Tomoscintigrafia miocardica(spet) a riposo e stimolo

In considerazione della storia clinica: ipertensione arteriosa,obesità,dislipidemia,ex fumatore 2011 CABG AMI_IVA, protesi tricuspidale. ECO FE 65%.
7/2014 PTCA + stent riassorbibile su IVA alla biforcazione con diagonale.
Holter ECG: episodi da BAV I e II
Eco: ventricolo sinistro non dilatato(DTD 40mm) con lieve ipertrofia concentrica, FE 60%. Ventricolo DX dilatato con funzione ai limiti inferiori di norma.
Terapia: asa, clopidogel,bisoprololo,statina,omeprazolo.
Referto: esame scintigrafico eseguito in terapia.
il test da sforzo è stato condotto sino a 1° minuto del II stadio del protocollo di Bruce con raggiungimento frequenza cardiaca 131 bpm e valori pressori 170/110 mmHg.
Analisi della perfusione: l'analisi delle immagini dopo test da sforzo documenta ipocaptazione del radiofarmaco di perfusione miocardica in sede settale che in condizioni di riposo regredisce in sede media ed apicale.
TEST da sforzo onterrotto per dispnea al 1 minuto del II stadio di bruce con raggiungimento del 76% della FC nax teorica e pa 170/110.
Scarsa tolleranza allo sforzo. Incremento cronotropo condizionato da terapia in atto, ipertensione sistodiastolica. Sporadici BEV da sforzo e in recupero non aritmie maggiori.

Conclusioni: SEGNI SCINTIGRAFICI DI MODERATA RIDUZIONE DELLA RISERVA CORONARICA IN SEDE SETTALE MEDIA ED APICALE.

Alla luce di quanto descritto chiemo lumi sull'esito globale ed eventuali conseguenze a breve e lungo termine.

Grazie
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Caro signore
lei è ad alto rischio cardiovascolare. Deve assolutamente scendere di peso. Il quadro scintigrafico dopo due procedure di rivascolarizzazione coronarica (chirurgica e percutanea) sembrerebbe ancora esprimere problemi di sofferenza cardiaca da ipoperfusione, ma la sua scarsa capacità di esercizio fisico rende poco attendibili i risultati (potrebbe avere anche un quadro peggiore di quello che sembra, solo non evidenziato dalla precoce interruzione del test). Faccia valutare i risultati al suo cardiologo di fiducia che deciderà se approfondire la diagnostica con una nuova coronarografia.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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