extrasistole da reflusso

Egregio professore, chiedo un consulto circa la presenza di tatticardia e extrasistole che da circa 2 mesi mi assillano soprattutto la notte sentendo il cosidetto "cuore in gola" sia sul lato dx che sx tanto da dormire con difficoltà. Premetto che sono donatore FIDAS e quindi sempre sotto controllo ogni tre mesi con prelievi, e da quando si e' verificato il problema ho fatto una serie di controlli: in Pronto soccorso mi hanno fatto un ecocardio dopo ECG con numerose extrasistole ventricolari monomorfe frequeni in paziente con reflusso gastro esofageo in trattamento (nella gastro di un mese fa risulta una piccola ernia iatale, che non mi ha dato mai problemi di bruciore o reflusso di succhi gastrici), oltre alle extrasistole l'ecocardio rileva lieve dilatazione del ventricolo dx. Consigliano una RM cardiaca per escudere displasia eritmogea del ventricolo dx. Ho fatto marker cardiaci e di tiroide tutti nella norma , rx torace, Holter cardiaco (ritmo sinusale durante tutta la registrazione, numerose extrasistoli ventricolari monomorfe ed isolate, sporadiche extrasistoli sopravventricolari. non pause patologiche >3 sec), nella visita gastroentereologica mi dicono che tutto dipende dal reflusso e da qualche kg in piu' messo (ma saranno 2 kg massimo) che mi crea il tutto. Sto trattando il tutto con il DEFLUX prima di coricarmi e TRIBIF fermenti il pomeriggio lontano dai pasti, e solo alla bisogna omeoprazolo 20 mg o 5-10 gocce di lexotan (mai prese). Il mio pensiero e' che nonostante mi dicano al pronto soccorso, il mio medico e il gastoenterologo che tutto dipende dal reflusso e per cui mi consigliano movimento e andare a letto la sera dopo aver digerito, e di non preoccuparmi, noto che da 5 gg il problema persiste senza sosta, mentre da quando e' iniziato il tutto durava 1-2 gg e poi passava. Ora e' continuo. Noto anche che da quando e'iniziato il tutto soffro anche di stitichezza e faccio poco o niente. Poi il problema sorge anche se mangio poco.
Chiedo se devo intervenire con RM cardiaca e se devo preoccuparmi e cosa pensate Voi della problematica riscontrata.
La saluto e la ringrazio cordialmente.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
Se vi è ingrandimento del ventricolo dx non giustificato da altre cause, concordo con l'esecuzione della MRI cardiaca per escludere con certezza la displasia atitmogena ventricolare dx.
Inoltre la terapia del reflusso va fatta con criterio e gli IPP non si assumono al bisogno. Lo riferisca a chi le ha consigliato questa stramba terapia!
Saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, ma l'omeprazolo allora da prendere a stomaco vuoto la mattina? Concordo con lei per la rm cardiaca anche se dovrebbe essere di natura ereditaria la dilatazione ventr dx. In definitiva mi devo preoccupare?
la saluto.
[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve,
l'ereditarietà della ARDV non autorizza a escluderla se non ci sono casi conclamati in famiglia.
In più lei ha, a suo dire, un aumento del diametro camerale del Vdx, di cui non riporta gli spessori di parete e specialmente di quella che attiene al tratto di efflusso del Ventricolo dx.
Aggiunga che, se non c'è una causa plausibile, la dilatazione riportata potrebbe essere indice non necessariamente della ARDV ma di altre anomalie /esiti che vanno confermati o esclusi.
In definitiva per me deve fare la MRI: poi vedremo se si deve preoccupare oppure no.
In quanto al reflusso: gli IPP vanno presi la mattina prima di colazione, inizialmente a dosaggio pieno. Si senta con chi le ha dato la terapia.
Saluti cordiali,
Dott. Caldarola.
[#4]
dopo
Utente
Utente
grazie, la terro' al corrente.
saluti
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Saluti a lei,
Dott. Caldarola.
[#6]
dopo
Utente
Utente
salve, volevo sottoporle la mia situazione: da 1 anno soffro di extrasistole, e da gastro effettuata risulta una lieve ernia iatale che dicono possa creare il problema, soprattutto la notte, dove non posso mai dormire poggiandomi su lato sinistro. tra l'altro avverto durante il giorno anche una certa stanchezza generalizzata e alle gambe. sono donatore fidas sempre in stato ottimale, ho effettuato colonoscopia marcher tiroide, celiachia, surrene, tutti negativi, facendo la prova da sforzo dal cardiologo, il quale dice che il cuore non ha nulla, risultano extrasistole solo prima e nella fase di recupero ma non durante lo sforzo. Mi ha dato l'ok per tornare a fare corsa a livello non agonistico, ma dopo avermi fatto rifare un holter , dal quale risultano circa 6000 extrasistole ventricolari monomorfe, mi ha prescritto un betabloccante x 2 mesi che ho iniziato a prendere assieme a omeprazolo per il reflusso, consigliato dal mio medico. il problema e che avendo fatto le ultime due donazioni a distanza di circa tre mesi risulta per entrambe l'emocromo tutto ok solo che i neut sono sotto il minimo e i lymp sopra il max. volevo chiedere se tutto questo problema di aritmia possa avere un nesso indicato da tali valori invertiti o no, e se in questo caso devo fare altre analisi specifiche. Grazie
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