Una diagnosi precisa ed io purtroppo ho dovuto riportare i nomi dei medicinali cosi' come li ho

Mio padre e' del '40. Da 7 anni ha il peacemaker. Da Natale '08 sta male: a mia mamma hanno detto che ha il cuore molto debole, stanco e per questo che da allora ha dei problemi anche ai polmoni: "acqua nei polmoni", difficolta' respiratorie specialmente la sera e durante la notte. Questa "acqua" l'ha gia' fatta 4 volte. Volevo sapere: che collegamento c'e' tra il cuore e i polmoni? E' possibile che il cuore non riuscendo a pompare bene il sangue provochi dei problemi ai polmoni? Cosa rischia a continuare a fare e rifare l'acqua nei polmoni? A mia mamma hanno parlato di trapianto del cuore-questa e' l'unica strada per salvarlo dai problemi sia di cuore che di polmoni? Lui sta prendendo preductal, aspacardin, diurex, aspenter, coenzima q10 con carnitina. Ha fatto anche diversi trattamenti con antibiotico. Adesso non lo prende anche se e' peggiorato negli ultimi 4 giorni. Purtroppo mio padre non vive in Italia, mia mamma non riesce ad ottenere una diagnosi precisa ed io purtroppo ho dovuto riportare i nomi dei medicinali cosi' come li ho ricevuti da mia mamma.
Con la speranza di essere riuscita a farvi capire qualcosa, aspetto una risposta da parte vostra.
Grazie mille...
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, purtroppo ci fornisce poche notizie cliniche per permettere una corretta diagnosi on line, anche perchè i nomi dei farmaci risulta erroneo. E' comunque molto probabile che suo padre si trovi in una condizione di scompenso cardiaco refrattario, che determina periodicamente, a causa della ridotta forza contrattile cardiaca, l'edema polmonare (accumulo di acqua nei polmoni), situazione che effettivamente nei casi più gravi richiederebbe solo un trapianto cardiaco. In Italia esistono delle liste trapianto come ben si sa, ma sulla legislazione del paese ove vive suo padre dovrebbe informarsi in loco.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Dr. Ercole Tagliamonte Cardiologo 201 10
Gentile utente,
da come descrive il caso e dai farmaci assunti, il tutto sembra riconducibile ad una forma di scompenso cardiaco grave. Il legame tra lo scompenso cardiaco, che si traduce in un "indebolimento" del cuore, e la "formazione di acqua nei polmoni", come riportato, è molto stretto, dipendendo quest'ultima proprio dall'indebolimento del cuore.
Servirebbero altri dati, sia per quantizzare meglio il grado di indebolimento del cuore, sia per conoscere l'origine di tale indebolimento. Inoltre, sarebbe importantissimo sapere la tipologia di pacemaker impiantato, o almeno il motivo dell'impianto stesso, perchè i comuni pacemaker, utilizzati esclusivamente per correggere il ritmo cardiaco, possono con il tempo aggravare il grado stesso dell'indebolimento cardiaco. In questi casi, oltre al potenziamento della terapia farmacologica, potrebbe diventare necessario effettuare un upgrading del dispositivo impiantato, per "ricreare" un'omogenea contrazione all'interno del cuore.

Dr. Ercole Tagliamonte
Responsabile Labortorio Di Ecocardiografia di Alta Specialità
www.ercoletagliamonte.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per le vostre velocissime e chiarissime risposte!!! Mi siete stati d'aiuto soprattutto a capire cosa ha mio padre. Grazie mille...
[#4]
dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per le vostre velocissime e chiarissime risposte!!! Mi siete stati d'aiuto soprattutto a capire cosa ha mio padre. Grazie mille...