Infarto e speranza di vita

Salve,
mio padre ha avuto in data 29 giugno un infarto al lato destro del cuore.
I fatti sono questi: si è verificata un'occlusione totale all'arteria coronaria destra, inizialmente non ci siamo resi conto dell'infarto e il paziente è stato ricoverato più di 24 ore dopo; il lato destro del cuore era già in necrosi e gli è stato applicato un pacemaker per risolvere il problema della bradicardia.
Le domande che voglio fare sono due:
1) Intervenendo prima si sarebbe potuto fare qualcosa in più?
2) Con questa situazione esattamente i rischi quali sono? E la speranza di vita di mio padre, che ha 73 anni, secondo il vostro parere professionale verrà intaccata in maniera significativa?
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Qunato prima si interviene su un cuore che stà sviluppando un IMA tanto più elevate sono le possibilità di evitare la necrosi o di ridurla al minimo. E' per questo che in Italia è attiva un'organizzazione sanitaria per ridurre al minimo il tempo che passa tra l'inizio di un infarto e il suo trattamento. Per quanto riguarda la prognosi dipende anche dalle condizioni del restante albero vascolare coronarico e dalla presenza dei fattori di rischio cardiovascolare.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio,
mio padre non aveva prima dell'infarto nessuno dei fattori di rischio e il restante albero vascolare coronarico è complessivamente in buone condizioni a quanto ho capito... è possibile azzardare una prognosi con queste informazioni aggiuntive?
[#3]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
E' buona....
L'importante e fare i controlli cardiologici come da sicuro programma.
Saluti
Infarto

L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.

Leggi tutto