Ecg sotto sforzo con anomalie

Buonasera nel 2008 dopo gravidanza con cesareo ho avuto episodio di Tia, attualmente in cura con cardine 75. Tutti gli esami sono risultati negativi (eco color Doppler, esami tiroide, ecg, eco transesofageo, angio rm celebrale, ecc). Non fumo,, sono alta 177 cm per 57 kg, non soffro di diabete, la pressione normalmente 58 minima 100 massima. Mi hanno riscontrato un prolasso lieve moderato della mitrale e della tricuspide. Da qualche mese avverto delle extrasistole che sono state documentate da holtler 24. Continuando però ad avvertirle giornalmente mi sono sottoposta ad eco da sforzo con questa diagnosi: fcmax 169 Pa 140/90 Max carico 10.20 mets max ampiezza st 1.90 mm in II Test interrotto per es.muscolare in assenza di altri sintomi. Turbe della ripolarizzazione in sede infero laterale di base sottoslivellamento st ascendente superiore a 1 mm nella stessa sede durante sforzo orizzontale nel tardo recupero.test sottomassimale negativo per sintomi ed aritmie dubbio per ischemia inducibile. Cosa devo fare e quali sono i rischi? Che prevenzione devo attuare? Ho visto che esite una risonanza multistrato che sostituisce la scintigrafia delle coronarie. É altrettanto affidabile? Grazie cordiali saluti.
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Dr. Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64 3
Credo ci sia un' imprecisione in quello che riporta: sembra che lei abbia fatto un ECG da sforzo. Nell ecocardiogramma da sforzo si valuta contemporaneamente anche la cinetica del ventricolo e può essere utile appunto per inquadrare meglio il significato di quelle alterazioni della ripolarizzazione.
In linea di massima, lei presenta un rischio cardiovascolare basso. L'unica cosa che mi dà da pensare è il pregresso TIA, apparentemente inspiegato. A suo tempo ha fatto anche dei test per valutare se ha una trombofilia (cioè una predisposizione genetica alla trombosi)?. Ha mai dosato l'omocisteinemia? Ha familiarità per cardiopatia ischemica insorta prima dei 60 anni? Ha colesterolo e/o trigliceridi elevati?
In linea di massima, se non ha nessun fattore di rischio cardiovascolare, io starei tranquilla. Se invece dovesse approfondire l'argomento, farei solo un ecocardiogramma da sforzo o con stress farmacologico; eventualmente uno studio della riserva coronarica (sempre con ecocardiografia).

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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