Diverticoli... operarmi o no?

Settimana scorsa sono stato ricoverato a causa di un improvviso, quanto irruento, dolore addominale. Dopo diversi esami (tac e rnm) mi è stata diagnosticata una diverticolite. Esattamente hanno trovato due diverticoli alla giunzione colon discendente-sigma. Dopo 4 giorni di terapia l'infiammazione si è notevolmente affievolita e sono stato dimesso. Il chirurgo che mi ha seguito alla fine mi ha detto che, secondo lui, l'operazione è da farsi. Adesso mi ha prospettato una dieta x 15 giorni dopo i quali dovremmo rivederci per decidere il da farsi. A questo punto ecco il dubbio: cosa fare? Mi ha detto che vista la mia giovane età suggerisce l'intervento mentre magari ad un pz. + anziano avrebbe atteso qualche altro attacco, in modo da evitare un intervento d'urgenza. E' una giusta filosofia? Ed inoltre: laparoscopia o laparotomia? Infine: dopo l'intervento tornerei alla normalità?
Ringrazio anticipatamente.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
fermo restando che l'indicazione ad un intervento chirurgico la stabilisce il chirurgo dopo una accurata visita, le posso dire che in generale tra le indicazioni ad effettuare un intervento chirurgico di resezione intestinale in una diverticolite c'è proprio "l'episodio di diverticolite severa nel giovane". La scelta delle condizioni cliniche migliori permette di iniziare ad effettuare l'intervento in via laparoscopica riducendo al minimo il disagio post-operatorio. Tenga comunque presente che iniziare un intervento in via laparoscopica non vuol sempre dire concluderlo nella stessa via. Infatti esistono alterazioni anatomiche o flogistiche (legate cioè alla malattia) che rendono impossibile la prosecuzione dell'intervento, con conseguente laparotomia. L'asportazione di un tratto di intestino sede di diverticoli non inficia la sua vita futura, ma, vista la sua giovane età, dovrà sicuramente rivedere un po' il suo regime dietetico (peso dichiarato 100-105 kg)

Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie per la risposta, anche se il dubbio sull'intervento rimane. Che ne dice, può essere d'aiuto sentire il parere di qualche altro medico? Magari facendo vedere gli esami eseguiti e sottoponendomi ad una visita?
In quanto al regime dietetico sto già provvedendo.

Grazie ancora.
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Dr. Boris Franzato Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 186 3
Un altro parere può sempre servire, l'importante sarebbe che il collega che valuterà il suo caso abbia l'opportunità di visionare la TAC che lei ha eseguito, perchè oltre alla valutazione clinica esistono dei criteri TAC che consentono di orientare sulla severità dell'attacco di diverticolite e di conseguenza poter dare il miglior consiglio possibile.
Qunto dettole dal Dr. Nardacchione del resto rispecchia l'atteggiamento comune in letteratura che scaturisce dalla cognizione del fatto che in una persona giovane, che abbia avuto almeno un episodio di diverticolite severa, è possibile che un eventuale secondo attacco di diverticolite possa essere complicato anche da perforazione.
La saluto cordialmente

Boris Franzato
Chirurgia generale e Videochirurgia
Castelfranco Veneto -Treviso-

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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie per la risposta.
Purtroppo sia Tac che Rnm sono state eseguite mentre ero ricoverato e quindi mi è possibile avere solamente i referti (almeno credo) e non i risultati effettivi dell'esame.
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore,
in caso di necessità può comunque rivolgersi all'ospedale dove è stato ricoverato e richiedere in visione le immagini degli esami effettuati o una loro copia.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie, non sapevo che questo fosse possibile. Vedrò di provvedere.
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Dr. Donato De Giorgi Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Gastroenterologo, Colonproctologo 53 5
In aggiunta a quanto prospettato dai Colleghi e che sicuramente le sarà utilissimo per la decisione, consiglierei di eseguire rx clisma opaco (o colonscopia "virtuale" per evidenziare l'eventuale stenosi = restringimento dell'intestino infiammato) che in queste situazioni insieme alla TC, agli esami di laboratorio e alla valutazione clinica possono consentire di effettuare l'opzione più congrua, idonea e basata sulle evidenze. Vi è infine da considerare che il benessere ("ritorno alla normalità") può piuttosto derivare dalla guarigione o dalla rimozione di un organo (di importanza non vitale come il sigma) ammalato.
Auguri!!

Dr. Donato DE GIORGI
CHIRURGIA ONCOLOGICA, LAPAROSCOPICA,ENDOSCOPICA,MINIVASIVA
donatodg@libero.it

[#8]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Grazie per il parere.
Nel frattempo ho già fatto la visita da un altro medico.
Quest'ultimo mi ha proprio detto di attendere prima di parlare di intervento (cosa che il primo chirurgo mi aveva detto quasi come fosse una tappa obbligata).
Mi ha dato una terapia da seguire x 5 giorni ogni mese (normix + asacol) e mi ha detto di rivederci a gennaio dopo aver eseguito un clisma opaco a bassa pressione.
Io adesso non ho più alcun dolore e continuo ad evitare cibi irritanti (fritture e piccante), alcol e bevande gassate, carne grassa e i tipi di frutta e verdura che mi hanno sconsigliato.
Devo dire che fino ad ora il risultato che ho ottenuto è quello di aver perso un bel po' di chili superflui. :)