Insufficenza valvolare mitralica con jet da ampio prolasso

Egregio dottore,nell'aprile di quet'anno ho eseguito su consiglio del medico di base, un controllo cardiologico con ecocardiogramma colordoppler il cui esito è di seguito riportato:
Ventricolo sx: cavità modicamente ingrandita (dtd=62mm), pareti di normale spessore (siv=10mm e pp=10mm)non alterazioni della cinetica segmentaria , buona funzione globale di pompa (fe=60%)e normale rilasciamento diastolico
Atrio sx: Ingrandito (42mmx 51mm)
Ventricolo dx nei limiti (16mm)
Atrio dx: lievemente ingrandito (dcc=52mm)
setto atriale e ventricolare : integri
Valvola mitrale : PROLASSO DEL LEMBO POSTERIORE CON DUBBIO ASPETTO DI FLAIL.Rigurgito moderato con jet diretto verso il setto atriale
V.tricuspide : Lieve rigurgito
Radice aortica : nei limiti alti ( 35mm)
Valvola aortica: normale morfologia tricuspide con apertura conservata. Rigurgito lieve.
V.Polmonare: e pericardio : normali
CONCLUSIONI : Insuffic.mitralica da verosimle flail di lembo posteriore ridondante. Insufficenza aortica e tricuspiddale lievi.
L'esame fisico evidenzia un'attività cardiaca ritmica bradicardica.-soffio sistolico di intensità 2/6 accentuato dalla manovra di valvola, abbreviato e indebolito dall'handgrip isometrico. ECG evidenzia una bradicardia sinusale freq.53/min. blocco incompleto della branca dx.
Diagnosi: insufficenza mitralica MODERATA da prolasso del lembo post.con dubbio flail
Il cardiologo, dopo l'accurata indagine mi raccomanda un'attività fisica regolare con almeno 1 ora di cammino ogni giorno, (scrupolosamente fatto) la profilassi dell'endocardite batterica e mi consiglia l'approfondimento diagnostico (per il dubbio flail) dell'ecocardiogramma transesofageo che eseguo nel mese di novembre.
Il responso dell'ec.transesof, è dato dalla conclusione: "Insufficenza valvolare mitralica moderato-rilevante con jet eccentrico da ampio prolasso del lembo post. con minimo aspetto da flail parcellare, no trombi."
Mi si consiglia visto l'età ( 46 anni)l'intervento di "riparazione della valvola nativa con una prima indagine attraverso il "cataterismo dall'inguine" e poi successivo e programmato intervento.Non bevo, non fumo, sono iperteso da 3 anni (90/130) e assumo Karvea per tale ipertensione e una recente EGDA ha evidenziato una esofagite da reflusso.
Onestamente: sono molto indeciso e le voleVo chiedere :
a) c'è qualche altro controllo/approfondimento da eseguire prima del possibile intervento che mi permetta di definire se sto facendo la scelta giusta?
b) Cosa può essere successo in questi mesi da peggiorare la situazione (da insufficenza mitralica moderata a moderato-rilevante)?
c) il "dopo operazione" mi permetterà di ritornare a fare una vita normale senza ulteriori interventi e/o complicazioni? e con la montagna: ci potrò tornare come prima?

infine : sono consigliabili ulteriori consulti medici o tali indicazioni sono di per se sufficenti per accettare il fatto che mi debbano aprire....
scusandomi per la lungaggine e ringraziandovi della Vs, cortese attenzione.
GRAZIE
Luigi
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile Sig.re Luigi, allo stato attuale lei si trova nelle condizioni di effettuare l'intervento cardiochirurgico nelle migliori condizioni possibili. Trattasi di un intervento che in numerosi centri (sempre in accordo con il cardiochirurgo) richiede non più un approccio demolitore (sternotomia mediana) ma una minima apertura del torace (microtomia). L'intervento, a mio avviso, si rende necessario, in quanto la sua situazione, purtroppo, può solo peggiorare con rischi severi di compromissione cardio-respiratoria (fibrillazione atriale, edema polmonare). E' certamente un intervento differibile, ma va comunque effettuato, i risultati statisticamente sono ampiamente positivi con un progressivo ritorno alla vita normale.
Auguri

Dr. Vincenzo MARTINO

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Dr. Andrea Annoni Cardiochirurgo, Senologo 1k 32
Gentile utente,concordo pienamente con quanto detto dal collega Martino;l'intervento le permetterà di tonare ad una vita assolutamente efficiente e normale e soprattutto in considerazione che viene effettuato in una situazione in cui il suo cuore non ha avuto ancora danni strutturali importanti e irreversibili.Da un punto di vista cardiochirurgico infatti negli ultimi anni le indicazioni all'intervento sono diventata un po più "aggressive" poichè l'esperienza di decenni ha evidenziato come risolvere il problema funzionale alla valvola prima che intervengano meccanismi di danno cardiaco irreversibile permette di sfruttare al meglio la soluzione chirurgica del problema;se il cuore "arriva" all'intervento più compromesso non solo aumenta il rischio operatorio ma diminuiscono anche i benefici di quest'ultimo;
L'iter diagnostico che sta effettuando è corretto e completo.L0intervento può essere effettuato con tecnica mininvasiva evitando la sternotomia ma con una piccola incisione di pochi centimetri a livello costale,ciò permetterà l'esecuzione di un intervento efficace,con un recuperò molto rapido(favorito anche naturalmente dall'età giovane) e con un impatto estetico davvero molto limitato.
Se necessita ulteriori chiarimenti sulla tecnica operatoria e l'intervento rimango a disposizione
Cordiali saluti e buone feste
dr.annoni Andrea

Annoni Andrea, MD

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dopo
Utente
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Vi ringrazio sentitamente per le risposte che mi avete fornito: psicologicamente sono state di una grande importanza e mi convincono ad affrontare la stada dell'intervento, in maniera decisa e serena
grazie a Voi dottori e a tutto lo staff di MedicItalia
Luigi