Bruciore petto, dispnea, affaticamento

Salve,
Ho 26 anni. Sempre in buona salute fino alla primavera dello scorso anno, quando inizio ad avere insistente tosse notturna con sibilo. Il mio medico di famiglia sancisce che si tratti di tosse nervosa, e per un po' lo credo anch'io. Con il passare dei mesi mi prescrive il ventolin, e gli episodi, ormai veri e propri attacchi, passano dopo l'assunzione. Da qui si decide per un test alla metacolina (siamo in autunno): la mia reazione alla metacolina è immediata ed acuta. Diagnosi di asma bronchiale e symbicort mattina e sera. Il problema era comunque sempre notturno.
Da circa due settimane però avverto durante la giornata un senso di affanno quasi perenne e un bruciore al petto che va e viene. Non mi sento soffocare e non ho tosse secca, come avviene la notte durante un attacco, è più che altro un senso di "fatica" a respirare. Come se non fosse più naturale, e mi occorresse un lavoro che gli altri non hanno. Il senso di oppressione/bruciore al petto e la "fatica" a respirare peggiorano dopo attività fisica (anche molto lieve, come salire le scale) e non variano nei vari momenti della giornata. Se assumo il symbicort il problema persiste, invece di passare quasi immediatamente come la notte. Ne ho parlato con il medico di famiglia che ha sancito...un problema d'ansia.
Ci sono già passata, conosco il mio corpo, conosco me stessa, e so che non può essere un problema d'ansia se mi sento stanca e priva di fiato durante una lunga e serena conversazione con gli amici a cena, o mentre leggo un libro, o mentre faccio colazione. Temo problemi di cuore, o ai polmoni, e mi sento sola in tutto questo.
Grazie
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Se teme problemi di cuore non è con una nostra consulenza a distanza (e senza dati strumentali) che si può stabilire. Faccia una visita cardiologica con ECG ed Ecocardiogramma se vuole escludere una componente cardiaca responsabile della sua dispnea.
saluti cordiali

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
Salve,

E' chiaro che non penso che una vostra consulenza a distanza possa sostituire una visita, ma questo sito è nato per avere la possibilità di interrogare altri medici su sintomi e/o cure: se la risposta di tutti fosse "si faccia visitare" non avrebbe senso di esistere. Il mio medico curante esclude problemi cardiaci e rifiuta di prescrivere altri esami, che cosa posso fare io? Sono stata di nuovo visitata, in piena "crisi", e questa volta il responso è stato che il symbicort con me non sta funzionando a dovere, visto che non solo non copre i sintomi ma non ha nemmeno prevenuto un loro peggioramento. Mi è stato quindi prescritto il flutiformo 250 due inalazioni due volte al giorno + singulair 10 mg una volta al giorno. Sul bruciare al petto il mio medico non si è espresso, eccetto che per dire che secondo lui è lo stomaco (ho sofferto di acidità di stomaco in gravidanza, e conosco la differenza). Per questo chiedevo se sintomi come i miei (mancanza di fiato, stanchezza, bruciore al torace durante il giorno) possano davvero essere imputati solo all'asma bronchiale curata male, e non a problemi cardiaci.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Cara signora
ma cosa crede, che noi siamo dei veggenti ???...come può pensare che sia possibile stabilire se una persona ha o meno problemi cardiaci senza una visita o un ECG e un ecocardiogramma ???? Noi siamo medici e il servizio che diamo è basato su un tentativo di dare consigli alle persone e in maniera gratuita, non certo formulando diagnosi o prescrivendo terapie....Quindi concludendo le ribadisco la necessità di una valutazione clinico-strumentale, consiglio che lei è libera di accettare o meno, ma non può certo chiedermi di più....(oltretutto lei si affiderebbe al parere di un cardiologo che le dice di essere cardiopatica o di non esserlo solo in base ai disturbi che lei lamenta ????)...
saluti