Sospensione amiodarone

Buongiorno.
Una domanda. A seguito di visita controllo post bypass e sostituzione valvola aortica il cardiochirurgo sospende l'amiodarone a mio padre per eccessiva bradicardia (50 bpm).
Lo assumeva dal 2011 quando ebbe il terzo episodio di fibrillazione atriale (cardiovertita come i due precedenti nel 2007 e nel 2009).
Se la bradicardia non è sintomatica non è pericoloso sospendere l'amiodarone? E dopo quanto se ne perde l'efficacia? A distanza di un mese dalla sospensione sto verificando che quando prendiamo la pressione a mio padre il computerino segnala l'errore perché il battito non è regolare. Prima invece era un orologio!
In sostanza ho timore che incappi nuovamente in un episodio di fibrillazione.
Il cardiochirurgo si è invece detto tranquillo perché l'intervento ha risolto le problematiche cardiache di mio padre e quindi anche i motivi di fibrillazione.
Grazie mille.


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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Cara signora
mi spiace essere in disaccordo con il collega cardiochirurgo....Personalmente ritengo abbia fatto male a sospendere l'amiodarone (soprattutto se suo padre non aveva problemi epatici e tiroidei secondari all'uso del farmaco) e la bradicardia (tralaltro asintomatica) non è un buon motivo per sospenderlo. Anche il trattamento chirurgico della cardiopatia ischemica non risolve la fibrillazione atriale e per questo ritengo che debba continuare con la terapia antiaritmica. L'amiodarone agisce ancora fino a 30 giorni dalla sospensione e quindi se deve riassumerlo ha nuovamente bisogno del "carico" inziale e poi di un dosaggio di mantenimento. Per questo farebbe bene ad affidarsi alle cure di un cardiologo (anzichè del chirurgo), meglio se con particolare esperienza nel settore delle aritmie cardiache.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie molte dottore.
In effetti io lo volevo segnalare al chirurgo questa mia perplessità anche perché ho in effetti verificato che a distanza di tre anni non si sono mai più ripetuti episodi di fibrillazione così come il suo ritmo era davvero regolarissimo tipo orologio ma sa noi pazienti abbiamo sempre paura (almeno per quel che mi riguarda) di fare i saputi.
In sostanza mio padre è da un paio di mesi a questa parte sempre molto stanco e tollera poco gli sforzi (appena dimesso invece stava molto bene ed era in forze).
Ora oltre alla sospensione dell'amiodarone (bradicardia + problemi tiroidei=spossatezza mi ha detto) il chirurgo gli ha poi cambiato la terapia antiipertensiva (prima era sinertec 1 cp al mattino, furosemide 25 mg dopo pranzo, 1 amlodipina 10 mg la sera da domani sarà triatec 1 cp 5 mg + 1 cp sinertec al mattino, furosemide 25 mg dopo pranzo).
Non so cosa pensare.
Problemi tiroidei o epatici non ve ne sono. Gli esami di mio padre sono corretti per tutti i valori (a parte l'emoglobina un po' bassa).
I battiti si attestano sui 50/55 da anni (2011) senza appunto che mio padre abbia mai avuto problemi di sorta.
L'unico problema che sta riscontrando da un paio di mesi a questa parte è appunto la pressione che si è abbassata da 140/70 dopo l'intervento a 110/50 ora. Per il che appunto il cardiochirurgo si è detto propendere per la sospensione dell'amlodipina. Potrebbe essere quella, mi dice, il problema della diastolica bassa e quindi della spossatezza.
Preciso peraltro che ECG ed Ecocardio appena eseguiti sono nella norma.
Grazie.


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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Gentile signora
a distanza non posso esprimermi ulteriormente. Confermo ilconsiglio che le ho dato enlla precedente consulenza.
Saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore.
La ringrazio ulteriormente e capisco il Vostro responsabile limite.
Penso sia corretto che io segua le indicazioni del nostro curante, riservandomi al prossimo colloquio o comunque quando dovrò relazionarlo sull'andamento del papà di fargli cenno del mio quesito a proposito della detta sospensione.

Con viva cordialità.

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