Bruciore al petto

buongiorno , da alcune settimane, in particolari situazioni mi capita di avvertire bruciore al petto . non è una sensazione dolorosa, è come se avessi un formicolio quasi simile ad un prurito accompagnato da sensazione di bruciore e peso sullo sterno. Questi episodi sono capitati in diverse circostanze: a seguito di conversazioni che hanno generato forte stress emotivo, a seguito di spostamento di carichi leggermente pesanti (tipo una cassa d'acqua), e dopo un paio di episodi di vomito durante una gastroenterite appena terminata (avvertivo come se il petto fosse stretto in una morsa , e subito dopo iniziava la sensazione di formicolio e bruciore). questi episodi poi spariscono dopo circa 15/20 minuti. Premetto che non ho mai avuto problemi cardiaci. Ogni tanto mi capita di avere qualche extrasistole specie mentre sono sdraiata o a riposo, ho una pressione discretamente bassa (si aggira attorno 90/60) , ho invece il colesterolo un po' sopra la norma (220), considerata la mia età e il mio peso e la dieta sana che seguo. in famiglia dalla parte di mio papà sono tutti cardiopatici, ipertesi e con ipercolesterolemia, io però non ho mai sofferto nulla di tutto ciò eccetto appunto il colesterolo leggermente fuori range. So che a volte il bruciore al torace può essere confuso con reflusso gastroesofageo, di cui soffro una volta all'anno durante l'autunno, ma proprio perché conosco la sensazione che genera sarei portata ad escludere che il bruciore che ho attualmente sia riconducibile a quel tipo di disturbo. Ovviamente però chiedo un parere a voi. Grazie.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
data la forte familiarità per cardiopatia, nonostante lei soffra di reflusso esofageo, le consiglio comunque di eseguire un ecocardiogramma color doppler e una prova da sforzo, onde fugare ogni dubbio sulla natura del suo dolore.
Ne guadagnerà in tranquillità posto che per via telematica un dolore descritto come una "morsa" non può essere liquidato come sicuramente non cardiogeno.
Saluti,
Caldarola.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Da lontano non possiamo esserle di grande aiuto. E' improbabile che il suo cuore sia responsabile dei suoi sintomi e anche se lei lo esclude sono disturbi compatibili con il reflusso esofageo al quale fà cenno (se c'è reflusso non è presente una volta all'anno, anche se i disturbi sono rari). Ovviamente persistendo la sintomatologia è bene fare anche una valutazione cardiologica più per confermare che il cuore non è coinvolto nella genesi dei fastidi, che non per il contrario.
Cordialità

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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