Ansia e nervo vago

Gentili dottori, soffro da qualche anno di una nevrosi d'ansia fobico-ossessiva curata inizialmente con ssri (fluoxetina) e che in seguito all'inizio della dieta priva di glutine ( prima non stavo a dieta ) è andata via via scemando.. avendo rimasto gli ultimi residui diciamo che ho scoperto di trovare sollievo dalla stimolazione del nervo vago attraverso la c.d. manovra di Valsalva. Premettendo che non soffro di problemi cardiaci ( a parte un blocco di branca destra che però mi hanno sempre detto essere una cosa comune e che in seguito a visita specialistica per avere l'idoneità sportiva agonistica è risultato normale ) volevo sapere se è pericoloso effettuare tale manovra ogni qualvolta sento salire l'ansia ( quindi anche più volte in un giorno ). Ho letto che deve essere fatta solo da professionisti perchè può portare a scompensi, io ho iniziato per gradi e la manovra la faccio durare al massimo 3-4 secondi giusto il tempo di calmare l'ansia al massimo la ripeto più volte. Inoltre letto che è fortemente sconsigliata per chi soffre di tetralogia di fallot ( malattia che aveva mio padre ) che io però non ho.
In cosa rischio di incorrere effettuando tale manovra ?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione!
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
In attesa che risponda un cardiologo, posso dirle che può avere un benefico effetto sull'ansia il semplice rallentamento del respiro, senza arrivare ad effettuare la manovra di Valsalva che consiglierei di non utilizzare troppo spesso. Per spiegarmi meglio, questa pratica consiste nell'aumentare la durata delle pause respiratorie,che fisiologicamente sono due: quella breve tra inspirazione ed espirazione,e quella più lunga tra un atto respiratorio e l'altro. Sono tecniche di meditazione efficaci nell'ansia, che vanno comunque confermate dal medico perchè controindicate in alcune affezioni cardiache e respiratorie.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

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