Monitoraggio holter

Buonasera,
chiedo delucidazioni in merito ad un esito rilevato da un monitoraggio con holter in donna di 63 anni alla quale è stata sostituita valvola mitralica con protesi meccanica cinque anni fa.
Premetto che durante l'ultima visita di controllo è emersa fibrillazione atriale, insufficienza aortica lieve-moderata insufficienza tricuspidale moderata con normali valori di pressione polmonare.
Terapia: Lanoxin, Coumadin, Lasix.
Soffre di sbalzi di pressione.
Alla luce di tutto ciò, è stato consigliato monitoraggio con holter, il cui esito ha rilevato assenze di tachi-bradiaritmie significative, fibrillazione atriale durante tutto il tempo di registrazione a penetrazione ventricolare correlata con il ciclo nictemerale. Rari battiti ectopici prematuri ventricolari riducibili ad una sola morfologia, isolati non precoci, non aritmie sostenute. Regolare tempo di attivazione intraventricolare. Costanti atipie secondarie del tratto ST-T
E ciò che desta preoccupazione: Diverse pause asistoliche durante le ore notturne (212 con RR>2 secondi max di 2600 secondi in fase notturna)
Il cardiologo che ha consigliato l'esame ritiene che si possa stare tranquilli e ha rimandato la paziente a prossima visita di controllo semestrale.
Ciononostante, vorrei avere un ulteriore parere sulla gravità o meno delle pause asistoliche registrate. E' possibile risolvere eventualmente la situazione cambiando la posologia dei farmaci o aggiungendo apposito farmaco, cosa significano queste pause? Sono preoccupanti?
Piuttosto la paziente si rivolge ad altro cardiologo onde evitare di vivere in ansia fino al prossimo controllo.
aggiungo altri dati significati:
Eventi frequenza dipendenti:
Frequenza MIn: 44 bpm Max: 112 bpm Med: 62 bpm
salve bradicardia: 903
più lunga: 46 batt.
Freq. minima: 29 bpm
pause:212
più lunga: 2,6 sec
Grazie per maggiori ragguagli in merito
Cordiali saluti
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente,
in una paziente in fibrillazione atriale e sotto terapia digossinica, la comparsa di pause notturne, comunque non oltre i 3 secondi, è pressocchè la norma e non destano al momento eccessiva preoccupazione. E' ovvio che se tali pause comparissero anche nelle ore diurne e si accompagnessero anche a sintomi come vertigini o vere e proprie perdite, brevi, di coscienza, si renderebbe necessario l'applicazione di un pacemaker.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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