Prolasso valvola mitralica

Buongiorno,
mi chiamo Paola e ho un quesito da porre.
Martedi' 31 marzo ho fatto un Ecocardiocolordoppler per verificare la presenza o meno di una patalogia geneticamente trasmissibile per la quale mio padre e' stato operato, la P.F.O.
Effettuata la visita il medica e' stato escluso dal medico al 99% che avessi quel problema e mi e' stato detto che per escluderlo al 100% avrei dovuto fare un altro esame invasivo del quale pero' non ora ricordo il nome.
Dall' ecocardiocolordoppler e' emerso pero' che ho un lieve prolasso della valvola mitralica che il dottor ha detto non essere in fase avanzata ma che devo tenere controllato assolutamente ogni almeno 2 anni.
Purtroppo in fase di consulto per via dell'agitazione mi sono dimenticata di dire al dottore che da un po' di tempo soffro di dolori al cuore piu' o meno frequenti e con intensita' variabile e che talvolta ho difficolta' a respirare.
Sulla base di queste informazioni il mio quesito e' questo: E' possibile che sulla base di queste cose che mi sono dimenticata di dire il medico avrebbe potuto consigliarmi di effettuare l'esame invasivo di cui sopra? oppure queste informazioni non sarebbero andate comunque ad inficiare sul suo consiglio di attendere per la non imminente necessita'?
Ringraziando anticipatamente chi rispondera' a questo mio quesito porgo,
distinti saluti.
Paola Maurini
[#1]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Signora Paola,
un piccolo PFO si diagnostica benissimo con un doppler trancranico con eco contrasto, senza necessità di alcun esame invasivo. Il risultato è sovrapponibile alla più invasiva ecografia trans - esofagea.

Per quanto riguarda il "prolasso mitralico" detto così non significa alcunchè: potrebbe semplicemente avere una ridondanza dei lembi valvolari mitralici senza jet e questo non configura la "sindrome da prolasso mitralico" che necessita di essere confermata anche auscultatoriamente e di specifiche anmalie ECGrafiche.

Infine i dolori al cuore: altra definizione vaga che potrebbe e verosimilmente riconosce una origine non cardiaca; ha un curante: può valutare con lui la programmazione di una prova da sforzo per sua tranquillità.

Cordiali saluti.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la sua risposta in merito.alla mia richiesta di consulto e'stata alquanto fuori luogo per i seguenti motivi:
Innanzitutto io ho chiesto se la mia omissione di alcuni sintomi come il dolore al cuore e la difficolta' respiratoria avesse potuto influire sul consiglio del medico se fare o no un ulteriore esame oltre a quello che ho scritto di aver fatto!
E su questa mia richiesta lei nn ha detto nulla si e' messo a dare opinioni su una diagnosiche e' certa e sulla quale io non avevo avanzato nessuna richiesta avendo fatto la prova d'ascolto che lei ha specificato nella sua risposta!
La prossima volta che, come ho dettagliatamente specificato nel mio consulto, viene fatta una richiesta specifica gradirei che la risposta venisse data su quello che ho chiesto e nn su cose delle quali nn ho chiesto nessun parere,
Grazie per la sua risposta dalla quale pero' nn ho ottenuto nessun chiarimento
distinti saluti Paola