Una fibrillazione atriale, cosa che mi preoccupa molto, così come temo il rischio

Gentilissimi medici,

da venti giorni ho extrasistoli ben percepibili, distribuite lungo tutto l'arco della giornata: in 24 ore l'Holter ne ha rilevate 1030, la quasi totalità delle quali di tipo sopraventricolare.
Ho fatto due visite cardiologiche con relativo ECG, analisi del sangue ed un ecocuore.
A parte un ritmo del seno coronarico e, per quanto riguarda la mitrale, un lieve jet - elementi entrambi già "scagionati" dai medici quali cause del mio disturbo (ma perché?) - a seguito degli esami in questione mi è stato detto che è tutto a posto.
Purtroppo non è così, perché queste extrasistoli doppie, triple e a raffica, semplicemente, non mi fanno vivere.
A parte vietarmi il caffè (che per me è un grosso guaio, non riesco a concentrarmi senza e il mio rendimento sul lavoro ne sta già risentendo) e dirmi di assumere integratori di magnesio e potassio e fare lunghe passeggiate (?), non ho ricevuto né risposte né cure.
Si pensa ad un'origine gastrica (ma non ho alcun sintomo gastrico) o al solito stress che è la risposta quando manca una risposta.
Un amico di famiglia e cardiologo in pensione consiglia di iniziare i betabloccanti in piccola dose (1/4 di pastiglia), ma gli specialisti che ho consultato sono contrari, dicendo che se la sintomatologia si limita alla sola percezione del cardiopalmo, non è opportuno assumersi il "rischio" di un farmaco non privo di effetti collaterali.
Faccio anche presente che ho parenti stretti che hanno sofferto (e sono deceduti) a causa del cuore, mio padre soffriva di extrasistolia ed aveva avuto anche una fibrillazione atriale, cosa che mi preoccupa molto, così come temo il rischio di ictus e cose simili.
Queste extrasistoli sembrano non passare mai, inoltre si intensificano con le emozioni e gli sforzi (tipo salire le scale), come se il cuore non riuscisse più ad accelerare in maniera ritmica e quindi lo fa in modo scoordinato.
Non bevo alcoolici, non fumo, non assumo droghe né farmaci di alcun tipo, non sono sovrappeso, la mia pressione è 110/65.
Accetto qualsiasi consiglio e ringrazio per l'attenzione dedicatami.
[#1]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Gentile utente
devo dirle che concordo con i colleghi che le hanno detto che il suo è un problema banale e che non c'è indicazione all'uso dei farmaci..."non si spara a un moscerino con un cannone"...Le sue extrasistoli sono assolutamente benigne e i probelmi aritmici di suo padre e dei suoi parenti non hanno nulla a che fare con lei....Mi spiace dirglielo, ma credo che il reale problema sia la sua intolleranza alle extrasistoli e questo è dovuto a un assetto ansioso che merita un supporto da parte di uno psicoterapeuta, non di un cardiologo.
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Gentile Dottore,
la ringrazio molto per la rapida e chiara risposta.
Nel messaggio iniziale ho dimenticato di dire che fra la quasi totalità delle extrasistoli sopraventricolari, l'Holter ne ha rilevate anche 3 ventricolari. Non so se significhi qualcosa.
Ha sicuramente ragione nel dire che la componente ansiosa merita attenzione (e cure). Seguirò il suo consiglio.
Scusandomi in anticipo, vorrei farle una domanda che magari sarà sciocca, ma che è praticamente il nocciolo della mia preoccupazione.
Ho avuto extrasistoli sporadiche in passato e non è un fatto nuovo per me, ma ciò che questa volta mi ha preoccupata moltissimo è la frequenza delle stesse... Ne avverto continuamente e penso sempre: "E se non passassero?"
Il cuore può sopportarle a lungo?
Grazie ancora di tutto
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Ho comunque notato di avere molta aria nella parte alta dello stomaco, la percepisco nettamente in questi giorni.
In passato (6-7 anni fa) avevo sofferto di reflusso.
Potrebbe avere un nesso con le extrasistoli.
E' meglio parlarne al cardiologo? Assumere carbone vegetale?
[#4]
Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Guardi.... segua il mio consiglio...
non pensi al suo cuore che non rappresenta un problema per lei....
Vada da uno psicoterapeuta. Solo successivamente, se il problema gastroenterico continua si rivolgerà a uno specialista gastroenterologo.
Saluti
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2016
Ex utente
Ha ragione, Dottore, se non metto da parte l'ansia, temo che non sarò in grado di uscire.
Grazie mille per la sua risposta, ricambio i saluti
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