Ecg da sforzo

Buonasera,
tempo fa avevo già postato un consulto circa un episodio che mi aveva fatto temere delle anomalie cardiache. Ultimamente ho notato un accentuamento dei miei problemi e oltre al consulto del mio medico di base gradirei un parere anche da un cardiologo.
nel 2013 ho fatto degli esami cardiologici perchè avevo sempre i battiti cardiaci accelerati, oltretutto ogni tanto si presentava una pressione/morsa al petto, nello spazio in mezzo ai seni per intenderci, che compariva amplificato dopo uno sforzo fisico (salire le scale, portare un peso...) . Quindi ho eseguito elettrocardiogramma a riposo, che non ha riscontrato anomalie, ecocardiogramma di cui il referto: ventricolo sx di dimensioni endocavitarie, spessori parietali e funzione sistolica globale e segmentale nei limiti della norma (Fe 60%) . Normale riempimento ventricolare sx. Radice aortica e aorta ascendente di normale calibro. Valvola aortica tricuspide. Atrio sx di normali dimensioni. Minima retroflessione del lembo anteriore mitralico senza rigurgito valvolare significativo. Minimo rigurgito valvolare polmonare. Vena cava inferiore di normale calibro, normocollassabile con l'inspirium.
Dopodichè holter cardiaco nelle 24 ore, che ha evidenziato una frequenza cardiaca max di 146 bpm, una min di 60 bpm nella notte, un battito ventricolare, tre battiti sopraventricolari singoli, zero coppie, zero runs. Ritmo sinusale con PR a volte corto, RR più lungo 1,04 secondi. Il medico mi disse che era tutto nella norma.
La mia "preoccupazione" nasce dal fatto che ultimamente avverto questi fastidi molto più spesso, fastidi di morsa al petto e alla gola, in quella "fossetta" che si trova alla fine della gola, sopra la clavicola (mi scuso per il gergo non tecnico), è una pressione come se avessi qualcosa che mi spingesse le parti interessate. Compaiono sia a riposo sia che io compia uno sforzo, come appunto salire le scale, portare dei pesi, gridare, oppure se provo delle emozioni forti. Dunque la mia domanda è se è necessario alla luce di ciè eseguire un ecocardiogramma da sforzo, e se in base alla mia storia ci sia un sospetto di qualche problema legato al cuore a causa degli sforzi fisici.
25 anni, 68 kg, non bevo, non fumo, assenza di patologie cardiache in famiglia tranne il nonno paterno deceduto di infarto. Non pratico attività fisica perchè gli sforzi mi hanno sempre creato disagio, percepivo subito un fastidioso aumento del battito cardiaco e la terribile morsa al petto. Analisi sangue/urine effettuato poco fa, tutti i valori nella norma, colesterolo e trigliceridi compresi.
Non da ultimo, soffro di sintome depressiva con componente ansiosa in cura con es-citalopram da due mesi.
Ringrazio per l'attenzione e per la risposta,
cordiali saluti e buona serata
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Faccia il test da sforzo, anche se le probabilità pre test (quelle che venga fuori un problema coronarico prima di eseguie il test) sono decisamente basse, anche tenendo conto dei risultati degli esami già fatti. E' probabile che la sindrome depressiva giochi un ruolo importante nella genesi dei suoi sintomi.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Utente
Utente
grazie per la rapida risposta dottore,
vorrei chiederle, la sintomatologia da me descritta potrebbe far pensare a un problema alle coronarie? a proposito di dolore al petto in seguito a uno sforzo, ho sentito parlare di angina pectoris. mi sa dire qualcosa a riguardo?
eventualmente ci fossero problemi alle coronarie come ci si comporta, esistono delle terapie e/o accorgimenti da seguire?
non voglio passare per paranoica o ipocondriaca, vorrei solo sapere che conseguenze potrebbe riportare un eventuale problema organico.
anche io spero che sia tutto ricollegabile alla depressione.
cordialmente
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Cara signora, non metta il carro davanti ai buoi....non l'aiuta certo per l'ansia della quale soffre....le ho espresso il mio parere, cioè di eseguire con serenità il test per permetterle di eliminare il pensiero che ha nella testa....sicuramente non è affetta da coronaropatia e il test potrà confermarlo. Se il pensiero di essere ammalata di coronarie continua ad ossessionarla si rivolga al suo psichiatra di fiducia.
Saluti
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