I.m.a. esami periodici per prevenzione da ricadute

Gentilissimi dottori , ho 52 anni e nel marzo scorso ho subito un angioplastica con stent a seguito i.m.a.
Tale evento purtroppo ha peggiorato la mia qualità di vita, anzi l'ha rovinata e generato anche disturbi psicosomatici quali occasionale fiato corto o pressione al petto e dolore epigastrico : tali disturbi tuttavia scompaiono dopo il sonno notturno o dopo circa 20 gocce di Alprazolam. Al di là del fatto che sono anche seguito da uno priscologo , che ho eseguito tutti i controlli presritti in questi mesi dall'ospedale con risultati ottimi , che prendo con costanza tutti i farmaci (tra i quali la doppia terapia Plavix-cardioaspirina) e che ho smesso di fumare non mi sento più al sicuro ma anzi in costante pericolo . Concludendo il mio problema e la mia domanda sono : dato che non posso recarmi sempre al pronto soccorso al minimo dubbio per sottopormi alla prova della Troponina, quali tipi di esami periodici posso fare per avere la quasi certezza che la situazione è buona e sotto controllo e non ci sia, a mia insaputa, una ricaduta ? E' sufficiente una visita cardiologica periodica, un elettrocardiogramma o un ecocardiogramma ed esami del sangue ? .... Ringrazio e saluto.
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Dr. Giuseppe Maccabelli Cardiologo 398 21 1
Si affidi a un buon cardiologo che valuterà' la sua situazione e provvederà a programmare controlli che nella maggior parte dei casi hanno cadenza annuale. Un ECO un ECG Holter e un test ergometrico ( o esame similare) sono in genere sufficienti per prevenire sorprese. Accanto a questo una vita regolare con una buona dose di attività' fisica (moderata) fanno il resto. Stia tranquillo. L'evoluzione della cardiopatia ischemica non è cosa di pochi giorni
saluti
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dopo
Utente
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La ringrazio molto dottore.