Lettura ecocardio color doppler

Buonasera gent. Dott. approfitto nuovamente della Vs cortesia e disponibilità.
domandandovi gentilmente la Vs attenzione e parere su questo ecocardio
che ho eseguito oggi.

Fap in ipertesa.
Atriomegalia sinistra (volume 80 ml)
Conservata funzione sistolica globale del ventricolo sinistro che presenta normale cinesi segmentaria e spessori di parete; nella norma il riempimento diastolico.
Normale la morfologia delle valvole atrio-ventricolari e semilunari, lo studio color-doppler dei flussi rivela lieve insufficienza mitralica.
Normale il calibro dell'aorta toracica.
Pericardio privo di lesion fibro-essudative.

Come sono messa gent. dott.?

Mi preoccupa il volume dell'atrio-megalia e la lieve insufficienza mitralica.

Dopo 20 mesi di antiarit e anticoag. con buona risposta, motivo per cui il cardiologo consigliava di non fare l'ablazione ...io invece cominciavo a farmene una ragione, motivata dalla speranza (seppur incerta) di sospendere definitivamente perlomeno la terapia farmacologica antiaritmica che molto mi inquieta!!
Domanda: con questo esito rientro nei canoni per sottopormi ad una eventuale ablazione??
Ringrazio moltissimo salutando cordialmente :)
[#1]
Prof. Francesco Vetta Cardiologo, Cardiologo interventista 134 7
L'ablazione della FA, secondo i dati della letteratura internazionale, presenta elevate percentuali di successo sia nell'eliminare la FA che nel ridurre il burden aritmico (cioè il numero e la durata di episodi di FA) richiedendo, in alcuni casi, sia più procedure di ablazione (in genere 2) che una terapia ibrida (associata all'impiego di antiaritmici). Lei pur in presenza di un incremento volumetrico dell'atrio rientra nel novero di Pz che può essere candidato all'ablazione, purché sia ben consapevole che la sua prima aspettativa deve essere quella di ridurre il numero e la durata degli episodi di FA essendo impossibile garantire a priori la completa eliminazione di recidive di FA.
La sua decisione in merito deve essere, quindi, anche indirizzata da altri determinanti quali: efficacia della terapia in atto (intesa come numero e durata di eventuali recidive) eventuali effetti collaterali, influenze negative degli episodi di FA o della terapia farmacologica in atto sulla qualità di vita, etc.
Sappia, infine, che a Milano esistono centri di eccellenza di aritmologia che la sapranno aiutare al meglio nella scelta terapeutica
Cordiali saluti

Prof. Francesco Vetta
Professore di Cardiologia
Saint Camillus International University of Health and Medical Sciences (UniCamillus)
Rome, Italy

[#2]
dopo
Attivo dal 2006 al 2015
Ex utente
Buon giorno Prof. Vetta,
innanzi tutto La ringrazio moltissimo per la risposta veloce e molto ben articolata!
Dunque, con il propafenone 325 a r. p.x 2, rispondo bene, per oltre un anno non ho avuto recidive (sono sintomatica e mi accorgo di ogni variazione, anche quando si alza la PA) però accuso spesso palpitazioni e la sgradevole percezione del mio battito, il questi ultimi tempi addiritura lo sento nel canale uditivo tipo un acufene!

Sono frastornata....chi mi dice di fare l'ablazione, mettendomi ben in chiaro che è solo un tentativo non esente da rischi...chi mi dice invece di proseguire con la terapia farmac. considerata la buona risposta, esternando con apprezzabile sincerità, dubbi sulle percentuali di successo dell'ablazione soprattutto .... nel tempo!
Credo di trovarmi adesso ad un bivio...poichè dal penultimo ecocardio di 10 mesi fa, è sopraggiunta anche l'insufficienza mitralica seppur lieve . A questo proposito vorrei per favore domandarLe: la valvola mitrale e l'atriomegalia sx, possono aggravarsi qualora proseguissi con la terapia farmacologica?

Dott.mi Creda ,ho sentito il parere di 4 card/arit di validi centri portando com me una anamnesi accurata, situazione pregressa e attuale, ECG, Holter , ECG ecc eppure ho captato incertezza
e.. pareri discordanti un tuttooo, a questo punto aggiungo anche la prescrizione datomi da un aritm. di assumere la dose max 425 mg x 2 di di propafenone a r.p. , quando x il mio peso corporeo, ai limiti della sostanza farmacologica, bastava il 325... che ho poi continuato per fortuna ad assumerlo fino ad ora (20 mesi) e sto proseguendo!!...senza parlare di chi voleva prescrivermi come primo farmaco il cordarone!! Le dico solo che spesso sono uscita dai rispettivi studi medici più confusa di quando sono entrata! Da cui deduco che 'l'ardua' decisione finale spetta solo a me, benchè premetto che la procedura ablativa mi terrorizza!! Se opto per quest'ultima soluzione, ho sentito parlare di un paio di centri d'avanguardia che la eseguono in anestesia o sedazione profonda....mi pare ottimo no...Lei cosa ne pensa gent. Prof?.

Mi scusi per la lunga risposta..che voleva anche essere uno sfogo..
Ringrazio sentitamente per una Sua risposta se ovviamente lo vorrà!
Buona giornata e Cordiali Saluti.
[#3]
Prof. Francesco Vetta Cardiologo, Cardiologo interventista 134 7
Stia tranquilla, la terapia antiaritmica non incide sull'insufficienza mitralica, così come sull'atriomegalia, che, insieme all'ipertensione arteriosa é il principale determinate delle recidive di FA. Se la terapia farmacologica le controlla bene l'aritmia, continui con questa, anche se lei ha disturbi (come l'avvertire il battito cardiaco) che, comunque, non passerebbero con l'ablazione.
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2006 al 2015
Ex utente
Gent.mo Prof. Vetta,
in poche concise righe Lei ha detto Molto, la Sua risposta professionale, concreta e soprattutto Indicativa mi ha rincuorato!
Grazie quindi di vero cuore.... Spero di leggerLa ancora qualche volta nel corso dei miei consulti. :)

Questo sito è bellissimo grazie a chi l'ha ideato e soprattutto grazie per la Vs disponibilità!
Buona giornata e cordiali saluti :)