Miocardite analisi del sangue

Gentili dottori, ho 30 anni ed in data 20 settembre 2014 sono stato ricoverato in ospedale per peri-miocardite (poi confermata con ecocardiogramma e RMN).
Dopo una settimana di ospedale e 20 giorni di riposo, in cui sono stato trattato con 800mg asa x 3 vv/giorno, che ho continuato, su indicazione medica, fino a metà febbraio. Da circa un mese quindi ho smesso l'aspirina, con l'indicazione di effettuare circa 1 volta al mese le analisi del sangue. Le analisi fatte ieri hanno evidenziato proteina C reattiva a 0,88 (limite 0,50) mg/dl; bilirubina diretta: 0,84 mg/dl. Tutti gli altri parametri: emocromo; GOT; GPT; GGT; azotemia; glicemia; fosfatasi alcalina; creatinina; sono tutti nella norma (con valori intermedi nel range, né tendenti all'alto né al basso).
Temo possa trattarsi di una recidiva. Premetto che quando sono stato ricoverato a settembre avevo: PCR: 2,5 mg/dl; bilirubina diretta: 1,2 mg/dl.
Nei giorni scorsi (da sabato a lunedì) ho preso voltaren 100 mg rilascio prolungato 1 al giorno x dei lievi dolori muscolari intercostali (non mi preoccupavano in quanto molto diversi da quelli della pericardite, simili a fitte).
Oggi dopo pranzo x controllo mi sono misurato la temperatura ed era 36,8°C.
Da una decina di giorni ho molto stress e molti impegni per lavoro, dormo poco, mangio male (spesso fast food, ecc), fumo 6-7 sigarette/giorno.
Il medico è assente per malattia per tutta la settimana e non so che fare.
So che se andassi al pronto soccorso, al più, mi farebbero un ECG (che probabilmente non sarebbe utile a diagnosticare una miocardite senza interessamento del pericardio, interessamento che escludo vista la mancanza dei sintomi di pericardite: no dolore toracico di tipo costrittivo) o probabilmente non mi farebbero nulla visto che non ho forti dolori al petto e nemmeno febbre, ecc.
Potete dirmi qualcosa? Sono molto preoccupato. Secondo voi riprendo l'aspirina (magari faccio 800mg/giorno x 3 volte al giorno) fino al rientro del medico e magari rifaccio le analisi del sangue in libera professione fra un paio di giorni?
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
0.88 di PCR può dipendere da una faringite, una gengivite, una banalità qualunque.
La PCR è un indice di infiammazione assai sensibile ma del tutto aspecifico.

Mi chiedo da dove deduce che se non ci sia la pericardite la miocardite non si potrebbe diagnosticare?
Guardi che è esattamente l'opposto: se c'è una sofferenza del miocardio si innalzano "gli enzimi cardiaci" e non solo gli indici di flogosi!

Visto che è così agitato,vada al PS dell'Ospedale dove è stato ricoverato, e dica che avverte dolori al petto magari esagerando un pò nella descrizione, e che ha avuto una miocardio - pericardite: sarà inevitabile che le facciano almeno un ECG e gli enzimi e in più un ecocardiogramma. Porti il cartellino di dimissione ma non il valore della PCR di oggi se no le fanno un T.S.O.
:-))

In ogni caso, secondo me sta esagerando: capisco che chi si brucia con l'acqua bollente teme anche quella fredda, ma non vi sono attualmente, a quanto riferisce, nè sintomi clinici nè di laboratorio.

Se in genere usa qualche ansiolitico, può ricorrervi.

Mi dia notizie, se vuole.

Cordialità.


[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio infinitamente.
Purtroppo gli enzimi cardiaci (Troponina), né altri marker più specifici della PCR (CPK-MB) non sono stati analizzati nelle analisi odierne.
A preoccuparmi è anche il valore alto della bilirubina diretta: 3 volte oltre il valore massimo, anche se i restanti parametri della funzionalità epatica sono perfetti.
Nel messaggio precedente ho dimenticato di scrivere 2 informazioni (che forse sono utili):
1)poco prima di effettuare le analisi del sangue ho assunto una compressa di paracetamolo da 500 mg perché avevo mal di testa.
2)le analisi del sangue le ho eseguite circa 2 ore dopo pranzo (lavoro in un laboratorio di analisi e mi sono fatto eseguire tali analisi perché erano un paio di giorni che soffrivo di mal di testa e perché mi sono ricomparsi i lievi dolori al petto sinistro che mi sembrava si fossero attenuati dopo l'assunzione di diclofenac compresse 100mg 1/giorno da sabato a lunedì).
Fatto sta che non riesco a dare alcun significato ai valori elevati dei soli parametri bilirubina diretta e PCR e temo sia un inizio di recidiva di miocardite. Cosa ne pensa? Ci può essere correlazione fra i 2 parametri elevati visti congiuntamente agli altri risultati delle analisi chimico-cliniche?
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signore,
non tanto l'assunzione del paracetamolo, quanto l'aver fatto il prelievo dopo aver mangiato possono aver fatto aumentare la quota di bilirubina diretta.

Dato che apprendo solo ora che lavora in un laboratorio di analisi, domani rifaccia, al mattino a digiuno, la PCR e la bilirubinemia totale e frazionata e se possibile la CPK-MB, le troponine T ed I, la mioglogina, la VES, le mucoproteine, e tutti gli indici di flogosi che le vengono in mente (C3 - C4 ecc).

Se noterà un valore in salita della PCR, della Bilirubina diretta e una alterazione degli enzimi cardiaci e degli indici di infiammazione, sarà autorizzato a pensare ad una recidiva.

Diversamente i dati di laboratorio che riporta non sono sufficienti nè per porre una diagnosi di recidiva nè per iniziare una terapia con ASA ad alte dosi, anche se mi rendo conto della sua giustificata ansia.

Anche l'esecuzione di un Ecocolordoppler cardiaco, se continua ad avere dolore analogo a quello già "sperimentato" le fornirà informazioni sulla presenza di una alterazione dei foglietti pericardici.

Concludo facendole notare che in tutto questo percorso diagnostico, stiamo dimenticando un elemento fondamentale: l'auscultazione cardiaca da parte dell'orecchio orecchio esperto di un cardiologo.


Se vuole mi tenga aggiornato.

Cordiali saluti.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, ho ripetuto le analisi del sangue ed è tutto a posto. Le ripeterò il mese prossimo, verso metà aprile. Scusi se mi permetto di chiederLe un consiglio: avevo eseguito a fine gennaio 2015 un holter cardiaco che ha prodotto i seguenti risultati (riporto esattamente di seguito). I battiti sopraventricolari non mi danno problemi fisici (dispnea, ecc ecc); tuttavia volevo sentire un suo parere: secondo lei possono essere utili al buon funzionamento del cuore dei betabloccanti? O sono utili soltanto nel caso in cui le aritmie diano fastidi fisici?

ESITI HOLTER CARDIACO 24H:

ECTOPIA VENTRICOLARE:
totale battiti VE: 0
Run vent.: 0
Triplette: 0
Coppie patologiche: 0 eventi
PVC singoli/interp: 0/0
R su T: 0
VE singoli/tardivi: 0
Bi/Trigeminismo: 0/0 battiti

ECTOPIA SOPRAVENTRICOLARE:
Totale battiti SVE: 803 (0,8%)
Run atriali: 0
Coppie atriali: 25 eventi
Mancante/Tardivo: 0/0
N-N più lungo: 1,7 sec alle 6.10.55
PAC singoli: 753
Bi/Trigeminismo: 0/0 battiti

ANALISI EPISODI ST:
Livello ST Min: Ca1=0,4 Ca2=0,0 Ca3=0,1
Livello ST Max: Ca1=1,7 Ca2=1,6 Ca3=1,0
Episodi ST Ca1=1 Ca2=0 Ca3=0

CONCLUSIONI:
-COSTANTE RITMO SINUSALE NORMOFREQUENTE;
-CONDUZIONE A/V NELLA NORMA
-BESV (atriali) discretamente frequenti (max. 76/ora), uniformemente distribuiti
-NON BEV
-NON ARITMIE IPOCINETICHE
[#5]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Caro Signore,
come vede si era fasciato la testa prima di romperesela.
:-)

Comunque tutto è bene quel che bene finisce.

In quanto all'Holter, trattandosi di EXSP che non le procurano fastidio, l'assunzione di una terapia farmacologica con Beta Litici sarebbe superflua e potrebbe procurarle effetti collaterali.

Mi pare che lei sia un soggetto molto ansioso, e questo è un ottimo "pabulum" per le EXS.

Si senta con il curante per valutare l'assunzione di un ansiolitico al bisogno. E ovviamente eviti il caffè e gli altri eccitanti.

Se vuole mi tenga aggiornato.

Cari saluti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dr. Caldardola, La ringrazio molto e certamente la terrò aggiornata.
Cordiali Saluti
Salute orale

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