Post operatorio a seguito di ricanalizzazione

Buongiorno, chiedo un vostro parere in merito al decorso post operatorio a seguito di ricanalizzazione. La mia mamma ha subito un infarto intestinale massivo nel luglio 2010. Dopo un'estesa resezione intestinale in un primo intervento, ulteriore resezione in altro intervento dopo 8 giorni a seguito di deiscenza delle anastomosi. Ulteiore deiscenza con successivo terzo intervento chirurgico dopo 4 giorni, a seguito del quale sono state praticate due stomie, una digiunale (per la prima parte dell'intestino) e una ileale (dall'ultima parte dell'ileo + valvola ileociecale + crasso, fino all'ano).
Sin da subito, dal primo intervento, il decorso post operatorio fu drammatico, trombosi vena porta + splenica + mesenterica, era settica, febbre alta. Dopo l'applicazione delle stomie, si è progressivamente assestata. Dopo un anno, il 1° luglio scorso, con parere favorevole del chirurgo, dell'anestesista e della nutrizionista (molto esperta in quel genere di patologie), quadro clinico più che soddisfacente, è stata ricanalizzata. Ad oggi presenta un decorso post operatorio normale, nonostante l'emoglobina a 8.3, tutti gli altri esami sono buoni, funzione renale buona, dolori sotto controllo, ad oggi niente febbre, ieri pomeriggio è stata mobilizzata, passa aria e ha anche qualche timido risveglio della funzionalità intestinale.
La paura di quanto accaduto un anno fa ci sta facendo vivere nel terrore questi giorni di post operatorio. Il chirurgo ha parlato di un periodo a rischi di circa una settimana.
Vorrei sapere se, secondo voi e secondo la vostra esperienza, essendo il quadro clinico precedente all'operazione giudicato buono e alla luce dei primi giorni dopo l'operazione, si può ragionevolmente pensare ad un esito positivo o dobbiamo ancora vivere nell'incubo per qualche giorno.
Vi ringrazio per l'attenzione.
I miei migliori saluti
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Credo che si possa essere ottimisti, con la dovuta prudenza ovviamente.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Gentile utente,siamo in terza giornata postoperatoria e l'avvenuta canalizzaione ai gas è un segnale positivo.La prudente riservatezza dei Colleghi,è giustificata dalle pregresse problematiche e dal fatto di avere ricanalizzato un intestino dopo un esclusione di transito di un anno.Pertanto incrociamo le dita,ma mi sembra che le premesse siano favorevoli.
Cordiali saluti e auguri.

Dr. Lucio Pennetti
Specialista chirurgia generale
Specialista chirurgia vascolare
Chirurgia videolaparoscopica

[#3]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

sempre considerando i limiti di una valutazione a distanza, direi di vedere la cosa in modo positivo e con ottimismo.

certamente sarà stata informata in occasione dei precedenti interventi che la mortalità in questa patologia è piuttosto alta.

avendo superato un anno fa la fase più difficile direi che questa fase, sempre con i debiti scongiuri, già manifestati dai colleghi che mi hanno preceduto, dovrà essere affrontata con speranza ed ottimismo.

la decisione non era facile ed i colleghi hanno avuto la possibilità avendo, realmente, sua madre, come paziente, di poter decidere il momento più giusto per fare questo ulteriore passaggio.

cordiali saluti ed un grosso in bocca al lupo a tutte e due.

ci tenga informati

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

[#4]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti voi del pronto riscontro e degli incoraggiamenti. La fiducia nei medici che hanno in cura la mamma è massima, ma purtroppo sono consapevole che la situazione è delicata e non tutte le conseguenze sono prevedibili.
Mi permetto di abusare ancora della vostra disponibilità per porvi un'altra domanda: è normale avere dolori molto forti alla pancia, che non passano nemmeno con il Lixidol? Lei per prima ha difficoltà a capire se tali dolori possono essere riconducibili alle ferite o sono più interni oppure ancora se possono essere dovuti all'aria e alle feci che transitano (è ancora a digiuno assoluto, nemmeno l'acqua).
Data l'ansia che stiamo vivendo, purtroppo ogni cosa genera preoccupazioni (magari anche esagerate ed immotivate).
Cordiali saluti
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Il dolore richiede una valutazione diretta per essere interpretato essendo un sintomo molto aspecifico.
[#6]
Dr. Lucio Pennetti Chirurgo generale, Chirurgo vascolare 1.2k 27
Premesso che saranno i Colleghi a valutare la necessità e la modalità di una terapia antalgica.In questa fase delicata è molto importante il supporto dato alla paziente da parte dei familiari.Pertanto rimuovete i brutti ricordi e con minore ansia e più ottimismo dimostratevi fiduciosi così da infondere sicurezza anche nei momenti critici.
Saluti e rinnovogli auguri.
[#7]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
ci vuole molta pazienza e come già accennato dai colleghi, maggiore impegno in questa fase delicata.

la valutazione diretta di un collega è indispensabile per una corretta e non superficiale (come la nostra in relazione al mezzo che utilizziamo) indicazione successiva.

cordiali saluti ed un grosso in bocca al lupo.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio tutti voi delle risposte e degli incoraggiamenti. Oggi dovremmo essere in decima giornata, se non sbaglio (operata il 1° luglio). Credo che il rischio di deiscenza possa dirsi scongiurato; nel corso della settimana, anche a seguito dei fortissimi dolori che riferiva, sono stati eseguiti una tac, un'ecografia e un tubo digerente, oltre naturalmente a tutti gli esami del sangue quotidiani e sono tutti buoni. Se c'era qualcosa di sospetto o anomalo, credo si sarebbe visto (spero!). Tuttavia lei continua ad avere dolori molto forti alla pancia, nelle zone laterali e poi si irradiano dietro; questi dolori, che i primi giorni erano continui, ora sono avvertiti esclusivamente quando si muove. La conseguena più immediata è che non riesce a stare seduta e nemmeno in piedi.
I dolori vengono giustificati con il fatto che è un intestino (soprattutto il colon) che è rimasto quasi del tutto inattivo per un anno e qundi deve "abituarsi" alla normale attività. Per ora assume solo una dieta liquida, ma ha una persistalsi molto "vivace".
Cercherò di essere maggiormente serena e positiva.
Vi ringrazio dell'attenzione e della disponibilità.
Cordiali saluti
[#9]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
vedrà che il sintomo dolore lentamente sparirà e così si ridurrà la tensione anche da parte sua.

un grosso in bocca al lupo.

cordiali saluti
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