Emorroidi: drenaggio e legatura?

Salve... come tante altre persone ho un problema di emorroidi, prevalentemente causato da alimentazione, dal lavoro che faccio (che mi fa stare in piedi diverse ore al giorno) e probabilmente a causa di uno scarso apporto di liquidi. Credo di aver convissuto con questo problema per quasi 10 anni ma non ho mai avuto il coraggio di rivolgermi ad un medico.
Da ormai molto tempo credo di essere arrivato al cosiddetto "terzo stadio", ovvero emorroidi che prolassano ogni volta e che vanno rimesse in sede manualmente... e già qui capirete che non è una condizione simpatica... ma purtroppo da qualche giorno la cosa è peggiorata. Credo che la situazione precedente fosse relativamente gestibile (un solo gavocciolo e, a volte, una zona gonfia alla base dell'orifizio... entrambe al lato sinistro) ma da qualche giorno il gavocciolo si gonfia diventando quasi il doppio del normale come volume e l'unico modo per farlo rientrare è... beh, drenarlo. Ho (oggi per la seconda volta) forato con un ago chirurgico da 1.6mm il gavocciolo, drenato il sangue e faticosamente rimesso tutto a posto. Ma il "rigonfiamento" (forse l'emorroide propriamente detta?) alla base è dolorante, e non smette di far male in nessun caso. C'è un vago e breve sollievo se applico una leggera pressione alla zona o mi lavo con acqua tiepida. Sto utilizzando Preparazione H ma credo che la situazione richieda qualcosa in più... mi chiedo: faccio male a drenare il gavocciolo? Se decidessi eventualmente di legarlo alla base da solo... ci sono rischi? Perché onestamente la visita proctologica non saprei dove farla e visto che i sintomi si presentano solo al momento della defecazione mi sembra anche piuttosto complessa da fare... grazie.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Consiglierei assolutamente di astenersi dal fai da te . Potrebbe essere molto pericoloso! Credo invece sia da prendere in seria considerazione la soluzione chirurgica del problema.

Dr. Roberto Rossi

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Utente
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La ringrazio molto, sia per la risposta che per la velocità. Purtroppo in casi estremi non ho trovato altre soluzioni al problema... così facendo almeno sono riuscito a risistemare tutto. Quali sono i rischi? Perché ormai ogni "seduta" (termine piuttosto adatto, ahimé) rischia di diventare quella che mi porterà al pronto soccorso. Ormai da tre giorni vivo nella preoccupazione, sarebbe terrificante non riuscire a ridurre il prolasso, non vedo dove/come potrei andarmene in giro in quelle condizioni.
Come avrà capito ho una buona resistenza al dolore ma ho letteralmente il terrore di trovarmi in condizioni simili.
Al momento (dopo l'ultimo episodio di un paio d'ore fa) sto andando avanti con preparazione H e frequenti sciacqui con acqua tiepida. Sto bevendo più che posso, ho evitato di bere caffè e di assumere cioccolato o altri alimenti irritanti... però anche così il dolore/fastidio è praticamente costante e dubito di uscire dalla fase acuta in meno di 2-3 giorni, dopo i quali nella migliore delle ipotesi tornerei alla normalità (cioè ad avere il problema ma riuscendo a conviverci).


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Devo aggiornare la situazione... la cosa non è migliorata per nulla, anzi. Ho smesso di bere caffè e ho cominciato a bere molto e la cosa anziché aiutarmi ha peggiorato le cose... ieri sembrava che il dolore diminuisse ma oggi dopo essere andato in bagno (seguendo il solito iter già descritto) il dolore ha cominciato ad aumentare progressivamente, al punto che per la disperazione sono andato dal medico senza riuscire a parlarci (c'era una bella fila) e il dolore mi stava uccidendo.
In farmacia senza ricetta mi hanno dato soltanto Proctolyn pomata e un sapone disinfettante. Al momento ho dolore e sensazione di dover andare in bagno... davvero una situazione invalidante.
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Deve chiedere una consulenza proctologica per valutare la corretta terapia.
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Utente
La ringrazio... sì, effettivamente credo sia ora di vedere uno specialista.
Ho appena visto un video che illustra la tecnica Longo... conosce qualcuno (possibilmente in Campania) che la esegua? Anche se il mio problema sembra duplice: gavocciolo che tende a gonfiarsi e, solo negli ultimi giorni, emorroide che s'infiamma. Entrambe sullo stesso lato della parete. Le confesso che sono in pensiero all'idea di andare in bagno un'altra volta... ogni volta è come un intervento chirurgico e temo sempre di non riuscire a far rientrare l'allarme :-/
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Dr. Roberto Rossi Gastroenterologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo d'urgenza 7.6k 207 8
Le tecniche chirurgiche per le emorroidi sono molteplici e devono essere scelte in base al grado di severità delle emorroidi. Pertanto non è corretto decedere a priori il tipo di intervento. Il proctologo saprà consigliare in base anche alla sua esperienza quale tecnica è più indicata.
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Utente
Certo... domani conto di parlare col mio medico generico per vedere se conosce qualche specialista in zona. Al momento però quello che mi preoccupa, oltre al dolore (molto diminuito ma quasi sempre presente) è il momento della prossima visita in bagno...
Le ultime due volte ho fatto una fatica immane per far rientrare tutto... davvero una situazione difficile e invalidante.
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Utente
Utente
Per correttezza verso chi si è prodigato nel rispondermi vi illustro come si è sviluppata la vicenda. Ho preso appuntamento con un proctologo che, con mia grande sorpresa, mi ha trovato un polipo rettale anche piuttosto grande e con una lesione alla base. Dato l'alto rischio di emorragia mi ha consigliato un invervento nel giro di 7-10 giorni al massimo... con le solite opzioni: ospedale pubblico (dovendo aspettare mesi), clinica dove lui fa da consulente (forse ce l'avrei fatta entro fine anno) o clinica privata dove mi avrebbe operato lui, al costo di circa 2500euro. Vista la gravità della situazione e la fiducia che il dottore mi ha ispirato ho deciso per l'ultima opzione.
Stando a lui sia l'intervento che il postoperatorio sarebbero dovuti essere una passeggiata... il tutto in day hospital, entrando la mattina ed andando via nel primo pomeriggio. Infatti ero incredulo, anche dopo aver riacquistato la sensibilità delle gambe e del bacino non sentivo dolore e credevo di essermela cavata... ma ero stato ingenuo.
Al momento di lasciare la clinica ho cominciato ad avvertire un dolore atroce che si estendeva verso la coscia, simile in qualche modo ad una sciatica. L'infermiera mi ha visto in crisi e mi ha iniettato del Toradol... peccato che l'effetto sia stato praticamente ZERO.
Sono arrivato a casa piangendo dal dolore, al punto che mio fratello (che guidava) mi ha riportato dal dottore (circa 1 ora e mezzo di auto!) al pronto soccorso per farmi dare altro. Nemmeno una fiala di Contramal ha fatto molto effetto... il dolore si è un po' attenuato ma sono arrivato in ospedale ormai sfiancato dal dolore. Il medico mi ha trovato la vescica piena (che mi era impossibile svuotare da solo) e mi ha fatto inserire un catetere (un dolore che purtroppo molti conosceranno). Dopo tutto ciò mi ha iniettato del Bentelan e mi ha rimandato a casa... ormai ero uno straccio: bianco, sudato, tremante. Oggi fortunatamente, a circa 24 ore dall'intervento, sto meglio. Ho dei dolori ma sono quelli "normali" legati ad un intervento di polipectomia... almeno non ho quell'atroce problema di ieri. Mi sto facendo iniettare Contramal fiale ogni 5 ore e spero di riuscire presto ad orinare senza urlare dal dolore.
Voglio quindi dire a tutti: non perdete tempo e vedete uno specialista appena potete, io se avessi aspettato altri 10 giorni magari sarei finito al pronto soccorso o peggio.
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