Una necrosi della parte inferiore del cuore

mi sono recato in clinica e nel fare gli accertamenti per un intervento di ernia inguinale ho fatto un elettrocardiogramma come di rooutine al colloquio il cardiologo mi ha detto che nel leggere il tracciato a notato dei segni che gli fanno pensare ad una parte in basso del cuore in necrosi quindi ev. un vecchio infarto mi ha prescritto un ecocolorcardografia per accertare il fatto.
premetto che al momento non ho alcuna patologia che mi facesse pensare a un problema, due anni fà di prima mattina avevo un forte dolore allabocca dello stomaco facevo delle eruttazioni pensai anche ad un problema cardiaco perchè a volte o sentito che può manifestarsi in questo modo mi recai in ospedale dove mi fecero una flebo con zantac e mi fecero il prelievo per l'enzima e elettrocardiogramma ma non riscontrarono nulla e mi dimisero quasi subito dopo la risposta dell'esame successivamente parlando con il mio medico feci una prova da sforzo e neanche qui nulla come, la mia domanda è come si può leggendo un elettrocardiogramma essere certi di una necrosi della parte inferiore del cuore? io al dottore ho detto che al momento ero un pò agitato pensando all'intervento che mi aspettava (ernia inguinale) visto che in vita mia ( ho 51 anni) non ho mai fatto neanche punture e lui mi ha ribadito che l'emotività non da quel risultato al momento la pressione era 130/80 e non soffro di pressione non fumo sono solo un pò sovrappeso
grazie e aspetto con ansia la loro risposta
Vincenzo
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Dr. Massimo Tidu Cardiologo 1.4k 49 2
Gentile utente:
L'elettrocardiogramma puo' mostrare alterazioni caratteristiche sia di ischemia che di infarti pregressi ed è verosimile che il cardiologo che l'ha visitata abbia riscontrato segni di necrosi. L'ecocardiogramma è tuttavia una metodica più appropriata nel rilevare aree necrotiche (ossia colpite da pregresi infarti) poichàè la parte interessata non collabora più alla contrazione e non presenta il caratteristico ispessimento durante la sistole (ossia durante la fase di contrazione cardiaca).
Esiste la possibilità di infarti silenti , cioè che non abbiano determinato sintomi.
A disposizione per ulteriori consulti

Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it

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