Aorta ectasica e ateromasica

Salve,
mia madre ha 68 anni, e solo ora ci siamo accorti che da una radiografia toracica risalente a gennaio del 2013 (quindi 67 anni appena compiuti), oltre a un 'rinforzo del disegno vasobronchiale senza visibilità di lesioni pleuroparenchimali in atto' (dovuto al fumo?) abbiamo letto 'aorta ectasica ed ateromasica' che non risultava nelle precedenti radiografie (l'ultima è del 2009).

In seguito alla scoperta di un'epatite C cronica avanzata (asintomatica e trattabile) i controlli si sono fatti più frequenti e proprio prima dell'estate è stato anche eseguito un elettrocardiogramma e un controllo cardiologico che non ha riscontrato problemi, con Holter pressorio 24h che ha stabilito una media di 135/85 (ma nel controllo saltuario generalmente i valori sono un po' inferiori). A cominciare da maggio dell'anno scorso è stato anche del tutto abolito il fumo ed esiste più attenzione riguardo all'alimentazione (consumo ridotto di sale e fritti, niente alcol). L'esame dell'emoglobina glicata ha anche escluso la presenza di diabete.

Non so se può servire ma è stata anche sottoposta a 4 diverse ecografie addominali superiori di controllo per l'epatite (e una inferiore): in nessuna di esse, però, è stata mai menzionata l'aorta (non so se è perchè non si vede attraverso una normale ecografia o perchè non esiste nessun segno clinico rilevante).

Questa 'aorta ectasica ed ateromasica' riscontrata nella radiografia di gennaio 2013 deve preoccuparci?

La ringrazio infinitamente.
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
Generalente è un riscontro radiologico che non determina necessita' di trattamenti. Mostri la radiografia al suo Medico che vedendola potrà' decidere se fare o meno ulteriori accertamenti. L'esame ideale per valutare l'aorta e l'angioTAC ma per farla ci devono essere seri dubbi di ingrandimento e un referto radiologico non basta. Con l'ecocardiografia si può' in ognicaso vedere la prima parte dell'aorta e con l'eco addome il tratto addominale. Se a quest'ultimo non hanno segnato nulla significa che l'aorta addominale è normale. Verifichi se ha fatto un ecocardio e se vi è segnalato qualcosa o eventualmente quando lo sovra' fare chieda di controllare il primo segmento dell'aorta. Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
No, l'ecocardio non è stata eseguita (non negli ultimi due anni, almeno), ma solo quelle ripetute ecografie addominali superiori per monitorare gli effetti dell'epatite in attesa della terapia (vena porta, gravità delle fibrosi, milza, etc) e due elettrocardiogrammi con buon esito.

Preciso anche che dopo aver tagliato col fumo ha subito un fisiologico aumento del peso con assestamento sui 67 kg (1,55 di altezza), comunque ultimamente in (lenta) diminuzione. Spero che questa rinnovata attenzione a una vita più salutare possa contribuire a limitare eventuali problemi, specialmente in vista della terapia contro l'epaC.

Se Lei dice che perlomeno l'aorta addominale è a posto ci sentiamo già più tranquilli.

Grazie mille.
[#3]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
Dott Maccabelli,
il medico curante che ha visionato l’RX ha indicato in effetti una (a suo dire lieve) dilatazione, invitandoci eventualmente a osservare le RX precedenti poiché probabilmente la cosa era riscontrabile (immutata) già da prima, ma che in ogni caso si tratta di qualcosa di minimo. Non ha prescritto altri accertamenti.
Purtroppo però le RX precedenti, eseguite in un altro studio, appaiono dal contrasto molto più netto rispetto all’ultima, che invece è più ‘trasparente’ e dettagliata e presenta due ombre/bozzi in due punti distinti in prossimità dell’aorta (o forse esternamente a essa: non riesco a capirlo) che non sono capace di interpretare.
Immagino comunque che sia improbabile che in soli 3 anni si siano formati due ingrossamenti/aneurismi in due punti diversi, e ancora più improbabile che né il radiologo né il medico curante (sicuramente molto più capaci di me). li abbiano rilevati.

Quindi a questo punto le chiedo:

- La generica terminologia ‘aorta ectasica e ateromasica’, senza alcuna altra indicazione di approfondimento, lascia pensare a qualcosa di trascurabile o comunque di scarsa rilevanza? Se ci fossero state dilatazioni importanti (aneurismi) sarebbe stato segnalato in maniera diversa?

- Quando ha parlato di ‘non determina necessità di trattamenti’ intendeva di tipo farmacologico o chirurgico?

- In ogni caso l’abolizione del fumo e una vita più sana può far regredire o perlomeno fermare la situazione?

Perdoni l’insistenza e le domande sicuramente stupide, ma sarebbe meglio escludere subito ulteriori ansie, perlomeno nell’attesa di una visita cardiologica di routine. Grazie per la sua disponibilità.
[#4]
Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
senza visionare l'esame è difficile darle un parere . L'unica strada per avere un riscontro certo è quello dell'eco. In caso di dilatazioni eccessive, l'unica strada è quella chirurgica. Stia tranquillo sino a nuove indagini. LA sensibilità' dell'esame radiologico nell'identificare dilatazioni dell'aorta è limitata quindi non costituisce, nella maggior parte dei casi, un reperto diagnostico
saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
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Buonasera dottore, la aggiorno sugli sviluppi. L’Ecocolor doppler dell’aorta non ha riscontrato niente di particolare (evito di riportare tutto ma l’ectasia paventata, in effetti, non c’è, né nella zona visibile dell’aorta toracica, né per quanto riguarda quella addominale). Falso allarme pare.

L’ecocardiogramma riporta invece: nella norma la volumetria e gli spessori parietali del ventricolo sinistro, contrattilità globale del ventricolo sinistro conservata a riposo, l’atrio sinistro presenta dimensioni normali e pareti libere da immagini ecodense. All’analisi morfologica degli apparati valvolari esplorati si evidenzia: fibrosclerosi a carico dei lembi valvolari mitralici e delle cuspidi valvolari aortiche; sezioni di destra volumetricamente nei limiti. Il pericardio mostra normale ecoreflettività e non presenta spazi ecoprivi.
Ecocolor doppler: Inversione del rapporto E/A su profilo flussimetrico mitralico come da disfunzione diastolica di grado I del ventricolo sinistro; minimo rigurgito mitralico e aortico non emodinamicamente significativo.

E’ poi stata eseguita anche una TSA che ha evidenziato: assi arteriosi pervii con ispessimento mio-intimale su tutti i vasi esplorati bilateralmente (IMT cc: 1.2 mm). A sinistra: ispessimento fibroso a carico del bulbo carotideo e della carotide interna, omogeneo, a superficie regolare, stenosante il 25% e senza alterazioni significative sul piano emodinamico. A destra: rilievo di placca fibro-calcifica a prevalente composizione fibrosa, a carico del bulbo carotideo che coinvolge l’origine della carotide interna, sulla parete posteriore, omogena, a superficie regolare, con percentuale di stenosi del 30% circa senza alterazioni significative sul piano emodinamico. Arterie vertebrali pervie, simmetriche, a flussi cerebropeti dall’origine al tillaux e con normale calibro accessibili nel segmento pretraversario (V1), intertraversario (V2) e retromastoideo (V3). Lo spettrogramma presenta normale fronte di salita, fase post-sistolica lentamente decrescente e livello diastolico ampio. Assenza di alterazioni patologiche a carico delle arterie succlavie.

Riguardo alle placche (non ho capito se la placca è presente solo a dx o a entrambe le arterie), il cardiologo aveva inizialmente pensato a un problema di eccesso di colesterolo, ma dopo aver visionato gli esami (valori di colesterolo stabili LDL 86 HDL 82, aggiungo anche: pressione media 130/80, trigliceridi nella norma, peso normale, ECG a riposo positivo, no diabete, nessun sintomo) ha pensato potesse dipendere soprattutto dal fumo (mia madre ha fumato per oltre quarant’anni – senza aspirare e in media 10 sigarette al giorno - e ha smesso da un anno).

A questo punto il medico ci ha rassicurato e ha previsto un controllo magari prima dell’estate, evitando di prescrivere la cardioaspirina anche a causa dell’epatite in corso.

Innanzitutto volevo chiederle se è d’accordo con i pareri del collega. Inoltre vorrei sapere se l’ecocardiogramma può considerarsi normale (riguardo alle coronarie si può escludere qualsiasi problema?) e se le placche aterosclerotiche possono fermarsi o anche regredire in assenza del fumo e con i valori che le ho esposto. Eventualmente cose come il ridotto consumo di sale possono aiutare?

Infine volevo anche chiederle se, sperando di poter affrontare la terapia contro l’epatite C il prima possibile, il quadro generale permette l’assunzione di ribavirina senza particolari preoccupazioni (non verrà somministrato interferone).

Grazie mille.
[#6]
Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
il suo cardiologo ha ragione. segua le sue indicazioni e non stia più a preoccuparsi del cuore. Per la terapia per l'epatite C non c'e' problema
saluti
[#7]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
Grazie dottore. Scusi se approfitto ancora della sua disponibilità, ma ho ancora un paio di dubbi che spero possa sciogliermi:

- Secondo lei la cardioaspirina sarà necessaria appena possibile oppure basterà tenere sotto controllo i valori di colesterolo, trigliceridi, pressione etc per fermare la progressione e non rischiare nulla? Qualche tipo di integratore può dare una mano? In pratica vorrei capire se queste stenosi (immagino provocate dalla nicotina) possono essere perlomeno arrestate.

- Crede che sia necessario un ECG sotto sforzo (penso alla salute delle coronarie, non so se si può comprendere dall’ecocolor doppler) o basta così?

- Ho notato che in certe situazioni (a volte quando mastica o quando parla, col collo disteso) si rende visibile a dx una vena del collo (forse è l’arteria carotidea?). L'ho vista un po' 'battere' anche a riposo durante la masticazione di un chewing gum. Mi chiedevo se tutto questo fosse normale.

La ringrazio infinitamente e mi scusi se la sto disturbando troppo!
[#8]
dopo
Attivo dal 2014 al 2020
Ex utente
Riguardo al mio ultimo quesito, mi rendo conto che era un po' pretenzioso, quindi ammetto la mia infinita ignoranza e riformulo:

anche se nel referto che le ho riportato (TSA) non vengono menzionate le vene giugulari esterne, è presumibile che in un esame del genere vengano esaminate? A giudicare dai vari risultati (anche ecocardiogramma) è possibile escludere problemi e tranquillizzarci anche su quanto ho osservato relativamente alle vene sul collo?

Mi faccia sapere dottore, purtroppo con un'epatite avanzata si spera sempre di escludere qualsiasi altro problema importante prima di poter affrontare la terapia (e, come probabilmente sa, le cure in Italia sono in immane ritardo). Grazie.

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