
Gent.mo Dottor ventre, La ringrazio molto per la Sua risposta. Assolutamente certo che mi fido di ciò che scrivete voi e in particolare di ciò che mi scrive Lei in quanto esperto di tale materia. In effetti ha ragione, più faccio ricerche e piu vengono dubbi poichè spesso i sintomi sono gli stessi in più disturbi differenti e di materie differenti addirittura. Io ad ogni modo temo molto lo svenimento perchè quando sono iniziati i primi episodi molto intensi (erano molto intensi perchè non avendone ancora così paura non scappavo come ora distendendomi da qualche parte, ma rimanevo li aspettando invano che mi passassero) in effetti avevo questi sintomi di malessere intenso e diffuso, vampate di calore, sudorazione e molta agitazione perchè sentivo di sentirmi male, come un vero e proprio malore e sentivo il bisogno di andare via e stendermi e rimanendo invece li in piedi ad ascoltare chi mi parlava (era un colloquio con una persona in ambito lavorativo) i sintomi aumentavano e quando dissi che mi sentivo male che mi girava la testa mi fecero sedere e proprio poco prima di sedermi ricordo che stavo proprio perdendo la concentrazione sulla realtà intorno e solo dopo essere stato seduto un pò mi passò ma da li mi impressionai molto inoltre andai in ps dove il cardiologo vedendo che a livello di ECG non c'era niente disse che evidentemente poteva essere stato un calo di pressione forse vaso vagale,e che dal mio racconto clinico, se fossi rimasto in piedi ancora 1 minuto sarei crollato. Ecco che ho iniziato a convincermi di soffrire di svenimenti e cosi feci il tilt test ma risultò negativo e mi dissero che è solo ansia. Ma il dubbio mi è sempre rimasto visti sia i sintomi sia ciò che mi dissero in ospedale. (Con questo voglio farLe capire che non me lo sono inventato diciamo di soffrire di svenimenti ma inizialmente me l'avevano proprio detto per questo mi sono fatto venire la fobia).
Comunque sto cercando di trovare qualche specialista che mi segue bene per l'ansia.
Grazie
Marco
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