Farmaco Lodoz 5/6,25 mg

Buonasera, chiedo gentilmente un parere specialistico riguardo alla seguente questione: mio padre, di anni 68, ha valori di pressione normali per tutto l’arco della giornata (120-130 di massima, 70-80 di minima) ad eccezione del momento del risveglio; infatti ogni mattina, appena alzato, di solito intorno alle 7.30-8.00, lui ha una pressione massima di circa 160 ed una minima compresa tra gli 80 e i 90. Poi già a metà mattinata la pressione si attesta di nuovo su valori normalissimi. Il cardiologo, da cui da tre anni è in cura, dopo alcune riflessioni ha deciso pochi giorni fa di prescrivergli il farmaco Lodoz 5/6,25 mg (bisoprololo + idroclorotiazide), 1 compressa ogni mattina, nel tentativo di abbassare un po’ questo "picco" di pressione massima al risveglio. Dovrà assumere il Lodoz 5/6,25 mg sostituendolo al farmaco Sequacor (bisoprololo) 5 mg che mio padre assume ogni mattina da 3 anni, cioè da quando ebbe alcuni disturbi cardiaci. Sottolineo che lui da ormai 4 anni assume ogni giorno anche Avodart 0,5 mg (dutasteride) ed Urorec 8 mg (silodosina) per l’ipertrofia prostatica benigna. Volevo quindi chiedere cortesemente due cose: la prima se è consigliabile o no iniziare l’assunzione del Lodoz 5/6,25 considerando che comunque mio padre ha valori pressori normali per quasi tutto il giorno ad eccezione soltanto del rialzo (non so se può essere considerato un rialzo lieve oppure importante) nel periodo del risveglio mattutino? Chiedo questo perché pure lo specialista che lo ha in cura ha riflettuto un bel po’ se era il caso o no di prescrivere il Lodoz 5/6,25 valutando anche il fatto che potrebbe forse abbassare troppo la pressione in un soggetto come mio padre che probabilmente non può definirsi iperteso nel vero senso della parola. La seconda ed ultima cosa che vorrei sapere è se c’è un’affinità tra l’ idroclorotiazide di Lodoz 5/6,25 e la penicillina e i suoi derivati? Visto che mio padre è da sempre molto allergico alla penicillina e i suoi derivati (di questa allergia non ne ha mai parlato col suo cardiologo) e ieri su un sito online (non so quanto attendibile) ho letto che chi ha l’allergia alla penicillina è probabilmente allergico anche ad altri principi attivi, tra cui l’ idroclorotiazide di Lodoz. In attesa di una cortese risposta, porgo i miei più cordiali saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
In realtà' l'aggiunta di idroclorotiazide non ha molto senso in questo caso.
IL Bisoprololo andrebbe assunto al primo risveglio notturno: se suo padre si svegliasse per urinare alle 3 o alle 4, alle 5 del mattino, lasciare la apr di Bisoprololo sul comodino affinché egli la possa a assumere per tornare poi a letto.

Questo io consiglio sempre perche' il tempo di assorbimento del farmaco (e quindi di inizio effetto) e' di circa due ore.
Pertanto se suo padre lo assumesse, per dire alle 8, il farmaco inizierebbe a funzionare attorno alle 10.

Questo concetto di assunzione precoce del farmaco e' anche legato al fatto che circa il 70% degli infarti e degli ictus vengono tra le 5 alle 10 al mattino, si presume per l'attivazione del sistema simpatico.
Ecco perche' il farmaco (specie se un beta bloccante) dovrebbe essere assunto al primo risveglio notturno.

L'aggiunta di diuretici, anche se di tiazidici, non e' privo di conseguenze.

Cordialmente

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Perfetto, la ringrazio moltissimo dr. Cecchini. Cordiali Saluti.
[#3]
dopo
Attivo dal 2013 al 2020
Ex utente
Buongiorno, mi scuso se mi permetto di intervenire di nuovo, ma dovrei gentilmente chiedere ancora due cose. Come cortesemente consigliato da lei dr Cecchini, mio padre nelle ultime tre mattine ha assunto il Sequacor (Bisoprololo) 5 mg nelle ore della notte in cui solitamente gli capita di alzarsi tra le 3.30 circa e le 5 del mattino, ma poi la mattina alle 7.30-8.00 poco dopo il risveglio la sua pressione è rimasta sul livello di prima: questa mattina max 168 - min 71 - 50 pulsazioni, ieri mattina max 166 - min 79 - 59 pulsazioni, l'altro ieri mattina max 156 - min 77 - 57 pulsazioni. Quindi evidentemente in un soggetto come mio padre, il Sequacor 5 mg non riesce da solo ad avere l'effetto antipertensivo necessario. Allora inizierà ad assumere il Lodoz 5/6,25 (Idroclorotiazide) prescritto dal cardiologo sperando possa abbassare il picco di massima mattutina. Riguardo al Lodoz, è sempre meglio assumerlo al primo risveglio notturno (quindi tra le ore 3 e le 5 circa)? Oppure va assunto al risveglio alle 7.30-8.00 magari insieme alla colazione?

Infine leggendo le varie misurazioni della pressione di mio padre, ho recentemente notato un aspetto che mai avevo considerato prima e di cui quindi non ho parlato col suo cardiologo: la pressione differenziale. Non c'è una differenza eccessiva tra la pressione massima che al mattino è alta e la pressione minima che sempre al mattino mi sembra tenda decisamente verso il basso? Ad esempio, considerando anche solamente le ultime tre misurazioni mattutine che ho elencato prima (max 168 - min 71, max 166 - min 79, max 156 - min 77) si hanno le seguenti pressioni differenziali: 97 (168 -71), 87 (166-79), 79 (156-77) mentre nelle misurazioni pomeridiane e serali, in cui la pressione massima è pienamente nella norma, si ha in media una pressione differenziale di 50-60. Ho letto sul web che ciò può dipendere dalla ridotta elasticità delle arterie.

A riguardo, volevo infine chiedere se un antipertensivo come Lodoz (Idroclorotiazide) può teoricamente abbassare soltanto la pressione massima troppo alta la mattina? Oppure teoricamente può abbassare ulteriormente anche la pressione minima di mio padre che attualmente è già bassa? E questo eventuale ulteriore abbassamento della pressione minima preoccupa un po’ mio padre.

Ringraziando per la grande e gentile disponibilità, porgo i miei più cordiali saluti.
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