Leucoencefalopatia vascolare

Paziente 84enne, con pregressi infarti (1990-2000) con impianto di stand, il 7 maggio 2017 durante impianto di nuovi 3 stands va in marcata ipotensione e arresto cardiaco. trasferito in terapia intensiva, tracheotomizzato; viene sottoposto a 2 tac al cranio per valutare i danni dovuti all'arresto cardiaco (impossibile risonanza magnetica in quanto portatore di pacemaker da 15 mesi), da cui non emergono emorragie ma un danneggiamento della sostanza bianca con esito LEUCOENCEFALOPATIA VASCOLARE.
durante 35 giorni di terapia intensiva subisce un decorso altalenante, con infezioni broncopolmonari ma riesce ad essere svezzato.aliemntato con peg.
il 12 giugno viene trasferito in un'unità riabilitativa dove inizia un periodo difficile.Lo stesso primario del reparto esclude un decorso positivo stando ai risultati della tac, per la debilitazione da diarrea e vomito verde che cmq migliora, il paziente ha una carotide chiusa al 40%, ma soprattutto per infezione polmonare con versamento; pur tracheotomizzato il paziente è in respiro spontaneo; a giorni alterni va in in insufficienza respiratoria, con perdita di conoscenza e stato confusionale.
il 27 giugno a causa di una forte crisi respiratoria viene trasferito nuovamente in terapia intensiva, dove tutt'ora è ricoverato.
Nonostante i tentativi di svezzamento ad oggi l'equipe medica non riesce a condurlo al respiro spontaneo.
presente infezione da polmonite da acinetobacter, klabsiella pneumoniae. i medici lo definiscono cosciente, ma noi familiari specie nell'ultima settimana lo troviamo con o sguardo perso nel vuoto e nessuna reazione emotiva.
pare che l'emodinamica non abbia problemi e presenta un ingrossamento ventricolare sinistro.
Ad oggi non comprendiamo se questa insufficienza respiratoria sia una conseguenza dell'arresto cardiaco o una conseguenza delle infezioni.
cosa ne pensate?
i medici a volte parlano di trasferirlo in un'unità riabilitativa protetta, altre volte sono pessimisti.
Può sopportare il trasferimento in altra struttura? ci sono possibilità di svezzamento ed un minimo miglioramento?
Grazie
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
IL paziente è anziano, intubato con gravi danni cerebrali e con una grave infezione polmonare.

Non penso che si possa essere ottimisti.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio. Purtroppo dai suoi colleghi non abbiamo ricevuto notizie che vanno nella stessa direzione.
Ogni giorno si alternano e abbiamo almeno 4 versioni:
- il danno celebrale non è importante
-il danno celebrale è grave
-con una buona riabilitazione, tipo Bologna si può ottenere lo svezzamento
- pessimismo sullo svezzamento
Ecco il motivo della mia domanda apparentemente stupida
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Non sono le domande ad essere stupide
Lomsono invece spesso le risposte

Le
Ripeto un paziente di 80
Anni infartuati, rianimato ,intubato e ventilato con un coma anossico come pare lei descriva e con una seria sepsi ha una elevata possibilità di morte
Anche se avesse 40 anni

arrivederci
[#4]
dopo
Utente
Utente
nonostante i miei termini poco scientifici lei ha subito compreso la situazione.
purtroppo certi medici creano spiragli inutili ai familiari accendendo speranze per viaggi della speranza.
25 giorni fa ci parlavano di morte imminente, visto la forte desaturazione e l'aspetto cianotico..
adesso tergiversano e illudono