Preeccitazione ventricolare neonato

Buonasera!
Sono la mamma di un bimbo di 2 mesi, a cui già da uno è stata diagnosticata una chiara (e costante) preeccitazione ventricolare.
Potrete immaginare la preoccupazione con cui vivo da quando sono a conoscenza di questa cosa.
Io vorrei sapere, con più franchezza possibile, quali sono i reali rischi (i peggiori!!) legati a questa sindrome e quali possano essere i sintomi più evidenti, in un bambino così piccolo, che debbano allarmarci e farci CORRERE in ospedale.
Purtroppo ad oggi non abbiamo ancora avuto risposte chiarissime (preferisco SAPERE che vivere così nell'ignoranza!), a parte averci detto di osservare cali di appetito e tono... cali che sono più che normali anche per una banale influenza, purtroppo!

Al momento il piccolo si sta sottoponendo a un Holter di 24 ore, essendo stato poco soddisfacente il precedente di 12 ore, che è stato così refertato:
"Ritmo sinusale con contentante preeccitazione ventricolare.
Si segnalano fasi di tachicardia sinusale preeccitata con fc massima paria 220 pm durante pianto.
Un BESV isolato. Rarissimi BEV isolati, monomorfi, non precoci.
Assenza di rallentamenti o pause patologiche"

Ho solo bisogno di un po' di chiarezza e sincerità.
Sono una persona istruita, ma non certo una specialista in cardiologia, e a volte le risposte tecniche che mi sono state date sono state fuorvianti.

Grazie mille!!
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Comprendo le sue preoccupazioni.... In effetti non è semplice affrontare il problema senza correre il rischio di esporsi in considerazioni che peccano per eccesso o per difetto. E' vero che la sindrome di WPW (la preeccitazione costante non esprime necessariamente la sindrome, poichè deve associarsi ad aritmie e/o a sintomi) può essere pericolosa, anche se raramente, ma è altrettanto vero che in un neonato è difficile stabilire se la preeccitazione che presenta rappresenti o meno un pericolo potenziale....Il fatto che la preeccitazione sia presente ancora per battiti elevati (i 220 quando piange il bambino) esprime una refrattarietà della via anomala nonpropriamente elevata (e quindi potenzialmente più pericolosa rispetto a una via con preeccitazione intermittente o ad alta refrattarietà e quindi conmscomparsa durante battiti elevati),ma questo non significa matematicamente che possa essere in grado di mediare aritmie pericolose...Oltretutto l'aritmia piùà importante in questi casi è rappresentata dalla fibrillazione atriale ad alta risposta, ma un cuore ancora così piccolo è decisamente poco possibile che possa permettere una fibrillazione atriale...Ciononostante e anche per capire se ci siano o meno i presupposti per una terapia farmacologica antiaritmica in sicurezza a 2 soli mesi di età sentirei il parere di uno specialista del settore (personalmente sono un aritmologo, ma le consiglierei un aritmologo pediatra)...A Roma al Bambin Gesù hanno una grande esperienza in pazienti così piccoli e le consiglierei di chiedere un consulto ai colleghi dell'aritmologia pediatrica.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
Caro Dottor Rillo,
grazie mille per la gentile e velocissima risposta!
Se non ho capito male, la problematica legata a questa sindrome lascia quindi un po' tutti col "brivido dell'imprevisto": diciamo che è potenzialmente pericolosa, ma che per pochi (sfigati, mi passi il termine!!!) è fatale.
Ho letto che peraltro non è un disturbo così raro, addirittura soffre di WPW ben 1 persona su 450... abitando io un una cittadina di 45000 abitanti, vorrebbe dire che almeno un centinaio ne sarebbero portatori.
Non mi pare poco!, eppure... tranquillità zero!!!
Cercherò di seguire il suo consiglio e di rivolgermi a un aritmologo pediatra. Al momento siamo seguiti in Mangiagalli, ma, come si potrà immaginare, saremmo disposti a qualsiasi cosa pur di rendere il rischio pari allo zero.
So che dopo i 10/12 anni sarà possibile intervenire chirurgicamente in modo risolutivo... mi auguro che però nel prossimo decennio si riesca ad anticipare questo tipo di intervento.
Io nel frattempo credo che morirò di crepacuore... l'ansia, fino ad ora a me sconosciuta, mi sta davvero facendo vivere male. Terrei un defibrillatore in casa, se mi dicesse che potrebbe salvargli la vita!
Il 21/02 avremo l'esito del nuovo Holter... se non le dispiace, passerò per un aggiornamento!