Resezione intestinale

Sono un ragazzo di 25 anni che nel luglio del 2006 ha subito una resezione intestinale di 25 cm.(ultimo tratto dell’intestino) a causa di una angiodisplasia intestinale. L’angioma, rompendosi, aveva creato una massa di sangue del diametro di 8 cm. tra la vescica e il retto. A sei mesi di distanza vengo rioperato a causa di una briglia aderenziale, che per fortuna non provoca sofferenza all’intestino, quindi non necessito di un ulteriore amputazione. Ora il mio problema è che a distanza di oltre 15 mesi dalla resezione lamento ancora forti problemi intestinali: crampi addominali, meteorismo,flatulenza, scariche diarroiche anche più volte al giorno;le feci non sono mai formate presentano a volte pezzi di cibo non digeriti soprattutto quando mangio verdura. Non ho perdita di peso, le analisi del sangue sono perfette non ci sono tracce di sangue nelle feci. Non vedo cambiamenti ne assumendo fermenti lattici ne provando a cambiare cibo e non soffro di celiachia. Tale sintomatologia mi crea non pochi problemi nella vita sociale e mi impedisce di fare qualsiasi attività fisica per paura di improvvisi mal di pancia che arrivano a qualunque ora del giorno, senza contare che tutto ciò mi provoca anche spossatezza, irritabilità e cattivo umore. Volevo da voi un parere. Secondo la vostra esperienza, è possibile che un’amputazione di questo livello a distanza di oltre un anno continua a darmi tali problemi e in questo caso dovrò convivere con tali disturbi a vita? Le aderenze contribuiscono a creare questa irregolarità intestinale? Potrebbe trattarsi anche di un colon irritabile che magari contribuisce ad ampliare il problema. Vi ringrazio anticipatamente sperando in una risposta e mi scuso se sono stato troppo prolisso.
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
E' difficiel ipotizzare una correlazione tra il suo problema e la resezione intestinale. Potrebbe invece essere l' esperessione di una nuova sindrome aderenziale, in questo caso tuttavia non esiste evidenza di terapie mediche soddisfacenti ed anche la eventuale riesplorazione chirurgica, da riservare a casi con occlusione, non garantisce da future eventuali recidive. Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
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Egregio dottore, la ringrazio per la risposta. Volevo precisare che accuso un dolore all'altezza del colon destro, che si manifesta in base alla postura e palpando la zona; il fastidio si accentua in caso di dolori addominali e diarrea. Crede che questa sia una aderenza? E in questo caso, secondo la sua opinione, non sarebbe opportuno intervenire chirurgicamente senza attendere una occlusione che prima o poi si determinerà come mi è già successo anche se l'intervento non sisolverebbe il problema definitivamente? Mi consiglia di parlarne col chirurgo che mi ha operato e ha seguito la mia storia clinica? La saluto e la ringrazio nuovamente.

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