Cardiomiopatia dilatatativa

Buongiorno,da un paio di mesi mi era comparsa asma e dispnea notturna,avendo sofferto in passato di asma allergica il mio medico curante,in base al fatto che le crisi erano lievi,pensò ad una recidiva ma non allergica,piuttosto da stress visto il momento piuttosto travagliato che sto passando,naturalmente solito ventolin in caso di crisi+ 20 gocce di Lexotan per calmarmi prima del sonno,per una settimana devo dire che andava meglio,ma una sera dispnea notturna appena coricato,crisi d'asma ma nessun miglioramento con il ventolin,anzi,tachicardia piuttosto accentuata ed aggravata perchè dopo neanche 4 ore ho ripetuto altri 2 spruzzi.Vado al mattino dal medico il quale con urgenza mi richiede una visita cardiologica,ECG a cui fa seguito un accertamento con eco cardiogramma presso uno specialista,mi viene detto di recarmi subito all'ospedale per essere ricoverato causa sospetta cardiomiopatia dilatativa,purtroppo sia il mio lavoro che la mia vita mi hanno finora impedito tale ricovero,so benissimo che è da incoscienti,ma a volte le situazioni personali sono drammatiche,ora,scusandomi per l'essermi dilungato così tanto vi chiedo due cose,la prima è se fino al momento in cui riuscirò a farmi ricoverare posso continuare a prendere il Lexotan,è l'unico modo per farmi 6 ore di sonno,la seconda,e quì vi chiedo onestà nella risposta,è se quanto ho scoperto sul fatto che probabilmente al massimo ho il 50% di probabilità di morire nei prossimi 5 anni se non prima corrisponde a verità,la notizia,letta sul web,mi ha sconvolto,ho 48 anni sono affranto e sto andando in depressione...
Sono un lavoratore autonomo,la crisi mi ha spezzato in due,le banche non mi mollano,poi questa...Non so a sto punto se valga veramente la pena andare avanti...
Scusate lo sfogo,voglio solo la verità.
Grazie.
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Prof. Francesco Vetta Cardiologo, Cardiologo interventista 134 7
Il riscontro all'ecocardiogramma di una cardiomiopatia dilatativa, pone l'obbligo di ulteriori accertamenti, atti a valutare la causa (ischemica, miocardite, cardiopatia ipertensiva, etc.) e la terapia conseguente. Allo stato attuale le conviene, in attesa degli accertamenti, valutare con il suo Medico curante, l'opportunità di introdurre in terapia degli ACE-inibitori e diuretici, per ridurre il sovraccarico cardiaco
Cordiali saluti

Prof. Francesco Vetta
Professore di Cardiologia
Saint Camillus International University of Health and Medical Sciences (UniCamillus)
Rome, Italy